Il nuovo Mitsubishi Outlander

Outlander, il gioiello plug in Mitsubishi alza l’asticella. Comfort e dinamismo al top

di Giampiero Bottino
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MILANO - Se nel 2012 la prima generazione dell’Outlander Phev aveva in un certo senso dato il “calcio d’inizio”, portando un marchio come Mitsubishi, non certo abituato a lottare per i primi posti nelle classifiche di vendita, sul gradino più alto del podio europeo dei veicoli ibridi plug-in, l’edizione 2019 di questo Suv dal look sobrio e gradevole apre un’ulteriore finestra sul futuro della mobilità. Grazie alla costante evoluzione con cui la casa dei Tre diamanti ha scandito la vita della sua “bandiera” tecnologica (è stato il primo Suv a quattro ruote motrici sviluppato su una piattaforma nata per l’elettrificazione), il nuovo Outlander è compatibile con i futuribili eco-sistemi V2G/V2H, sigle che identificano la capacità delle auto elettriche prossime venture di dialogare con la rete elettrica, sia con l’abitazione.
 

 

Il rinnovato e-Suv Mitsubishi ha ottenuto l’omologazione secondo il nuovo standard europeo Wltp che fornisce valori di consumi, emissioni e autonomia più vicini a quelli reali, come ha confermato molto empiricamente la nostra esperienza diretta, visto che uscendo da Milano e percorrendo l’autostrada nella modalità di guida EV (solo elettrica) selezionabile con un pulsante sulla consolle centrale, l’indicatore di carica della batteria è arrivato a zero con soli 5 chilometri (circa) di anticipo rispetto all’autonomia dichiarata di 45 km.


Anche senza forzare la modalità elettrica, e quindi lasciando all’elettronica di bordo il compito di gestire la collaborazione tra i motori, l’Outlander manifesta una spiccata vocazione “verde”, certificata da emissioni di CO2 che nel ciclo misto si attestano a 46 g/km: un valore davvero rilevante per un mezzo che sfiora i 4,7 metri di lunghezza e le 2 tonnellate di peso, in grado di trasportare 5 persone nel massimo comfort, lasciando a disposizione dei bagagli un volume compreso tra 453 e 721 litri (se il carico viene stivato fino al tetto), mentre con un equipaggio più snello, costituito solo dagli occupanti dei sedili anteriori, la capacità varia da 868 a 1.584 litri, ai quali se ne devono aggiungere altri 35 ricavati sotto il pianale del bagagliaio.


Nella prova su strada l’Outlander Phev si è fatto apprezzare per il silenzio tipicamente “elettrico” che accompagna l’avviamento e la partenza, quando a spingere sono solo i due motori elettrici, quello anteriore da 82 cv e quello posteriore da 95, ma anche quando alla trazione collabora il quattro cilindri a ciclo Atkinson 2.4 da 135 cv la rumorosità rimane quasi inavvertibile.

I 224 cv complessivamente erogati da sistema rendono brillante e piacevole da guidare la vettura che può ora contare su due modalità aggiuntive rispetto alle preesistenti Normal e Snow. La prima è la Sport, che determina assetto e regolazioni più affini alle esigenze di chi chiede qualcosa in più in termini di prestazioni, mentre la modalità Lock agevola il comportamento off-road e ben si sposa alle quattro ruote motrici messe a disposizione dal doppio motore elettrico associato al sistema S-Awc (Super All wheel control) che ottimizza la distribuzione della coppia tra le singole ruote in funzione delle condizioni di marcia.

Un modello davvero hi-tech, che al powertrain evoluto affianca numerose soluzioni di assistenza alla guida e di connettività. In Italia si presenta con un listino che parte da 49.900 euro e con una gamma articolata negli allestimenti Instyle Sda, Instyle Plus Sda e Diamond Sda. L’obiettivo di Moreno Seveso, direttore generale di Mitsubishi Motors Automobili Italia, è di portare il nuovo Suv ibrido plug-in dal 2% delle vendite del marchio nel nostro Paese al 10% .
 

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Mercoledì 23 Gennaio 2019 - Ultimo aggiornamento: 18:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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