Tagliandi assicurativi

Rc auto, verso l'addio al bonus malus. Ecco cosa cambierà per gli automobilisti

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ROMA - Rivoluzione in arrivo nelle Rc auto. Dopo aver emanato due provvedimenti che introducono una nuova disciplina dell’attestato di rischio, il cosiddetto attestato di rischio dinamico, e definiscono nuove regole per il riconoscimento della classe di merito di conversione universale e per la sua evoluzione nel tempo, con l'introduzione di benefìci a favore di alcune categorie di assicurati, come i conviventi di fatto e uniti civilmente, l'Ivass ha annunciato l'inizio dei lavori di un tavolo che supererà il bonus malus. Si tratta di un addio non imminente che, in questo momento, è al vaglio degli addetti ai lavori. L'istituto di vigilanza sulle assicurazioni ha fatto sapere che è in atto un tavolo per lavorare sul superamento del bonus malus. Secondo quanto riferisce il sito studiocataldi.it questo  stesso tavolo, entro l'inizio dell'estate, dovrebbe ricevere le prime proposte dalle compagnie e iniziare a valutarle.

Quindi da un lato le compagnie sono al lavoro per trovare una formula in grado di superare l'attuale assicurazione legata al veicolo e alla residenza con un'altra che tenga conto del comportamento effettivo del guidatore, indipendentemente dal mezzo guidato. Intanto, però bussano alla porta le nuove regole sull'attribuzione della classe di bonus malus, in modo che, a 40 anni dall'entrata in vigore della normativa, la classe di appartenenza non sarà più discriminante per la tariffa assicurativa.

C'è anche chi prova a fare ipotesi su quello che potrebbe cambiare. Secondo il Sole 24 Ore, si potrebbe pensare ad un sistema misto, con soluzioni di compromesso, anche per evitare situazioni come quella di una famiglia poco abbiente di quattro persone che usa una sola vettura, che si ritrovi a dover pagare quattro assicurazioni.

Nel caso in cui si prefiguri invece un tipo di controllo attraverso lo smartphone potrebbero esserci problemi per la privacy; se si pensa poi come risolutivo all'archivio nazionale delle patenti della Motorizzazione civile, esso contiene anche le segnalazioni sulle infrazioni rilevate dalle forze dell'ordine, se usato come base per il nuovo sistema, presenterebbe diverse lacune.

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Martedì 24 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 26-04-2018 14:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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5 di 8 commenti presenti
2018-04-24 12:43:45
seeeeeh e quando cambiano......
2018-04-24 13:30:31
Mirano ad aumentare le tariffe dei più virtuosi. Se toglieranno le classi di rischio credete che tutti passeranno nella tariffa migliore senza che questa risulti congruamente aumentata?
2018-04-24 14:00:28
Ennesimo provvedimento a favore degli assicuratori e danno degli utenti e peggioramento del servizio . I dati Isvap poi Ivass hanno certificato che il costo delle polizze Rca in Italia dal 1994 al 2010 è aumentato del 170% (oggi ha superato il 250%) Invece di essere ridotto come sostenuto dagli Assicuratori con l'introduzione dello indennizzo diretto. Già all'inizio del 2000 l'Antitrust scoprì il cartello anticoncorrenziale messo in piedi dagli Assicuratori. Le sentenze di condanna sino alla Cassazione confermarono le illegalità ed incominciarono a risarcire gli utenti DANNEGGIATI dai costi illeciti. Il Governo intervenne a favore degli Assicuratori e ne fermò le azioni giudiziarie. Il provvedimento del Garante 8345/2000 accerto' con prove e riscontri dall'ISVAP r della Guardia di Finanza il Ruolo Dominante e gli accordi illegali tra gli Assicuratori a danno degli assicurati cittadini italiani VERIFICANDO che il Fenomeno delle truffe era persino inferiore alla media europea del 4% - qattroper cento - oggi persino inferiore e conseguentemente ATTESTANDO che gli aumenti tariffari erano dovuti SOLO dal maggiore utile degli Assicuratori e dalla loro allegra gestione DISPENSATRICE di consulenze a politici, familiari eccetera. Il prezzo della tariffa deve essere lo stesso per tutti gli assicurati e SERVE a pagare i danni. NON PUÒ e non DEVE differenziarsi tra coloro che fanno o non fanno o sinistri. I reati di truffa sono sottoposto ai rigori della legge.
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