Audi Q5, la 2^ generazione ha powertrain efficienti e performanti. Ed al volante è uno spettacolo

Audi Q5, la 2^ generazione ha powertrain efficienti e performanti. Ed al volante è uno spettacolo

di Giampiero Bottino
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MILANO - Grazie alla numerose anticipazioni, del restyling dell'Audi Q5 di seconda generazione si sapeva praticamente tutto, dai powertrain moderni, efficienti e performanti agli equipaggiamenti di assoluta avanguardia inclusi nelle dotazioni di serie o nel ricco elenco degli optional. A completare il quadro mancava però un dettaglio importante: valutare sul campo se le allettanti promesse sono state mantenute.

Ora che la lacuna è stata colmata, possiamo dire che le attese non sono state deluse. Nonostante le condizioni climatiche avverse (la prima, copiosa nevicata che ha imbiancato il Milanese segnalando ufficialmente l'inizio dell'inverno e suggerendo di non eccedere con l'acceleratore), la nuova arrivata si è dimostrata all'altezza del modello più venduto non solo della gamma a ruote alte di Ingolstadt, ma anche di tutti i Suv premium di segmento D.

La vettura che ci è stata consegnata a domicilio in occasione del test su appuntamento (mezza giornata di guida con presentazione video individuale per rispettare in modo quasi maniacale le regole del distanziamento) era una Q5 2.0 (40) Tdi quattro S Tronic mild-hybrid a 12 Volt da 204 cv. Un modello che si posiziona nel cuore di una gamma totalmente elettrificata, per ora solo in modalità mild-hybrid a 12 o 48 Volt, ma destinata presto ad accogliere anche l'ibrido plug-in.

Su strada (e sui tratti sterrati dove la coltre bianca era già abbbastanza alta) la nuova Q5 ha esibito le doti tipicamente Audi, rivelando un dinamismo brillante, ma sempre prevedibile e rassicurante, un ottimo comfort e un'eccellente capacità di adattarsi alle diverse esigenze e situazioni grazie alle modalità di gestione degli assetti – a seconda delle versioni possono arrivare a sette – tra cui la offroad e la allroad disponibili solo in presenza delle sospensioni pneumatiche adattive (che consentono di variare su cinque livelli, da +20 a -40 mm, l'altezza da terra) e della trazione integrale quattro che finora è stata scelta dal 90% dei clienti della Q5.

Equipaggiata (o equipaggiabile) con tutte le più evolute soluzioni di connettività e assistenza alla guida disponibili nella «banca degli organi» Audi, la rinnovata Q5 presenta in anteprima assoluta i gruppi ottici posteriori in tecnologia Oled che offrono la scelta tra tre diverse configurazioni della firma luminosa e vantano possibilità di personalizzazioni «luminose» in precedenza impensabili.

Al lancio, alla versione da 204 cv oggetto della prova, il cui prezzo parte da 53.500 euro, si affiancano altre quattro proposte motoristiche, una a benzina, la 2.0 (45) Tfsi quattro S tronic 265 cv da 59.000 euro, e tre turbodiesel. La 2.0 (35) Tdi S tronic 163 cv da 50.800 euro si colloca alla base del listino al cui vertice si posizionano le altre due, entrambe a 6 cilindri con tecnologia mild hybrid a 48 V: la 3.0 (50) Tdi quattro tiptronic 286 cv (da 70.400 euro) e la SQ5 3.0 quattro tiptronic 341 cv (da 82.700 euro) che rinnova la tradizione di famiglia. La prima generazione della Q5, nata nel 2013, è stata infatti la prima Audi della declinazione sportiva S spinta da un'unità a gasolio.

Da non dimenticare comunque che l'elettrificazione del Suv Audi di segmento D è soltanto agli inizi: prossimamente, infatti, nel listino che si articola negli allestimenti base, Business, Business Advanced, S Line e S Line Plus entrerà la versione Tfsi e, configurazione ibrida plug-in proposta con livelli di potenza di 299 e 367 cv.

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Lunedì 7 Dicembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 08-12-2020 19:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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