Un disegno del nuovo Suv compatto di Suzuki, l'S-Cross che sarà esposto al Salone di Parigi

S-Cross, Suzuki show al salone di Parigi
il nuovo crossover avrà un cuore italiano

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

ROMA - La Suzuki presenterà al prossimo Salone di Parigi la S-Cross, concept car che, per ammissione della stessa casa giapponese, anticipa un crossover di segmento C con il quale rilanciarne le vendite e l’immagine facendo sentire di nuovo in modo incisivo la propria presenza tra le vetture a ruote alte.

Il lato sportivo di Suzuki. La S-Cross svolge il tema di design definito “Emotion x Quality x Aerodynamics” e rappresenta una netta evoluzione di quello che Suzuki ha fatto vedere finora per i propri veicoli a ruota alta, escludendo l’SX4 che però appartiene a un segmento inferiore. Dai primi schizzi emerge un particolare dinamismo caratterizzato da linee che partono dalla parte frontale, percorrono i fari, i fianchi inarcandosi poi in corrispondenza dei passaruota e trasformandosi in intagli che vanno a finire nella coda. Per il tetto si punta all’effetto pensilina, ottenuto anche cromaticamente, come già visto sulla Swift e anche sul concept G70/Regina. Particolarmente sportive sono finestratura laterale e la forma avvolgente del lunotto posteriore che tra di loro formano un montante molto sottile. La portiera posteriore è priva di maniglia mentre la coda appare tondeggiante, avvolgente. Dunque emerge molto di più il lato sportivo di Suzuki rispetto a quello fuoristradistico.

Un segmento ricco e combattuto. La S-Cross dunque si prepara a sfidare le varie Nissan Qashqai, Peugeot 3008, Subaru XV e anche altri mezzi che possono essere definiti anche SUV, ma che sono anch’essi crossover. Spesso è solo questione di marketing e di posizionamenti. Quel che è sicuro è che per Suzuki la S-Cross è un’auto totalmente diversa da un fuoristrada vero come il Grand Vitara, inoltre costituisce un capitolo fondamentale perché rappresenta l’ingresso della casa di Hamamatsu in una fascia di mercato inedita, ma con la forza di un marchio dall’immagine particolarmente forte tra i veicoli a ruota in alta, in particolare di dimensioni contenute. Proprio questo potrebbe essere il punto di forza del nuovo prodotto il cui nome definitivo non è stato ancora deciso. Non ancora comunicato neppure dove potrebbe essere costruita e a quali mercati potrà essere dedicata, ma tutto lascia supporre che si tratterà di una vettura globale, spendibile anche negli Usa dove, tra le altre cose, viene venduta anche la SX4, persino in versione berlina a 3 volumi. L’interesse di Suzuki è però anche di tornare ad incidere sul mercato europeo dopo anni nei quali Suzuki non ha proposto novità rinunciando anche a lanciare la berlina media Kizashi.

Motori anche italiani. Molte novità potrebbero esserci tra i motori, con unità a benzina di nuova generazione ad iniezione diretta con turbocompressore e con motori diesel di origine Fiat, tra cui l’1,6 litri, per il quale esiste già un accordo formale con Torino, e magari un’evoluzione dell’1,3 litri che Suzuki costruisce già da anni in India su licenza del Lingotto. Naturalmente saranno tutti migliorati nell’efficienza attraverso dispositivi come lo stop&start e il recupero dell’energia, naturalmente dovranno essere già in linea con le normative Euro 6. Probabile in futuro anche l’adozione di un sistema ibrido plug-in simile a quello in sperimentazione sulla Swift. La trazione sarà anteriore o integrale secondo uno schema alquanto collaudato: un giunto centrale multidisco a comando elettromagnetico controllato dall’elettronica che trasmette automaticamente fino al 50% della coppia alle ruote posteriori e che può essere bloccato fino a 40 km/h con un pulsante simulando l’esistenza di un differenziale autobloccante, per avere il massimo della trazione su terreni particolarmente difficili.

  • condividi l'articolo
Domenica 12 Agosto 2012 - Ultimo aggiornamento: 14-06-2017 11:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA