La Alpine A110 sui tornanti sopra Monte Carlo

Alpine torna sul Col de Turini. Al volante della A110 sulle strade che l’hanno resa celebre

di Cesare Cappa
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MONTE CARLO - Il tempo passa ma i ricordi restano. Così come le strade che hanno fatto la storia del modello Alpine A110. Le denominazione non è casuale, palesando il forte legame che la vettura francese ha con le Alpi. Anche perché negli anni ‘60 le corse su strada, vale a dire i rally, avevano un forte appeal sia sulle Case costruttrici sia sul pubblico di appassionati. E se una vettura era in grado di vincere un rally come quello di Montecarlo, sarebbe passata certamente alla storia. E così è stato per la coupé francese, che si impose nella prova monegasca nel 1971, a poco più di dieci anni dal suo debutto, grazie al pilota Ove Andersson. A quel tempo partirono 248 vetture, ma giunsero al termine solo in 22. Nel 1973 ci furono ben tre Alpine sul podio. I giochi erano fatti. 
 

Il quotidiano non parla più al mondo delle corse su strada, sebbene sia stata realizzata una versione racing del nuovo modello. Peccato solo che sia stata costruita per un trofeo monomarca riservato alla pista. E sebbene oggi non sia più tempo di rally per la coupé francese, lo spirito è rimasto immutato. Anche alla guida, merito pure di un’elettronica sempre più evoluta, capace di modificare il carattere dell’auto a seconda del proprio piglio. Serve solo la strada giusta per solennizzare una sportiva di tale carattere. Strada che ha un nome e un cognome, essendo una delle speciali più famose del rally di Montecarlo che, indipendentemente da punto di partenza e quello di arrivo, passa dal Col de Turini. A sancire il passaggio dalla modalità “Normal” a quella “Track”, sono soprattutto la risposta di propulsore e sound allo scarico, oltre ad una grafica che di volta in volta rende il cockpit sempre più sportivo. Agile tra le curve che ci portano al Col de Turini, è palese che la Alpine si senta a casa. Sugli stessi tratti dove la sua progenitrice è stata consacrata come mito.

Il passo corto e il peso contenuto sono la formula magica del piacere. Non teme le curve, affrontandole con disinvoltura e naturalezza, proprio come faceva la sua antenata negli anni ‘70. Anche perché non è cambiato molto da quell’epoca. Il manto stradale sarà stato anche ritoccato, ma le difficoltà e le insidie della salita al Turini sono sempre le stesse. Oggi si viaggia certamente più comodi e coccolati, perché in gara i ritmi sarebbero stati ben diversi. Mentre l’aspetto guascone piace a chi la vede passare, incuriosito da quel design che rimanda al passato, ma che invece è assolutamente attuale. Così la normalità sono le fotografie dei passanti. Non ci sono limiti di età alla passione. Un’occasione speciale quella della Alpine sulle strade che l’hanno resa celebre, che doveva essere festeggiata nel modo più consono possibile: presentare la nuova Alpine A110S, ulteriore evoluzione di un modello già profondamente sportivo. 
 

 

La nuova versione della piccola coupé francese pone l’accento sulle prestazioni. Il dato più rilevante è certamente quello fornito dal motore. In questa variante il 1.8 sovralimentato è in grado di sviluppare una potenza di 292 cavalli, ovvero 40 in più della Alpine A110 “normale”. A questo valore bisogna poi sommare i 320 Nm di coppia motrice. L’incremento di prestazioni deriva sostanzialmente da un’aumento della pressione del turbo di altri 0,4 bar. Oltre ad una quota maggiorata dell’arco di utilizzo del propulsore. Tant’è che ora la potenza massima è disponibile sino a 6400 giri/min. L’incremento di prestazioni ha coinvolto anche l’assetto, reso ancora più sportivo, ma soprattutto rigido. Al di là dell’abbassamento di 4 mm, sono le nuove molle elicoidali più rigide del 50% e le nuove barre di torsione del telaio il vero tratto distintivo. Mentre le pinze dei freni Brembo dedicate sono tinte di arancione. La caratterizzazione S di Alpine A110 prosegue poi sul piano estetico. Numerosi i dettagli esclusivi, come il rivestimento in Dinamica nero per tetto, alette parasole e pannelli interni delle porte o la Bandiera sui montanti posteriori in fibra di carbonio e arancione. La vettura è già ordinabile ad un prezzo che parte da 68.200 euro, mentre l’inizio delle consegne è previsto per la fine dell’anno.

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Martedì 1 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 02-10-2019 13:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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