Un test sulle nevi del Sestriere

Pneumatici, gli invernali sono ormai indispensabili. Al Sestriere i test comparativi che confermano le performance

di Sergio Troise
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SESTRIERE - È davvero tanta la differenza di rendimento (e dunque di sicurezza) tra gomme estive e gomme invernali? “Provare per credere” suggeriscono gli specialisti di Assogomma e Federpneus, rappresentanti di produttori e rivenditori di pneumatici. E con la collaborazione di Maserati (Ghibli Q4), Alfa Romeo (Stelvio, Giulietta e MiTo), Volvo (V90 Cross Country), il supporto di un gruppo di istruttori della Scuola di Guida Sicura di Andrea De Adamich, e treni di gomme estive/invernali forniti da Bridgestone, Continental, GoodYear, Michelin e Pirelli, hanno organizzato una sessione di prove comparative sulle strade innevate del Sestriere.

I test si sono svolti con temperatura dell’aria oscillante, nella prima parte della mattinata, tra 0° e 6°, su fondi innevati e/o ghiacciati, anche se a fine sessione la temperatura è salita fino a 9° e la strada s’è asciugata, rendendo poco percepibili, nel test di handling, le differenze di rendimento tra i due tipi di pneumatici montati sulle Volvo. Per il resto è stata comunque un’esperienza istruttiva, in quanto ha dimostrato una volta di più, anche con rilevazioni strumentali, che in certe condizioni ambientali è davvero notevole la differenza di comportamento dell’auto in relazione all’equipaggiamento.

Sensibilissima, soprattutto, la differenza nelle capacità di arresto su fondo gelato: al volante della Maserati Ghibli Q4, su un tratto in leggera discesa ricoperto di neve e ghiaccio e alla velocità di appena 25 km/h abbiamo riscontrato uno scarto medio del 40% tra pneumatico estivo e invernale (Pirelli). E sapete che cosa vuol dire frenare 10 metri prima o dopo? Evitare un’uscita di strada, un tamponamento, un frontale, l’investimento di un ciclista, di un pedone, di un animale. Hai voglia di farti assistere dall’elettronica, dalle frenate automatiche tanto di moda, dai correttori di traiettoria (se superi la linea di mezzeria), dagli avvisatori che scrutano l’angolo cieco e dai cruise control! Se il punto di contatto tra auto e fondo stradale, ovvero la gomma, non è quello giusto, non c’è supporto elettronico che tenga. E i rischi si moltiplicano.

Notevoli, nei test del Sestriere, sono risultate anche le variazioni nelle capacità di accelerazione e comportamento in curva. Sapete che cosa succede se provate a partire in salita, su fondo viscido, con un’auto a trazione anteriore sprovvista di adeguata gommatura? Schiacciando l’acceleratore il motore sale di giri ma l’auto non si muove, o si muove a fatica, le ruote girano a vuoto, il pattinamento rende lo sterzo ingovernabile e c’è il rischio, se la strada è in pendenza, che l’auto scivoli addirittura all’indietro. Lo abbiamo sperimentato a bordo di una MiTo Veloce, la piccola sportiva dell’Alfa con motore 1.4 turbo benzina. Tutto diverso con le gomme giuste: la medesima vettura equipaggiata con pneumatici invernali ha eseguito la stessa prova senza problemi, trasferendoci una apprezzabile sensazione di controllo.

Smentito dai fatti anche il falso mito del 4x4 inarrestabile. Lo abbiamo sperimentato guidando due Alfa Stelvio Q4, una equipaggiata con gomme invernali, una con gomme estive (Bridgestone) su un tratto abbondantemente innevato (in alcuni tratti ghiacciato), con pendenze variabili, affrontato sia in salita che in discesa. Ebbene, il Suv dell’Alfa equipaggiato con il treno estivo ha incontrato difficoltà nel superare i diversi dislivelli, la ripartenza in salita è risultata difficoltosa e in taluni casi s’è rischiato di retrocedere pericolosamente a ruote bloccate. Tutto ciò, ovviamente, non s’è verificato con la gommatura giusta, grazie alla quale la Stelvio si è mossa con agilità, partendo con spunto quasi immediato grazie alla ritrovata motricità e avanzando con sicurezza nei tratti più veloci e nei cambi di direzione. Buona anche la capacità di frenata in discesa, per nulla scontata vista la mole dell’auto.

Al volante di due Alfa Romeo Giulietta (il modello Veloce con potenza di 170 CV) abbiamo affrontato invece una prova di tenuta in curva con gommatura mista (gomme invernali all’anteriore e estive al retrotreno), definita dagli esperti di Assogomma “la scelta peggiore possibile”. Perché? Per il semplice motivo che il comportamento dell’auto diventa perfido, ingannevole: in fase di partenza e accelerazione, infatti, la macchina trasmette una apparente sicurezza grazie al buon grip assicurato dalle gomme invernali montate sull’asse trainante (la Giulietta, com’è noto, ha la trazione anteriore), ma alla prima curva è inevitabile il “tradimento”: le gomme di dietro, infatti, non hanno aderenza ed è inevitabile perdere il controllo, con inevitabile rischio di testacoda. Certo, un provetto guidatore può rimediare con una repentina manovra di controsterzo. Ma quanti hanno la capacità di reagire nel tempo e nei modi giusti? Il rischio d’andare a sbattere da qualche parte è altissimo. Dunque, meglio evitare.
 

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Giovedì 22 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 23-02-2018 09:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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