Kia Optima, classica e tecnologica ora sbarca anche in Italia

Kia Optima, classica e tecnologica ora sbarca anche in Italia

di Giampiero Bottino
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FRANCOFORTE – Nuova Kia Optima, l'ammiraglia che non ti aspetti. Ancora una volta – ormai è un'abitudine – il costruttore coreano riesce a sorprendere con una vettura nuova due volte. La prima perché rappresenta un cambio (anzi un salto) generazionale per stile e tecnologia rispetto all'omonimo modello attuale. La seconda perché quando in aprile sbarcherà in Italia, farà il suo debutto assoluto in un mercato che finora aveva sempre disertato.

Il look importante, equilibrato e in certi tratti quasi imponente, tradisce l'origine di un progetto nato in Europa pensando soprattutto all'Europa. Anche se poi, come si conviene a una vettura globale, il risultato finale dimostra che le idee del Centro stile di Kia Europe a Francoforte sono state tradotte in pratica senza trascurare le proposte e i suggerimenti provenienti dalle due analoghe strutture creative del marchio attive in Corea e California.

Sicuramente l'abitacolo rispecchia gusti e abitudini degli automobilisti del Vecchio Continente con la strumentazione analogica di facile leggibilità grazie all'efficace sistema di retroilluminazione, la plancia sobria e lineare a sviluppo orizzontale, la rigorosa separazione sulla consolle centrale orientata verso il guidatore tra il display (da 7 o 8 pollici e seconda delle versioni) del sistema di navigazione e infotainment e i comandi dell'impianto hi-fi e della climatizzazione.

Per quanto contenuto, l'incremento delle dimensioni ha avvantaggiato in misura notevole l'abitabilità, visto che i 10 mm di lunghezza guadagnati sono andati tutti a beneficio del passo, che ora misura 2.805 mm e che, contestualmente alla riconfigurazione dei sedili, ha regalato ben 25 mm di spazio aggiuntivo alle gambe dei passeggeri posteriori. È proprio questo plus di abitabilità, unito a un bagagliaio molto generoso (510 litri di capacità) e a un livello qualitativo di prim'ordine, a regalare alla nuova Optima i galloni di ammiraglia, anche se la lunghezza di 4.885 mm la colloca tra le berline che la suddivisione tradizionale del mercato attribuisce al segmento D.

Sotto l'aspetto dinamico la Optima ha esibito un comportamento equilibrato e brillante nonostante la potenza contenuta del turbodiesel 1.7 da 141 cv (rispetto ai 136 del modello uscente), piacevole da guidare grazie ai 340 Nm di coppia massima disponibili già a 1.750 giri e alla perfetta intesa con il cambio automatico doppia frizione Dct a 7 rapporti, interamente sviluppato in casa e studiato per garantire una migliore efficienza. Nonostante l'incremento dei valori di potenza e coppia, infatti, la nuova Optima ha migliorato del 25% le performance “verdi” rispetto alla versione attuale con cambio automatico a sei marce: le emissioni medie di CO2 sono passate da 156 a 116 g/km.

Guidabilità, tenuta di strada, assetto impeccabile: al volante si notano gli effetti positivi della modernità di un progetto imperniato sull'ampio ricorso agli acciai ad alta resistenza, che oggi rappresentano il 50% del telaio mente nella generazione precedente arrivavano a un più contenuto 20%. La rigidità torsionale aumentata del 50% si riflette positivamente sul comportamento stradale e sulla sicurezza della guida, con il contributo di soluzioni tecnologiche evolute come il Vsm Kia (Vehicle stability management) di serie, che aumenta la stabilità in frenata e in curva, piuttosto che le sospensioni a controllo elettronico disponibili in opzione.

Proprio la tecnologia è una delle carte vincenti della Optima di quarta generazione equipaggiata, di serie o a richiesta, con tutti i più evoluti sistema di assistenza alla guida. Ci sono il cruise control intelligente con mantenimento automatico della distanza di sicurezza, la frenata d'emergenza basata su un radar a lungo raggio operativa tra 30 e 80 km all'ora, la correzione della traiettoria al primo accenno di uscita involontaria dalla corsia di marcia, la gestione automatica dei fari abbaglianti, il monitoraggio dell'angolo cieco oltre che quello, utilissimo ma spesso sottovalutato, del traffico trasversale posteriore che scongiura il rischio sempre frequente quando si deve uscire in retromarcia da un parcheggio, l'indicazione del limite di velocità. Non mancano la telecamera “surround” che controlla l'intero perimetro dell'auto, il parcheggio automatico sia parallelo che perpendicolare, i fari orientabili la cui luce “accompagna” le curve.

Come accennato all'inizio, la nuova Optima arriverà nelle concessionarie italiane Kia in aprile a partire da 29.000 euro, probabilmente in un unico allestimento fortemente orientato verso il mondo business e con il solo motore 1.7 turbodiesel (su altri mercati c'è anche il “vecchio” 2.0 a benzina da 163 cv). Più che puntare su numeri rilevanti, la berlina ha il compito di incrementare la notorietà nel brand nel mondo delle vetture aziendali che oggi valgono per Kia Italia il 7% delle vendite, rispetto al 30% medio dei concorrenti. Un'azione di conquista destinata a diventare più incisiva dal prossimo ottobre, quando il listino della Optima si arricchirà di due modelli ben più appetibili da parte delle flotte, e non solo: la station wagon e la versione iobrida plug-in con 40 km di autonomia elettrica.
 

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Domenica 7 Febbraio 2016 - Ultimo aggiornamento: 08-02-2016 14:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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