La Kia e-Soul

e-Soul, la multispazio elettrica. Al volante dell’originale modello con cui Kia allarga la sua offerta a batterie

di Giampiero Bottino
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FRANCOFORTE - Con la e-Soul, versione 100% elettrica della piccola multispazio urbana della Kia, entra nel vivo la strategia di elettrificazione del marchio coreano che completare (per ora, ma siamo appena agli inizi) un’offerta “green” che già conta su un modello capace di farsi in tre come la Niro nata ibrida, poi divenatata anche plug-in e ora in arrivo come elettrica pura con il nome – forse non troppo originale, ma esplicito – di e-Niro.
Sotto le evidenti differenze di stazza, silhouette e destinazione d’uso – in una prevale la vocazione urbana, l’altra è un crossover a misura di famiglia – i due modelli nascondono un “cuore” comune: l’evoluto sistema di propulsione a batteria offerto ai potenziali acquirenti in due diverse varianti, come vuole la filosofia del brand secondo la quale – come ricorda il product manager di Kia Motors Italia Fabio Martucci – non esiste una «scelta inevitabile», ma la soluzione giusta per ogni tipo di cliente.
 

 

Entrambe le vetture sono infatti disponibili in versione “Mid range & Mid power” e “High range e High power”. Nel primo caso l’apparato propulsivo si affida a una batteria da 39,2 kWh che mette e disposizione 136 cv garantendo un’autonomia massima di 276 km, mentre nel secondo i kWh sono 64, i cavalli 204 e la percorrenza supera i 450 chilometri, rivelandosi come la soluzione più adatta per chi vuole contare sulla eSoul anche per spostamenti più impegnativi di quelli strettamente limitati all’ambito cittadino, dove l’alternativa «Mid» è più che sufficiente per garantire il normale “commuting” quotidiano senza doversi attaccare troppo spesso alla presa elettrica.

Nel corso della prova di guida effettuata su un percorso breve ma abbastanza variegato nei dintorni di Francoforte, sede del quartier generale di Kia Motors Europe, la e-Soul ha impressionato per le partenze brucianti, le accelerazioni che sembrano non finire mai garantite dalla coppia massima di 395 Nm, comune alle due versioni e interamente disponibile non appena si spinge il pedale dell’acceleratore. Pur con performance adeguate alla filosofia di un’auto che mette il rispetto dell’ambiente al vertice delle priorità (la velocità massima è di 167 km all’ora, che scendono a 155 per la motorizzazione meno potente), a conferire alla e-Soul “High power” un comportamento capace di regalare qualche soddisfazione anche ai patiti della guida brillante contribuiscono le palette al volante caratterizzate dai simboli «+» e «-».

Non si tratta delle più familiari leve per la gestione manuale e sequenziale dei cambi automatici (funzione superflua nel caso delle auto elettriche), ma del sistema che consente di regolare secondo cinque livelli l’intensità della frenata rigenerativa, garantendo oltre alla modalità di guida a un solo pedale e alla ricarica più o meno rapida delle batterie anche la possibilità di provare delle sensazioni abbastanza vicine a quelle legate ai cambi di marcia delle vetture a propulsione convenzionale. A testimoniare i progressi compiuti dalla nuova generazione (la seconda elettrica, ma la terza assoluta perché la prima Soul del 2008 aveva solo motori termici) provvedono alcuni raffronti numerici con la Soul EV, nata nel 2015 con una batteria da 27 kWh e 110 cv di potenza, ma anche con 55 mm in meno della nuova arrivata, la cui lunghezza di 4.195 mm è indice di una migliore abitabilità per gli occupanti e di più spazio per i bagagli, che possono contare su un volume complessivo compreso tra 315 e 1.339 litri.
Caratterizzata da dettagli estetici esclusivi, dotata di numerosi sistemi di assistenza alla guida e di funzioni di connettività avanzate, in molti casi specifiche per il tipo di propulsione come la gestione a distanza della batterie e della climatizzazione, la e-Soul si appresta a sbarcare in Italia (entro l’estate, ma la data precisa è ancora indefinita) con gli allestimenti Style ed Energy, quest’ultimo abbinato alla sola motorizzazione da 204 cv, un listino che parte da 39.600 euro – contro i 42.500 della eNiro – e ambizioni numeriche contenute: 400 unità nel 2019, equamente suddivise tra i due modelli.

«Quest’anno – spiega l’amministratore delegato di Kia Motors Italia – vogliamo dedicarci alla rete di vendita. Puntiamo su tre o quattro dealer distribuiti sul territorio che offriranno la prova della vettura dietro prenotazione online. Dal 2020 cominceremo a puntare sui volumi». Strategia condivisibile in un mercato dove l’auto elettrica ha rappresentato nel 2018 lo 0,3% del mercato (5.012 unità) con la prospettiva di arrivare quest’anno allo 0,5%. Un livello risibile rispetto all’esagerato 31,2% della Norvegia (un caso a parte, non del tutto significativo), ma lontano anche dal 6% dei Paesi Bassi, dall’1,4% della Francia e dall’1,1% della Germania.

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Giovedì 16 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 16:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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