La Ford Focus RS

In pista con la Ford Focus RS da 350 cv. Dalla strada ai cordoli un concentrato di adrenalina

di Sergio Troise
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VAIRANO - Ford Performance, la divisione sportiva che si dedica alle auto ad alte prestazioni dell’Ovale Blu (12 novità entro il 2020) s’è ritrovata con un tesoretto tra le mani che forse neanche immaginava. E’ la Focus RS, versione tuttagrinta della compatta vettura euroamericana costruita nella fabbrica tedesca di Saarlouis, al confine con la Francia, ed esportata in 42 paesi, Cina compresa. Il successo commerciale è andato al di là delle più rosee previsioni, con vendite record anche in Italia, dove la RS viene proposta a 41.500 euro: un prezzo decisamente “incoraggiante” per chi vuole un’auto ad altissime prestazioni, ma adatta anche alla famiglia e al pacifico percorso casa-ufficio.
 

 

Per approfondire le ragioni del successo, Ford Italia ha organizzato un test sulla pista handling di proprietà di Quattroruote, a Vairano (Pavia). Qui è stato possibile testare a fondo le qualità dinamiche di questa sorprendente Focus capace di passare dalla strada alla pista senza impacci, ed anzi esaltando la passione per la guida sportiva. Già, la passione: un valore apparentemente in crisi, e tuttavia tenuto in grande considerazione in casa Ford, come ha tenuto a ricordare il responsabile della comunicazione della filiazione italiana, Marco Alù.

«La nostra azienda è impegnata sull’innovazione, ma non trascura un valore storico come la passione per l’automobilismo sportivo. Henry Ford finanziò l’inizio della sua attività vincendo una corsa e il mondo delle competizioni è da sempre parte integrante del marchio, perciò abbiamo investito su Ford Performance, la divisione che si occupa delle auto ad alte prestazioni guardando al futuro senza mai perdere di vista una tradizione che ci ha visto storicamente impegnati in Formula 1 con Cosworth, nel Mondiale Marche con la GT40, nel Mondiale Rally con Escort, Sierra, Focus, Fiesta. E le competizioni – sottolinea il portavoce di Ford Italia – rappresentano un laboratorio insostituibile per sperimentare materiali e tecnologie da trasferire sulle auto di serie in funzione delle prestazioni, del piacere di guida, della sicurezza».

La Focus RS è un po’ la summa di questa filosofia. Derivata dalla tranquilla berlina con carrozzeria hatchback di segmento C, la versione elaborata da Ford Performance si fa notare, esternamente, per l’assetto ribassato, le prese d’aria più ampie, lo spoiler posteriore che ricorda quello della Sierra RS Cosworth, l’estrattore dal quale spuntano gli scarichi e altri piccoli dettagli mirati a sottolinearne la sportività.

Sotto al cofano il pezzo forte, ovvero il motore 4 cilindri 2,3 litri EcoBoost dotato della bellezza di 350 cavalli, con coppia di 450 Nm, che per qualche secondo possono diventare 470 grazie all’Overboost. Derivato dal motore della Mustang entry-level, questo autentico gioiello hi-tech ha i suoi punti forti nell’iniezione diretta, nella doppia fasatura variabile indipendente degli alberi a camme e nel turbocompressore twin-scroll. Con il launch-control l’accelerazione 0-100 avviene in 4,7 secondi, mentre la velocità massima dichiarata è di 266 km/h, quanto basta per farne la RS più veloce di sempre.

Il cambio è un tradizionale manuale a 6 marce. La trazione è integrale, con il supporto del Torque Vectoring Control a beneficio del comportamento in curva e della tenuta nelle accelerazioni laterali. Un sistema di doppie frizioni interne distribuisce la coppia sulle singole ruote in base al terreno e alle condizioni di guida. Influiscono sul comportamento dinamico anche le sospensioni a controllo elettronico, per non dire della rigidità della scocca, incrementata del 23% rispetto alla RS di precedente generazione. Impeccabile la frenata, grazie all’impianto fornito dall’italiana Brembo.

Gommata con sofisticati pneumatici Michelin (Pilot Sport Cup 2 per la pista; Pilot Super Sport per la strada) su cerchi in lega da 19”, e guidata sul circuito handling di Vairano, la Focus RS ci ha regalato sensazioni vicine a quelle di un’auto da corsa, enfatizzate dal sound proveniente dallo scarico e dalla straordinaria capacità di tenuta in curva. Con l’assistenza di Stefano Gay (istruttore di guida e pilota attualmente al comando del campionato GT con la Ferrari) abbiamo sperimentato le reazioni dell’auto in condizioni limite, ovvero con la modalità Drift inserita e ingressi in curva a velocità sostenuta. Risultato: gran trasferimento di potenza al posteriore e straordinaria capacità di recuperare la traiettoria in controsterzo, con il gas giù.

In modalità Track l’auto resta rigida e reattiva, sicuramente divertente, anche se meno disposta a perdonare errori d’inserimento ed eccessi di confidenza. In modalità Sport tutto diventa meno brutale: si guida comunque su standard di tenuta e di sicurezza ragguardevoli, quasi incuranti di possibili reazioni scomposte. Per il resto, ovvero per una guida tranquilla su strada, basta selezionare la modalità Normal e l’auto diventa meno aggressiva, quasi docile, e assicura anche consumi ragionevoli: 7,7 l/100 km con emissioni di CO2 di 175 g/km nel ciclo misto.

Per chi non aspira al top, sarà bene ricordare che nella gamma Focus figurano anche le più abbordabili auto della linea ST, paragonabili alle RS soltanto per qualche dettaglio estetico: sono la Focus con l’EcoBoost 2.0 da 250 cv o con il diesel TDCi 2.0 da 185 cv, e la Fiesta ST con l’EcoBoost 1.6 da 182 cv.

 

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Domenica 23 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 15:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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