Il nuovo Mitsubishi L200

Quasi mezzo secolo di storia gloriosa, Mitsubishi rinnova la leggenda L200

di Cesare Cappa
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MALAGA - In Italia la normativa li relega esclusivamente alla sfera dei veicoli commerciali, soggetti pertanto ad un regime fiscale differente rispetto a quello di un’autovettura. Ma i pick-up sono sempre stati oggetto di culto, soprattutto negli Stati Uniti e più in generale in Nordamerica, così come nel continente asiatico e in quello africano.
Veri e propri muli motorizzati, capaci di superare le insidie di qualsiasi terreno. Ecco perché la storia di un mezzo come il Mitsubishi L200 prosegue da più di 40anni.

La prima serie è stata infatti prodotta a partire dal 1978 e fino al 1986. Oggi è tempo di un nuovo modello, sebbene la parte che riguarda il telaio sia rimasta fedele all’ultima edizione disponibile sul mercato. Ma limitarsi pertanto a definire l’ultimo passaggio della storia quarantennale di L200 un semplice restyling, è in qualche modo riduttivo. Anche perché protagonista assoluta è la componente meccanica. Infatti, a sostituire il precedente 2,5 turbodiesel c’è un nuovo propulsore da 2,2 litri interamente in alluminio (lo era pure il precedente). Unità già facente parte della banca organi Mitsubishi, opportunamente adattata alle esigenze di un veicolo da lavoro, capace di 150 cavalli di potenza massima e 400 Nm di coppia motrice. Disponibile sia con un cambio manuale a sei marce che con un automatico a sei rapporti, che sostituisce il precedente a cinque marce.

Il fronte delle novità prosegue alla voce trasmissione. Infatti il nuovo L200 è stato ulteriormente evoluto nel proprio sistema a quattro ruote motrici. È possibile pertanto viaggiare impiegando solo le ruote posteriori, oppure inserire (anche su fondi asciutti) in modo permanente la trazione integrale.

Ciò significa che tutte le ruote saranno sempre in trazione. Presenti, come già avveniva sulle precedenti edizioni, sia il blocco del differenziale centrale che le ridotte. Tutto questo rientra nelle capacità in dote al sistema noto come Super Select 4WD-II. Sul pick-up L200 è disponibile anche un sistema 4WD Easy Select, che aggiunge il blocco del differenziale posteriore. Il dispositivo si completa poi di due novità importanti: la prima riguarda l’Hill Descent Control. Ovvero quel particolare apparato che consente di regolare la velocità in discesa. Lavora ad una velocità compresa tra 2 e 20 km/h (tra 3 e 20 km/h per il modello con cambio manuale). La seconda invece si riferisce alle modalità di guida disponibili. Debutta infatti il nuovo modo “off-road” che si declina poi in ghiaia, fango/neve, sabbia e roccia (quest’ultima attivabile solo con le ridotte inserite).

Tecnica profusa anche in ambito sicurezza. Infatti il nuovo L200 può essere corredato di tutta una serie di dispositivi di assistenza alla guida che lo mettono sullo stesso piano di un’autovettura. A seconda degli allestimenti sono disponibili, il Forward Collision Mitigation, ovvero la frenata automatica di emergenza, il Lane Departure Warning, così come il Rear Cross Trafic Alert, il Lane Change Assist e il Blind Spot Warning. Su strada si apprezza soprattutto il comfort di marcia. L’impostazione di guida non si differenzia poi molto da quella di un Suv di ultima generazione.

Due le cabine disponibili, Club Cab e Double Cab, da cui dipende la lunghezza finale del mezzo oltre che di quella del cassone. Da 5215 a 5295 mm nel primo formato; da 5225 a 5305 mm nel secondo. Il cassone invece è lungo 1850 mm sul Club Cab e 1520 sul Double Cab. Inform, Invite, Intense e Diamond sono gli allestimenti in cui è declinato Mitsubishi L200 che, in fase di lancio, avrà un prezzo di partenza pari a 18.850 euro (iva esclusa).
 

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Mercoledì 13 Novembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 17-11-2019 16:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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