La nuova Volkswagen Touareg

Nuova Touareg, l'ammiraglia a ruote alte di Volkswagen

di Giampiero Bottino
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PECHINO - Basta un’occhiata superficiale per capire quanto sia cambiato (a nostro avviso in meglio) il Touareg. Davvero un buon lavoro quello compiuto dal team affidato alla responsabilità di Klaus Bischoff, chief designer del marchio. Giunto alla terza generazione, con il non facile compito si raccogliere l’eredità dei predecessori capaci di conquistare dal 2002 oltre un milione di clienti, il Suv più grande della Volkswagen si caratterizza per una presenza su strada più importante e per la silhouette filante che sembra ispirarsi più a mondo delle berline che a quello dei veicoli a ruote alte.
 

 

Una sensazione confortata dal fatto che nel corso dell’anteprima mondiale svoltasi non a caso a Pechino i massimi esponenti del marchio – il Ceo Herbert Diess e il numero uno di Vw China Stephan Wollenstein – hanno definito il Touareg la nuova ammiraglia Volkswagen, destinata a occupare il ruolo lasciato vacante dalla Phaeton, pensionata senza troppi rimpianti, e non ereditato dalla Arteon il cui «fisico» fa pensare più a una granturismo che a una grande vettura da rappresentanza.

Una sfida che Touareg affronta con la forza della qualità di materiali e finiture di livello premium, dello stile che beneficia di proporzioni equilibrate e di linee eleganti, della diffusa presenza di soluzioni tecnologiche innovative, di un comfort che sfrutta al meglio le generose dimensioni dell’abitacolo e del vano bagagli la cui capacità standard – cioè con cinque occupanti a bordo – è cresciuta nel cambio di generazione da 695 a 810 litri. Nonostante sia diventato più lungo di 77 mm (adesso sono 4.878) e più largo di 44 a 1.984 mm (che assieme all’altezza ridotta di 7 mm hanno contribuito a esaltarne visivamente il dinamismo) il Touareg realizzato sul pianale modulare longitudinale Mlb del gruppo tedesco ha fatto tesoro delle più evolute competenze nel campo della costruzione leggera, dimagrendo di 106 kg rispetto al modello che lo ha preceduto grazie all’innovativa carrozzeria frutto del sapiente abbinamento tra alluminio e acciaio.

La scelta di Pechino come location per il debutto mondiale di un modello globale è coerente con l’avvio di un’offensiva senza precedenti in Cina nel campo dei Suv, dove Volkswagen intende presentare almeno dieci novità entro il 2020, per assecondare la crescita esponenziale delle vetture a ruote alte che, partendo dall’8% delle vendite totali registrato nel 2007, si stanno avvicinando a tappe forzate alla metà del mercato complessivo.

L’attenzione al mercato più importante del brand, che nel 2017 ha assorbito il 51% delle vendite totali, trova conferma anche nella decisione di proporre fin dal lancio ai consumatori cinesi la versione ibrida plug-in del Touareg, provvista di un sistema da 367 cv complessivi, della quale non è invece stata ancora decisa la data dello sbarco in Europa, dove è inizialmente prevista la disponibilità di due turbodiesel Tdi 3.0 da 231 e 286 cv, ai quali in Italia si aggiungerà un turbo Tsi a benzina di pari cilindrata con 340 cv, mentre in altri mercati è previsto anche un V8 turbodiesel da 421 cv. Tutti i propulsori sono abbinati a un cambio automatico a 8 rapporti e alle quattro ruote motrici con differenziale autobloccante in grado di trasmettere fino al 70% della coppia all’asse anteriore e fino all’80% a quello posteriore, mentre per la prima volta un modello della Volkswagen è equipaggiato con un telaio a quattro ruote sterzanti. Fino alla velocità di 37 km all’ora le ruote posteriori sterzano in direzione opposta a quelle anteriori, a tutto vantaggio della manovrabilità, con il diametro di sterzata ridotto esattamente di un metro (ora è di 11,19 m) rispetto alla precedente generazione. A velocità più elevate, invece, le ruote sterzano nella stessa direzione, rendendo la vettura più agile soprattutto nelle manovre improvvise.

Pur avendo «studiato» da ammiraglia, il nuovo Touareg non dimentica di essere un Suv che sa destreggiarsi con disinvoltura su qualsiasi terreno, anche con l’ausilio dell’elettronica che mette a disposizione di chi sta al volante cinque profili di guida su strada (Eco, Comfort, Normal, Sport e Individual) e altrettanti da utilizzare per gli impegni più gravosi: Snow, Offroad Auto, Sand, Ghiaia e Offroad Expert.

Quando il gioco si fa duro, si può sempre contare sull’aiuto delle sospensioni pneumatiche che sono state ulteriormente ottimizzate e che, regolabili secondo le modalità Normal e Comfort, rendono più agevole e comoda la marcia sui terreni dissestati. Ad accentuare l’adattabilità del nuovo Touareg a tutte le possibili situazioni di guida provvede la possibilità di modificare l’altezza da terra della vettura, che può alzarsi di 25 mm per affrontare il fuoristrada, mentre quando si superano i 120 km all’ora l’assetto si abbassa automaticamente da 15 a 25 mm per migliorare il comportamento su strada a velocità sostenute. Da fermo, infine, è possibile ribassare l’assetto di 40 mm per agevolare le operazioni di carico e scarico.

 

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Giovedì 19 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 05-05-2018 17:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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