La nuova Porsche 718 Cayman

Porsche 718 Cayman, la coupè si rinnova profondamente: piacere di guida al top

di Nicola Desiderio
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MALMOE – Coupè 2 posti a motore posteriore centrale. Boxer. Non può essere che la Porsche 718 Cayman che arriva a ruota dopo la 718 Boxster con la novità del 4 cilindri e della ristrutturazione dell’intera gamma che cancella l’anomalia di un’auto scoperta che costa di meno di quella con il tetto. È una legge di mercato non scritta che era elusa presentando la Cayman come un modello di segmento superiore e dotato di motori leggermente superiori, ma era evidente che si trattasse di due varianti della stessa vettura e oggi il numero 718 in comune nella denominazione legalizza questo legame intimo rimandando ad una famosa famiglia di vetture da corsa di Zuffenhausen.

Cambiata più di quanto si veda. Restyling? È dire decisamente troppo poco per quello che i tecnici tedeschi hanno fatto alla 718 Cayman, così come alla 718 Boxster. Sembrano uguali a prima vista, ma in realtà solo il tetto e il parafango anteriore vengono dallo stesso stampo: il resto è stato rifatto, per non parlare dei fari, ora a Led in optional e con il tema dei 4 punti luminosi ripreso anche per le luci posteriori, ora brunite ed unite da una modanatura che reca la scritta Porsche tridimensionale custodendo al suo interno lo spoiler a scomparsa. Dentro si è lavorato sui dettagli che rendono questa Porsche ancora più bella, curata e anche pratica. Nuovi sia il sistema PCM con le più moderne forme di connessione, sia i sedili con rivestimento misto pelle/tessuto tecnico. Per la sicurezza arrivano il cruise control adattativo, il sensore per l’angolo cieco e la frenata anti multicollisione.

Turbo e 4 cilindri, il downsizing colpisce ancora. Le novità principali sono sotto la pelle, cominciare dall’autotelaio. Completamente riviste le sospensioni, sia nella parte elastica sia nelle geometrie con un assetto PASM a controllo elettronico più basso di 10 mm e di 20 mm con lo Sport Pasm della 718 Cayman S, lo sterzo (preso pari pari dalla 911 Turbo) più diretto del 10% e i freni: la 718 Cayman si prende quelli della Cayman S mentre la 718 Cayman S li prende dalla Carrera S. Ora è di serie la modalità di guida Sport mentre con lo Sport Chrono arriva anche qui il manettino sul volante con 4 impostazioni e il pulsante Sport Response che spreme il massimo dalla vettura per 20 secondi. La novità maggiore è alle spalle e sono i nuovi 4 cilindri boxer turbo che sostituiscono i 6 cilindri aspirati in nome della riduzione dei consumi (fino a -13%) e delle emissioni, ma senza sacrifici nelle prestazioni, anzi. La 718 Cayman ha un 2 litri da 300 cv mentre l’altra ha un 2,5 litri con la turbina geometria variabile – particolarità prima riservata solo alla 911 Turbo – da 350 cv, entrambi con cambio manuale a 6 rapporti o PDK doppia frizione a 7 rapporti.

Meno cilindri, ma più cavalli e più coppia. Una Porsche a 4 cilindri. Più facile da digerire se parliamo della Macan – ma lì troviamo un 2 litri in linea di origine Audi – più difficile se si parla di una sportiva. Eppure c’è presto da ricredersi. Certo il ringhio del 6 boxer è consegnato alla storia, ma il lavoro fatto sul sound ha consentito di ottenere comunque un suono cupo, molto auto da corsa “old style”. Le cose più sorprendenti però arrivano proprio quando ci si trova a guidare con l’acceleratore. La risposta di entrambe le unità è infatti eccellente, praticamente istantanea, e anche naturale, con una progressione forte e lineare già dai 2.000 giri/min che si conclude con un bell’allungo fino a 7.500 giri/min. La 718 Cayman ne ha già tanto (275 km/h e 0-100 km/h in 4,7 s. con PDK e Sport Chrono) e offre una elasticità di marcia notevole, la 718 Cayman S ha invece un sound più invadente e – a sorpresa – è un pelo meno pronta in basso, ma in alto spinge più forte e si fa anche sentire di più all’udito. I numeri parlano chiaro (285 km/h e 0-100 km/h in 4,2 s.).

L’accademia della guida è servita. La guida regala emozioni dimenticate, almeno per chi non ha mai guidato la Cayman che è probabilmente l’auto con il rapporto prezzo/prestazioni/divertimento di guida migliore che esista. Va infatti forte, ma soprattutto è precisa, veloce, in grado di intrattenere i guidatori meno esperti così come esaltare i migliori manici. La nota fondamentale della 718 è infatti la capacità di essere più facile per il neofita e, allo stesso tempo, ancora più efficace tra le curve grazie alle doti di un autotelaio che potrebbe sopportare ben altra cavalleria e all’erogazione dei motori la cui prontezza consente di giocare con l’acceleratore come si conviene ad una vera Porsche sportiva. La nuova Cayman infatti è un’auto che si sceglie, non come altre sorelle più “utili” o di immagine come la 911, la Cayenne o la Macan, ma perché si desidera un oggetto personale capace di fornire grandissime soddisfazioni personali. E la nuova 718 Cayman ne può dare eccome, con entrambi i motori e, in modo diverso, sia con il cambio manuale sia con il PDK: il primo consigliato a chi nutre passione pura per la guida, il secondo per chi vuole un’auto più polivalente e riposante.

La Porsche più a buon mercato. La nuova 718 Cayman parte da 54.139 euro ed è la Porsche più a buon mercato che esista, più della Boxster e della Macan, ma se si vuole salire sulla S ci vogliono 67.102 euro, una differenza notevole giustificata solo in parte dalla cavalleria e dall’allestimento e che, in ogni caso, è destinata inevitabilmente a lievitare attingendo alla ricchezza di personalizzazione tecniche ed estetiche concesse dal listino.
 

 

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Mercoledì 20 Luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 21-07-2016 17:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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