La nuova BMW X1 in un passaggio sulla sabbia: il Suv tedesco garantisce grande mobilità

BMW nuova X1 sbarca in Usa e Cina:
c'è un super diesel efficiente e potente

di Sergio Troise
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MONACO - Sport utility di categoria premium, con motori e dotazioni all’avanguardia, ma di misura “umana” (4,477 metri metri) e dunque agile e maneggevole. Nacque su questi parametri, poco meno di tre anni fa, l’X1, primo Suv compatto di BMW: un successo (quasi 300.000 unità vendute nel mondo, oltre 24.000 in Italia) che ha suggerito alla casa di Monaco, in vista della seconda generazione del modello, di aprire uno stabilimento produttivo anche a Tiexi, nella provincia di Shenyang (Cina), in aggiunta a quello di Lipsia, e di avviare la commercializzazione anche negli Usa. Ecco pronta, dunque, dopo l’anteprima al Salone di New York, quella che per noi europei è la seconda serie della BMW X1: un restyling leggero, mirato a migliorare l’aspetto estetico, gli interni, l’efficienza dei motori.

Design rivisitato.
Gli stilisti bavaresi hanno lavorato con mani di velluto: nessuna rivoluzione stilistica, soltanto ritocchi al frontale, alla parte bassa delle fiancate e alla coda, dove però si fanno notare forse anche troppo vistose protezioni in plastica. Il tocco di stile e qualità più concreto lo danno i fari a Led in abbinamento con proiettori allo xeno (optional) e gli specchi retrovisori con luci di direzione incorporate. Belli i nuovi cerchi in lega leggera, disponibili di serie da 17”, a richiesta anche da 18 e da 19 pollici.

Interni più curati.
Se aveva un difetto, la X1 di prima generazione, era proprio una certa distanza da altri modelli della gamma BMW in materia di finiture: in particolare la plancia lasciava un tantino a desiderare. Una pecca alla quale si è rimediato, con la scelta di materiali pregiati, che trasmettono piacere al tatto e alla vista. La console, inoltre, è stata orientata verso il guidatore. Bello il nuovo volante, mentre è migliorata l’abitabilità a beneficio dei passeggeri e dei loro bagagli: i sedili posteriori sono infatti frazionabili per tre (40/20/20) e lo spazio a disposizione nel vano posteriore è flessibile: da 360 a 1350 litri, con sistemazioni intermedie a 420 e 480. Abbondano, inoltre, i vani portaoggetti e portabibite.

Un benzina e 4 Diesel.
Quattro le motorizzazioni per il mercato italiano: un benzina e quattro diesel, tutte a quattro cilindri. Tradizionalmente poco diffuso nel nostro paese, il motore a benzina è un 2.0 litri 150 cv/200 Nm dotato del sistema di fasatura variabile delle valvole Valvetronic e distribuzione variabile degli alberi a camme. Equipaggia la X1 18i sDrive, disponibile soltanto con trazione posteriore e con cambio manuale o automatico a 6 marce. Le versioni diesel 16d, 18d e 20d sono invece disponibili anche in versione xDrive, cioè con trazione integrale e con cambio automatico a 8 rapporti in alternativa al manuale a 6 marce, mentre la 25d, che si colloca al top della gamma, non prevede la soluzione light con sola trazione posteriore ed è disponile esclusivamente come xDrive a trazione integrale. I motori 4 cilindri a gasolio sono tutti 2.0 litri Twin Power Turbo, dunque dotati di turbocompressori twin-scroll, iniezione diretta, fasatura variabile delle valvole Valvetronic e distribuzione variabile degli alberi a camme. Le potenze variano dai 117 cv della 16d ai 218 della 25d (143 cv la 18d, 163/184 la 20d).

Energia sotto controllo.
Le prestazioni non esaltano la sportività pura, ma – come è logico che sia per un’auto del genere – privilegiano equilibrio di rendimento ed efficienza. L’ampio utilizzo della tecnologia BMW EfficientDynamics risulta decisiva, ma il top in materia è assicurato dalla modalità EcoPro, vero valore aggiunto della nuova X1. Il sistema controlla infatti gli sprechi d’energia, influendo sulla gestione del motore, del cambio, del pedale acceleratore, del condizionatore e di tutte le utenze elettriche, radio compresa. Abbinato al sistema Start/Stop di serie, contribuisce in misura notevole al contenimento dei consumi e delle emissioni nocive. Che risultano di tutto rispetto, con valori stupefacenti soprattutto nella X1 sDrive 20d EfficientDynamics (4,5 l/100 km), ma non meno interessanti sulle altre versioni, compresa la 25d xDrive top di gamma, che dichiara appena 5,9 l/100 km, ulteriormente riducibili a 5,5 con il cambio automatico “intelligente” a 8 rapporti.

Su strada.
Provata nei dintorni di Monaco, la 25d xDrive si è rivelata un’auto facile e piacevole da guidare, con un comportamento dinamico rassicurante in tutte le condizioni. D’altra parte non potrebbe essere diversamente, vista la quantità di supporti elettronici assicurati a chi guida, a cominciare dal sofisticato sistema di controllo della trazione DSC (Dynamic Stability Control) di serie, con DTC (Dynamic Traction Control), che gestisce la ripartizione della forza propulsiva. Il tutto, sulla base di una sofisticata tecnica di assetto, che prevede tra l’altro un retrotreno multilink a 5 bracci. Le sospensioni risultano progressive, né troppo rigide né troppo morbide, e in grado di sostenere anche un fuoristarada leggero. Quanto al motore, ha un comportamento lineare e - se spinto a fondo – è in grado di assicurare prestazioni notevoli, con velocità di punta dell’ordine di 230 km/h e accelerazionio 0-100 in 6,8 secondi.
Prezzi e mercato. La nuova BMW X1 sarà disponibile nelle concessionarie dal 29 luglio, con un range di prezzi molto ampio, compreso tra 28.075 e 45.825 euro. La filiazione italiana della casa bavarese non fa previsioni, ma nonostante la crisi del nostro mercato a Monaco sono ottimisti, soprattutto per le X1 20d e 18d, che finora hanno occupato il 91% delle preferenze in Italia, con una netta prevalenza delle versioni xDrive a quattro ruote motrici.

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Giovedì 28 Giugno 2012 - Ultimo aggiornamento: 08-07-2012 16:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA