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Bridgestone, prima perdita annuale in 70 anni. Pandemia Covid frena vendite globali pneumatici

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ROMA - Prima perdita annuale negli ultimi 69 anni per la Bridgestone, il secondo produttore di pneumatici al mondo, a causa della progressiva riduzione delle attività sociali durante la pandemia del coronavirus, che ha limitato drasticamente la circolazione di autoveicoli. Nel 2020 l'azienda giapponese ha registrato un rosso di 23,3 miliardi di yen, equivalenti a 181 milioni di euro, rispetto all'utile di 240 miliardi di yen nel 2019. Il risultato operativo è sceso del 35%, a 223 miliardi di yen, comunica Bridgestone, mentre il fatturato ha segnato un calo del 14,6%, dovuto alla flessione delle vendite di pneumatici per autovetture e furgoni (-16%) e quella dei camion e pullman (-13%).

La maggiore contrazione del business è avvenuta nei primi sei mesi del 2020, in concomitanza con le restrizioni imposte in diversi paesi su scala globale e la ridotta libertà di movimento della popolazione. Le vendite hanno registrato una ripresa nell'ultimo trimestre dell'anno in Europa e negli Stati Uniti, ma non in maniera sufficiente a bilanciare il passivo dei primi sei mesi. Per l'intero 2021 Bridgestone stima un utile in rialzo dello 0,5% a 261 miliardi di yen e un fatturato di circa 3.000 miliardi. In una videoconferenza, l'amministratore delegato Shuichi Ishibashi ha detto che l'azienda prevede un ampio piano di ridimensionamento della produzione, nella misura del 40% nei prossimi due anni.

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Lunedì 22 Febbraio 2021 - Ultimo aggiornamento: 23-02-2021 17:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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