Declinata nelle potenze di 250 e 270 cv, la versione sportiva della compatta di segmento C è sobria nell'aspetto, ma ha prestazioni vicine a quelle di un’auto da corsa. Prezzi da 32.650 a 35.150 euro.

Peugeot 308 GTi incanta su strada e in pista, la casa del leone guida la ripresa di PSA

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

RICCIONE. Nella galassia PSA il marchio Peugeot si colloca tra Citroen e DS, con prodotti in grado di valorizzare sia la vocazione generalista dei cugini del doppio chevron sia la raffinatezza delle eredi della mitica DS degli anni 50. L’elemento di distinzione sta nel privilegiare gli aspetti emozionali legati allo stile e alla guida: una formula che su alcuni modelli, come la 308 GTi, regala al marchio connotati sportivi indubitabili. Lo hanno spiegato una volta di più gli uomini di Peugeot Italia nel corso di PSA&Friends, evento di fine anno organizzato a Riccione per fare il punto su vendite, bilanci e prospettive.

Il marchio del leone è quello che sta meglio in salute dei tre che compongono PSA. Con 79.141 unità immatricolate a tutto ottobre 2015, vanta una quota del 5,52% del mercato italiano, e la leadership tra i veicoli commerciali stranieri. “Per fine anno contiamo di raggiungere quota 90.000, e prevediamo di crescere ulteriormente nel 2016 grazie all’arrivo di quattro nuovi modelli e al consolidamento delle posizioni attuali” – ha dichiarato Vito Saponaro, direttore vendite di Peugeot Italia, facendo sfoggio di grande ottimismo.

L’auto di Peugeot in primo piano è al momento la 308, proposta nelle versioni berlina 5 porte e station wagon, benzina e diesel, e recentemente impreziosita dall’arrivo della sportiva GTi, declinata nelle potenze di 250 e 270 cv: un “mostro” di aspetto gentile, in grado di regalare prestazioni vicine a quelle di un’auto da corsa, senza per questo eccedere in vistosi allestimenti ispirati al tuning più becero. Rivisitata nel frontale e nella coda, abbassata di 11 mm, dotata di doppio terminale di scarico (ma uno è finto) e allestita con interni personalizzati a netta prevalenza di rosso e nero, la francesina tuttagrinta si propone dunque come una sportiva sobria anche se entusiasmante nel comportamento dinamico.

Viene proposta a prezzi non proibitivi rispetto ai contenuti: 32.650 euro la versione da 250 cv, 35.150 quella “estrema” da 270. Quanto basta per porre la compatta sportiva francese in concorrenza diretta con la VW Golf GTI, finora regina della categoria con 240 cv, e con l’outsider Alfa Romeo Giulietta 1750 Turbo (230).

Il motore della 308 GTi è un turbo THP 4 cilindri di 1,6 litri declinato, come detto, nelle potenze di 250 o 270 cv/330 Nm, in grado di spingere la vettura fino a una velocità massima di 250 km/h con passaggio in accelerazione da 0 a 100 in 6,2 secondi (6,0 la versione più potente) e 25,6 secondi (25 netti) per percorrere un km con partenza da fermo. Nonostante le prestazioni, il costruttore dichiara che questo motore limita le emissioni di CO2 a 130 gr/km e contiene i consumi a 6,0 litri/100 km nel ciclo combinato. Dotato di start/stop di serie, è omologato Euro 6: un valore aggiunto che completa l’eccellenza del progetto, nato grazie alla stretta collaborazione con gli ingegneri di Renault Sport, una equipe che ha accumulato una vasta esperienza su circuiti e percorsi di gara in tutto il mondo.

Il contenimento del peso è stato uno dei must imposti dal progetto, e infatti la 308 GTi registra alla bilancia 1280 kg, quanto basta per assicurare il record del segmento nel rapporto peso/potenza, con 4,46 kg/cv. Tra i tanti accorgimenti, l’uso di materiali compositi e acciaio per il portellone posteriore, parti in alluminio per le sospensioni, cerchi in lega speciali da 19”. Partendo dalla piattaforma EMP2, si è lavorato accuratamente anche sull’assetto (pseudo McPherson all’anteriore, traversa deformabile al retrotreno), e sui freni, che prevedono dischi anteriori di 380 mm e dischi posteriori di 268 mm.

Nella meccanica spicca il differenziale Torsen a slittamento limitato, adottato sulla versione da 270 cv. E’ integrato al cambio (manuale 6 marce) per migliorare la dinamica in curva. Grazie al trasferimento di coppia sulla ruota con maggiore aderenza, permette di ridare gas in anticipo, in uscita. Lo abbiamo sperimentato sul circuito di Misano, dove Peugeot ha messo l’auto a disposizione per una prova “estrema”, e dobbiamo dire che la 308 GTi ha davvero rispettato tutte le promesse: è un’auto di grande temperamento, che tuttavia non mette mai in difficoltà, anzi asseconda le manovre più spinte, con inserimenti precisi, quasi chirurgici, dunque con annullamento quasi totale del rischio di sottosterzo, e con accelerazioni in uscita dalle curve prive di tentennamenti.

Sulle reazioni composte della 308 GTi incide comunque anche una saggia regolazione dei software dei dispositivi di assistenza alla guida. Anche il servosterzo elettrico è stato regolato in modo da poter funzionare insieme al differenziale Torsen. E dunque il ritorno delle informazioni dalle ruote è preciso e il guidatore percepisce in ogni momento il comportamento dell’auto. Allo stesso modo, quest’ultima segue fedelmente i movimenti impartiti dal conducente sul volante, piccolo e robusto come quello di un’auto da corsa. L’ESP, comunque, può essere completamente disattivato. Una scelta non consigliabile nell’uso stradale, ma accattivante per un track-day in pista, terreno ideale per godersi il Driver Sport Pack.

Basta schiacciare il tasto Sport sulla console centrale ed è possibile cambiare il colore della strumentazione da bianco a rosso, visualizzare informazioni supplementari sullo schermo (potenza, coppia, pressione di sovralimentazione, accelerazione laterale e longitudinale), aumentare la sonorità del motore e cambiare la sensibilità del pedale dell’acceleratore. Molto, molto divertente.

  • condividi l'articolo
Martedì 24 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 15:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA