La nuova BMW Z4 a Vallelunga

BMW Z4, magica scoperta. Provata su strada e in pista: più leggera e performante è un vero concentrato di emozioni

di Sergio Troise
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CAMPAGNANO Bella, elegante, tecnologicamente evoluta e con prestazioni entusiasmanti. E’ il ritratto d’una sportiva vera, con due posti e tanti cavalli sotto al cofano. Ma se ai suddetti pregi si aggiunge il piacere del viaggiare en plein air si avrà chiaro il quadro d’una macchina speciale. Alla felice combinazione ha pensato, ancora una volta, la BMW con la nuova Z4, roadster d’avanguardia legata alla tradizione delle tante “Z” (sta per Zukunft, in tedesco futuro) succedutesi nella storia della casa bavarese: dalla Z1 del 1989 alla Z3 del ’95, dall’iconica Z8 del 2000 alla Z4 commercializzata finora. Rispetto al modello uscente, la nuova sportiva di Monaco si distingue soprattutto per la rinuncia alla copertura metallica ripiegabile e il ritorno alla capote in tela: una scelta radicale, che conferisce un aspetto più classico ma anche funzionale alla riduzione di peso. E infatti la nuova Z4 fa registrare alla bilancia 65 Kg meno del modello uscente, con una distribuzione del carico al 50% tra asse anteriore e posteriore. Un pregio, quest’ultimo, mirato all’ottimizzazione del comportamento dinamico.
 

 

Che è quello tipico delle auto sportive con motore anteriore e trazione posteriore, teoricamente votato a fenomeni di sovrasterzo, e tuttavia per niente esposto a rischi di alcun tipo, vista l’abbondante dose di elettronica che sorveglia sugli eventuali eccessi di una guida troppo disinvolta. Ma a prescindere dai supporti hi-tech, vale la pena sottolineare che il comportamento dinamico della nuova BMW Z4 – da noi sperimentato in un test sulla pista di Vallelunga e sulle strade nei dintorni di Campagnano - si fonda sulle qualità di base di un telaio sviluppato in collaborazione con Toyota (che lo utilizza per la nuova Supra) e costruito in acciaio e alluminio. Il nuovo pianale prevede sospensioni anteriori a doppio snodo e un nuovo asse posteriore multilink a 5 bracci, a tutto vantaggio dell’equilibrio tra sportività e comfort. Altre novità sono la lunghezza aumentata di 85 mm (4.324 in tutto), il passo accorciato di 26 mm e l’allargamento delle carreggiate (9 cm avanti, 6 dietro). Sulla top di gamma sono previsti anche un impianto frenante potenziato, sospensioni adattive e differenziale autobloccante. Rivisitato anche lo stile, che conferisce un aspetto muscoloso caratterizzato dal lungo cofano anteriore, dalla griglia con il doppio rene ridisegnato e dallo spoiler ben integrato nella coda.

Soprattutto, spicca la succitata novità della capote in tela che si ripiega automaticamente in 10 secondi fino a 50 km/h e consente di sfruttare meglio il vano bagagli (281 litri). La nuova Z4 viene proposta con motori a 6 e 4 cilindri, tutti sovralimentati e dotati di Fap, abbinati a un cambio automatico a 8 marce e omologati Euro 6 D-temp. Al vertice della gamma si colloca la M40i con il 3.0 litri 6 cilindri in linea con potenza di 340 cv/500 Nm (66.800 euro); in posizione intermedia la S Drive 20i con motore 4 cilindri da 258 cv/400 Nm (53.100 euro); entry level è la Z4 con potenza di 197 cv/300 Nm (53.100 euro). La velocità massima è autolimitata per tutte a 250 km/h mentre variano le capacità di accelerazione, con la M40i che passa da 0-100 in 4,6” e le altre due che fermano i cronometri a 5,4 e 6,6 secondi. La posizione al volante è bassa e raccolta, ma con ampie possibilità di regolazione. Strumentazione, infotainment e sistemi di assistenza alla guida sono d’avanguardia e, per regolare il comportamento dell’auto, è possibile scegliere tra le modalità Comfort, Sport o Sport+. In quest’ultimo caso i controlli elettronici lasciano via libera alle emozioni, con possibilità di adrenalinici sovrasterzi di potenza.

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Lunedì 29 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 12:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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