La Maserati MC20

MC20, l'essenza del Tridente. La Maserati rispolvera la sua tradizione nel motorsport e presenta una supercar magnifica

di Piero Bianco
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MODENA - Nel mondo dominato dai Suv e sempre più votato alla mobilità elettrica, c’è ancora spazio per la passione. Che Maserati, attingendo al miglior Dna della sua tradizione sportiva, sintetizza nella nuova MC20: una granturismo a trazione posteriore molto bella da vedere e straordinaria da guidare. Una supersportiva capace di emozionare, cattivissima in pista dove esibisce virtù estreme, ma incredibilmente friendly nell’affrontare il traffico quotidiano, dove svela un’insospettabile agilità e diventa docile, reattiva, divertente, mettendoti sempre a tuo agio. La scocca in carbonio, rigida e leggera (1.500 kg il peso totale della vettura), è stata sviluppata con lo specialista Dallara, un marchio di garanzia. L’intero progetto ha mobilitato per 24 mesi l’esercito di specialisti dell’Innovation Lab, dell’Engine Lab e del Centro Stile. Lunga 4,67 metri, larga 1,96 e alta 1,22 la MC20 ti esalta e ti perdona quando un po’ esageri con l’acceleratore, grazie alla stabilità e all’efficienza delle sospensioni (variabili in base all’assetto selezionato) e degli aiutini elettronici, oltre che dei freni Brembo carboceramici. È proprio questa doppia anima – corsaiola e urbana - a sorprendere nel primo test drive, tra l’autodromo di Modena e le tormentate colline verso Reggio Emilia.


Lo stile cattura perché la MC20 (la sigla sta per Maserati Corse) è aggressiva quanto basta ma anche elegante, pulita nelle linee senza appendici mobili, solo un ridotto spoiler posteriore che migliora la deportanza esaltando l’aerodinamica. Nata coupé a due posti secchi, avrà fra un anno la variante cabrio (e forse già nel 2023 perfino una declinazione full-electric). Le porte sono ad ala di gabbiano, si sollevano facilmente migliorando l’accessibilità. L’abitacolo è dominato dal colore nero, minimal-chic, confortevole ed ergonomico, con sedili racing, sfoggio di Alcantara e inserti in carbonio. Un ambiente hi-tech, però senza esagerare: è questa la ricetta della passione pura.


Ma il vero segreto di questa supersportiva che per Maserati rappresenta oggi la miglior vetrina tecnologica, si chiama Nettuno. È il nuovo motore interamente “fatto in casa” come l’intera vettura, dallo sviluppo alla produzione. Un gioiello di 3 litri V6 biturbo che regala 630 cavalli e 730 Nm di coppia, già godibile a 3.000 giri. Porta all’esordio una serie di innovazioni, soprattutto il sistema MTC (Maserati Twin Combustion) di combustione a precamera con doppia candela di accensione: un brevetto di cui il Tridente va orgoglioso. Nettuno, già studiato per un’eventuale evoluzione ibrida, potrà generare una famiglia allargata di propulsori ad elevata efficienza. Posizionato centralmente, vanta un eccezionale rapporto peso/potenza di 2,33 kg/Cv. È leggero, compatto e abbastanza parsimonioso: 11,6 litri per 100 km il consumo medio, con 262 grammi/km di CO2 emessi. Per una simile granturismo, niente male. Nettuno scatena tutta la sua potenza nell’impegno estremo, però sa rivelarsi elastico e “paziente” anche ai bassi regimi, ad esempio nel caos cittadino dove lo stop-and-go generalmente penalizza le supercar. Bruciante l’accelerazione da 0 a 100 km, 2,9 secondi, con una velocità massima dichiarata di oltre 325 km l’ora. Il selettore meccanico sul tunnel centrale prevede 5 modalità di guida: Gt, Wet, Sport, Corsa e Esc Off per disattivare i controlli elettronici (meglio evitare). Un display collegato alla mini-telecamera alta posteriore sostituisce lo specchietto retrovisore interno e bisogna abituarsi, perché inizialmente un po’ disorienta. Una seconda telecamera, più bassa, facilita le manovre di retromarcia: la MC20 è pur sempre un coupé estremo, con limitata visibilità posteriore.


Dietro al volante in pelle, che ospita i principali comandi compresi i tasti d’avvio e del launch-control, c’è un display da 10,3” per visualizzare le informazioni essenziali alla guida; quello a centro plancia, sempre da 10,3”, ospita il Touch Control Plus gestito da un sistema Android con l’infotainment e la navigazione. Il programma Maserati Connect prevede un’ampia varietà di servizi gestibili anche attraverso app e smartwatch. I paddle fissati al piantone, grandi e facilmente raggiungibili, consentono di divertirsi quando si decide di usare manualmente il cambio automatico che è un doppia frizione a 8 rapporti decisamente reattivo.
Per il saggio del Tridente, erede della MC12 che ha dominato nelle corse, la produzione è partita nello storico stabilimento di via Ciro Menotti a Modena, dove è stata allestita la nuova linea che ha sostituito quella di GranCabrio e GranTurismo. C’è grande richiesta dai principai mercati mondiali, compresi quelli che hanno scoperto la MC20 soltanto da immagini e filmati: un segnale inequivocabile di successo. Il costo di 216mila euro non spaventa i potenziali clienti: la passione non ha prezzo.

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Lunedì 31 Maggio 2021 - Ultimo aggiornamento: 03-06-2021 16:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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