La nuova generazione di Ford Transit strizza l'occhio anche al pubblico femminile

Al volante del Van dell'Anno 2013:
nuovo Transit, si guida come una vettura

di Sergio Troise
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MONACO - Sei milioni e mezzo di esemplari prodotti, 47 anni sulla cresta dell’onda, tre volte insignito del premio Van of the Year. L'ultima proprio nell'edizione 2013 conquistate dal nuovo modello appena lanciato. E’ la storia, anzi la leggenda, del Ford Transit, forse il veicolo commerciale più conosciuto del mondo. Oggi si difende a fatica contro la crisi e contro una concorrenza agguerritissima (Fiat Scudo, Renault Trafic, Opel Vivaro detengono da soli il 66% del mercato per veicoli fino a una tonnellata) ma ha tutte le carte in regola per rilanciare la sfida: è pronta infatti la nuova generazione, nelle declinazioni Custom e Tourneo, ovvero negli allestimenti per trasporto merci e passeggeri (fino a 9 posti, con 30 possibili configurazioni interne).

E’ stato svolto un lavoro radicale,
che ha interessato lo stile (una derivazione del Kinetic Design), l’efficienza (tecnologia ECOnetic), il pianale, la guidabilità, la funzionalità. Ne è venuto fuori un mezzo da lavoro pratico ed efficiente, ma anche di bell’aspetto e non molto lontano, per comportamento stradale, dotazioni e comfort, dalle caratteristiche di un’automobile di taglia maxi. Saranno così, del resto, tutti i nuovi veicoli commerciali Ford, la cui gamma verrà interamente rinnovata entro la fine del 2013.

Il nuovo Transit costituisce una proposta interessante
per il lavoro di commercianti, rappresentanti di piccole e medie imprese, albergatori, attività di noleggio con conducente. Ma non solo: il modello Tourneo sarà disponibile infatti anche con allestimenti speciali, che prevedono la disposizione dei sedili “a salotto” e dotazioni “business” come le mensole per poggiare il PC o le retine portacarte, che sulle versioni base mancano. In compenso, sulle tre file di sedili ci sono tre gruppi d’illuminazione, abbondanti bocchette per l’aria condizionata e, per l’inverno, passaggi apribili manualmente per l’aria calda sul pavimento. Se ci fossero anche vani portaoggetti e portabottiglie più grandi, l’effetto ospitality sarebbe davvero perfetto.

La capacità di carico è al vertice della classe:
a seconda delle versioni varia da 600 a 1400 kg, ma il valore aggiunto sta negli accorgimenti adottati per rendere agevoli le operazioni di carico e scarico: basti dire che già nel modello a passo corto (lunghezza totale 4,97 metri) si possono caricare oggetti lunghi fino a tre metri, mentre in quello a passo lungo (5,34 metri) si arriva a 3,4. Con un ingegnoso sistema, la paratia divisoria offre infatti l’accesso a uno spazio extra. Le barre di carico, inoltre, sono integrate nel tetto, per essere utilizzate solo quando necessario. Ancora: un rivestimento del piano di carico perfettamente liscio agevola i movimenti e le operazioni di pulizia interna, mentre ganci e occhielli di fissaggio sono posizionati lungo le pareti. Inutile dire delle porte scorrevoli: sono le più alte e larghe della categoria. Ciò costituisce un vantaggio sia per il lavoro, sia per l’accesso dei passeggeri.

Concepito per l’Europa, il nuovo Transit viene costruito nello stabilimento
inglese di Southampton e, soprattutto, in quello di Kocaeli, in Turchia, nel solco di una joint venture con Koc Holdings, che ha già prodotto 2.250.000 veicoli esportati in 70 Paesi. Un’esperienza consolidata, che tuttavia non ha esentato Ford dal sottoporre il suo nuovo commerciale ad una serie di test e collaudi estenuanti, a beneficio della qualità. Tra i tanti, meritano di essere ricordati i 55 milioni di chilometri percorsi (400.000 da clienti in condizioni di “utilizzo reale”) e i 250.000 cicli di apertura/chiusura portiere. “Vogliamo conquistare spazio anche nella fascia alta del segmento”, dicono in Ford, alludendo evidentemente a Mercedes Vito. I prezzi, però, non sono da van di categoria premium: il nuovo Transit, infatti, è disponibile con un listino compreso tra 19.750 e 26.500 euro (Iva esclusa). Secondo la Ford, inoltre, anche i costi di esercizio saranno controllati, grazie a intervalli di due anni o 50.000 km per i tagliandi, e ai consumi bassi.

La motorizzazione del nuovo Ford Transit si basa sul diesel Duratorq TDCI 2,2 litri Euro 5
, declinato nelle potenze di 100, 125 e 155 cv, a scelta del cliente. Secondo i dati forniti dal costruttore, i consumi medi sono da record della categoria, con 6,5 l/100 km per il Tourneo Custom e 6,6 litri/100 km per il Transit Custom, con emissioni di CO2 contenute a 174 g/km: fino all’8% in meno rispetto al modello precedente. Ciò grazie anche all’adozione di rapporti più lunghi e allo Start/Stop. Se proprio si ha il “piede pesante”, il pacchetto ECOnetic prevede l’inserimento di un limitatore in grado di tenere sotto controllo le capacità di accelerazione e limitare la velocità massima.

Il comportamento stradale è vicino a quello di un’automobile
, visti la rigidità del nuovo pianale (+ 37% rispetto al vecchio Transit), la leggerezza del volante (c’è il servosterzo elettroidraulico), il minimo sforzo al pedale della frizione, la facile manovrabilità del cambio manuale a 6 marce (in futuro arriverà anche l’automatico). Per il resto, la posizione di guida è molto alta e naturalmente la mole del veicolo deve suggerire comunque una guida attenta, soprattutto se si viaggia a pieno carico.

Non mancano numerosi supporti alla sicurezza,
a cominciare dai nuovi freni maggiorati nei dischi (+ 8 mm) e nelle pasticche. L’ESP è di nuova generazione e tra le dotazioni collegate al sistema di controllo della stabilità ci sono anche il controllo della trazione (TCS), l’assistenza per le partenze in salita, il controllo attivo del carico, il brake assist per le frenate d’emergenza. Non mancano sensori di controllo dell’inclinazione e un dispositivo antiribaltamento collegato al rimorchio. La vita a bordo del Transit viene resa più distensiva anche da una serie di accorgimenti come i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, l’avvisatore del passaggio di corsia, il driver alert che si avvede della stanchezza del guidatore e suggerisce una pausa caffè. C’è anche una sorta di segreteria elettronica che legge e mostra gli SMS su un display in arrivo sul telefono. E, se non bastasse, persino un sistema automatico che in caso di incidente chiama il 112.

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Sabato 29 Dicembre 2012 - Ultimo aggiornamento: 12-01-2013 16:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA