Eleganza e dinamismo, con una grande attenzione a consumi ed emissioni: ecco i punti forti della Serie 7 BMW

BMW Serie 7, c'è la sesta generazione:
il mondo dell'auto fa un passo avanti

di Sergio Troise
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SAN PIETROBURGO - La Russia degli Zar è finita nei libri di storia, ma quella che ne fu la capitale è oggi una città moderna e dinamica, perfettamente integrata nella Russia dello “Zar Putin” (nazione in crescita tumultuosa) e sintesi perfetta di classico e moderno. Per questo i tedeschi di BMW hanno scelto San Pietroburgo per presentare al mondo la nuova Serie 7, ovvero la sesta generazione del modello che da sempre si colloca al vertice della gamma bavarese, interpretandone la capacità di sintetizzare uno stile classico, elegante, imponente, con il meglio della tecnologia e dell’innovazione. Una presentazione sospesa nella storia, dunque, tra la ricca Baviera e l’ex impero di Pietro il Grande. E forse non poteva essere altrimenti, visto il ruolo attuale della Germania, nazione più forte d’Europa, e le potenzialità di crescita della Russia nell’area extra euro. Un’area commercialmente importante, a giudicare dalla crescita costante della domanda di auto: il mercato russo ha assorbito nel 2010 2,6 milioni di unità; nel 2011 è cresciuto del 9% e nel 2012 si prevede che chiuderà a tre milioni, con una quota destinata alla categoria premium (la più remunerativa per i costruttori) superiore al 25%. In questo quadro, BMW ha totalizzato nel 2011 28.165 immatricolazioni e prevede per il 2012 di superare quota 30.000. Numeri che ne fanno il 7° mercato mondiale per la casa bavarese (i primi tre sono Cina, Usa e Germania) e che incoraggiano il lancio di questa nuova Serie 7, una macchinona che sembra fatta apposta per i ricchi magnati del “nuovo impero”. Quanto a noi italiani, penalizzati dalla crisi, dallo spread e dall’incertezza del domani, negli ultimi cinque anni abbiamo comprato in tutto appena 1500 Serie 7 (più dell’80% 730 e 740 diesel). E difficilmente faremo meglio, almeno a breve.

Come cambia. Nel rispetto della tradizione (parzialmente tradita soltanto nell’era Bangle), la Serie 7 non propone rivoluzioni stilistiche: la nuova ammiraglia si presenta anzi con un design che in gran parte ricalca le forme consuete e collaudate. Semmai i cambiamenti più significativi stanno nella meccanica (nuovi motori a 6, 8 e 12 cilindri, cambio a 8 marce di serie su tutte le versioni) e, soprattutto, nella enorme quantità di contenuti elettronici legati al controllo della dimanica di guida, alla sicurezza, al comfort, all’infotainment: un lavoro in profondità eseguito senza lesinare su nulla. Tanto che per destreggiarsi tra i tanti congegni a disposizione ed utilizzarli al meglio si dovrà studiare non poco. Hai voglia di dire “comandi intuitivi”…

Fa tutto da sola. Il più “facile” di tutti è il comando per l’apertura del bagagliaio: basta passare un piede sotto al paraurti e il baule di apre da solo. Per fortuna, i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida agiscono in automatico, e dunque la nuova Serie 7 provvederà a fare un sacco di cose in piena autonomia. Per esempio: dare indicazioni utili tramite l’head-up display che riceve e trasmette informazioni sulla segnaletica stradale (sul parabrezza compaiono in contemporanea informazioni essenziali come limiti di velocità e velocità istantanea); fare le manovre di parcheggio più complicate, fornire immagini da una telecamera, sorvegliare l’angolo buio della corsia di sorpasso, allertare se si supera la linea di mezzeria o se ci si addormenta al volante, abbassare gli abbaglianti, persino frenare da sola se ci si avvicina troppo al veicolo che precede o “vedere” al buio un pedone. Non è tutto: tra le tante funzioni c’è persino quella che programma dove risparmiare energia una volta che è stato impostato il navigatore e l’auto “sa” quali strade dovrà percorrere.

