Auto, per le multe scattano gli aumenti: da oggi notifiche su del 40%

Auto, per le multe scattano gli aumenti: da oggi notifiche su del 40%
di Francesco Bisozzi
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Domenica 9 Giugno 2019, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 11:53

Contravvenzioni più salate per tutti. Da oggi un nuovo balzello affligge milioni di automobilisti italiani. È appena scattato il rincaro delle spese di notifica delle multe stradali recapitate da Poste Italiane: la tariffa ha subìto un aumento del 40 per cento. Risultato, l’importo dovuto per la spedizione dei plichi più diffusi, ovvero quelli con un peso fino a venti grammi, da ora in poi sarà di 9,50 euro anziché di 6,70 euro. 

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IL PARADOSSO
L’Asaps, l’associazione dei sostenitori e degli amici della polizia stradale, fa notare che in molti Comuni le spese di accertamento e notifica da pagare insieme alla sanzione arriveranno in questo modo a rasentare i 20 euro. L’effetto è perverso: considerato che per molte violazioni diffuse la sanzione ammonta a 29,40 euro, in numerosi casi le spese extra andranno quasi a eguagliare l’importo della contravvenzione stessa. 

L’aumento dei costi legati alla notifica è l’ultimo di una serie di rincari che quest’anno hanno colpito gli automobilisti in seguito all’adeguamento delle sanzioni amministrative all’inflazione. La stangata non riguarda solo le sanzioni stradali, ma tutti gli atti giudiziari. All’origine degli incrementi tariffari vi è la decisione del governo di reintrodurre la cosiddetta Can, ovvero la comunicazione di avvenuta notifica, per effetto della quale è destinato ad aumentare il numero di spedizioni necessarie per ciascun verbale. Poste Italiane perciò è corsa ai ripari e nelle settimane scorse ha annunciato con un avviso pubblicato sul proprio sito la variazione delle condizioni di offerta del servizio relativo all’invio degli atti giudiziari: «Sarà applicato un importo aggiuntivo forfettario pari a 2,70 euro per le spese relative alle comunicazioni di avvenuta notifica e di avvenuto deposito che verranno eventualmente emesse».

L’ultima legge di Bilancio ha reintrodotto la Can in materia di notificazioni di atti a mezzo posta dopo che tale passaggio era stato abolito nel 2018. La legge adesso stabilisce che «se il plico non viene consegnato personalmente al destinatario dell’atto, l’operatore postale allora è tenuto ad avvisare quest’ultimo dell’avvenuta notificazione dell’atto per mezzo di una lettera raccomandata». Acer in fundo, la nuova tariffa potrebbe essere rivista al rialzo già a partire dal 2020. 

Poste Italiane ha sottolineato che l’importo forfettario aggiuntivo è stato calcolato sulla base del numero di notifiche che in passato hanno richiesto l’invio di una comunicazione di avvenuta notifica o di avvenuto deposito. Se l’incidenza di tali comunicazioni sarà superiore al previsto allora l’importo verrà revisionato alla fine dell’anno: in questo caso la variazione delle condizioni dell’offerta verrà comunicata alla clientela con un preavviso di 30 giorni. L’unico modo per risparmiare sulle spese che si aggiungono alla sanzione stradale è aprire una casella Pec: il ricorso alla posta elettronica certificata consente di abbattere in maniera significativa i costi legati alla spedizione dei verbali. Dal 2018 infatti gli organi di polizia sono obbligati a notificare i verbali anche per via telematica. 

I RITARDI
Tuttavia, stando agli ultimi dati diffusi dall’Agenzia per l’Italia digitale, alla fine del 2018 le caselle Pec registrate in Italia erano solo 9 milioni 837 mila. Molti corpi, tra cui la Polizia stradale, per giunta devono ancora adeguarsi alle nuove modalità di trasmissione. Ma quello delle spese di notifica è solo l’ultimo di una serie di rincari che hanno colpito gli automobilisti nel 2019. Quest’anno per le sanzioni amministrative è scattato anche l’adeguamento biennale all’inflazione (del 2,2 per cento). Risultato? L’importo dovuto per eccesso di velocità pari o inferiore a 10 chilometri orari è passato da 41 a 42 euro, mentre quello per eccesso di velocità fra 10 e 40 chilometri orari è passato da 169 a 173 euro.

La sanzione per omessa revisione del veicolo è salita invece da 169 a 173 euro. Per le infrazioni alle zone Ztl infine si pagano ora 83 euro anziché 81.

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