Stile sobrio, dotazioni ricche. Esteticamente la macchina risulta più slanciata in quanto è più bassa di 8 mm. Il cofano è leggermente più lungo e il frontale si caratterizza per gli splendidi gruppi ottici a Led e il doppio rene appena modificato, con la cornice più grande e 9 asticelle invece di 12. Sul frontale, la grembialatura è stata rivista e spiccano le nuove prese d’aria, che conferiscono un tocco di sportività che non guasta. Dietro, i ritocchi sono ancora meno evidenti, così come lungo la fiancata, mentre gli interni regalano una sensazione di lusso e comfort senza pari, soprattutto nelle versioni L (lunghe), che aumentano lo spazio per i passeggeri posteriori (144 mm per le gambe, 10 mm per la testa) ed esaltano il ruolo di certe dotazioni come le luci di cortesia orientabili e i regolatori delle sedute, per non dire dei display sistemati sugli schienali dei sedili anteriori: con schermi da 9,2 pollici, consentono a chi sta dietro di vedere un film o di seguire la strada attraverso il navigatore in 3D, come per chi sta seduto davanti (sulla plancia, però, lo schermo arriva a 10,25 pollici). Se si preferisce ascoltare musica, l’impianto Bang&Olufsen a 1200 watt assicura, con 16 altoparlanti, ascolti da sala concerto. Ma non è tutto: i sistemi a disposizione consentono di interfacciarsi con il mondo, dal telefono a internet, con comandi vocali e automatismi che trasformano l’auto in un ufficio mobile o in una sala d’intrattenimento. Se non bastasse, l’opzione Individual consente di farsi costruire l’auto su misura, con possibilità di scegliere vernici e materiali unici e dotazioni supplementari, come il frigo per le bibite. «Non avevamo mai fatto di meglio e di più», dicono alla BMW, con soddisfazione.

Costruzione da perfezionisti. Ma dotazioni ed equipaggiamenti sono i valori aggiunti: la nuova serie 7 – va ricordato – è un’auto costruita a Dingolfing, la fabbrica della Bassa Baviera dove BMW ha fatto i maggiori investimenti sull’innovazione e la qualità legate all’impiego dell’alluminio. E per la produzione della nuova ammiraglia sono state sviluppate tecniche speciali come la combinazione, appunto, di un tetto in alluminio con una scocca in acciaio, utilizzando nuove colle high-tech (un’esclusiva protetta da brevetto). Oltre al tetto, anche il cofano motore, le fiancate anteriori e i duomi molla anteriori della scocca sono in alluminio. Ciò ha consentito di guadagnare qualche chilo (per la precisione 7).

Assistenza globale. L’innovazione ispirata dalla filosofia EfficientDynamics assicura anche nuove funzioni e nuove combinazioni di sistemi. Tra le tante, la modalità EcoPro con capacità ampliate, che consente una riduzione di consumi e di emissioni nocive, utilizzando tra l’altro anche l’energia dei freni (brake energy regeneration) e sfruttando la possibilità di avanzare silenziosamente, come se si stesse in folle. Una opzione, questa, che regala la sensazione di veleggiare, procedendo anche a velocità di 150/160 km/h. Tra le tante chicche collegate alla tecnologia, la possibilità di modificare la strumentazione tramite un tasto, in modo da sostituire il contagiri con l’indicatore di energia (in tal caso gli indicatori, cambiando fisionomia, s’illuminano di blu). L’ideale se si privilegia una guida sobria. Ma non mancano le opzioni Sport e Comfort. Per tutte, c’è sempre il cambio automatico/sequenziale a 8 marce, che contribuisce alla riduzione dei consumi con un potenziale indicato dalla Casa «fino al 25%».

Hybrid e le altre. Sul piano del rispetto ambientale spicca la versione ActiveHybrid, che adotta la seconda generazione dell’ibrido bavarese. Il sistema consta di un motore 6 cilindri a benzina TwinPower turbo da 320 cv/450 Nm accoppiato ad un elettromotore da 55 cv/210 Nm, che consente consumi dell’ordine di 6,8 litri/100 km e di procedere per 4 km in modalità elettrica, a velocità non superiore a 60 km/h. Ciò detto, fa molto bene anche la 730d con il motore 3.0 litri da 258 cv, che si colloca alla base della gamma con qualità dinamiche molto interessanti (0-100 in 6,1 secondi) consumando appena 5,6 l/100 km di gasolio ed emettendo meno CO2 dell’ibrida (148 g/km contro 158). Il resto della gamma prevede versioni 740d, 740i, 750i, 750d e 760i, a benzina e diesel, a trazione posteriore o integrale (xDrive) con motori – come detto - a 6, a 8 e a 12 cilindri, cilindrate di 3.0 litri, 4,4 e 6.0 litri, e potenze comprese tra 258 e 544 cavalli. La più interessante, per l’equilibrio tra prestazioni ed efficienza, è senza dubbio la 750d xDrive, che si colloca al vertice delle motorizzazioni diesel adottando il nuovo 3.0 litri triturbo della M550d xDrive, un fantastico 6 cilindri in linea capace di erogare la bellezza di 381 cv/740 Nm consumando nel ciclo combinato appena 6,4 litri/100 km ed emettendo non più di 169 g/km di CO2. E parliamo di un’auto che schizza da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi! Nel listino, che va dagli 84.400 euro della 730d ai 142.900 della 760i a 12 cilindri, la 750d si colloca a quota 118.000 euro. Inutile dire che la lista degli optional è molto lunga e, come tradizione per la Serie 7, si può scegliere tra versione corta (per chi ama guidare) e lunga (per chi viaggia con l’autista).

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Lunedì 23 Luglio 2012 - Ultimo aggiornamento: 14-06-2017 11:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA