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MILANO - Forte degli oltre 600.000 clienti conquistati dal lancio nel 2017, la settima generazione della Serie 5 Bmw – autentica portabandiera della casa bavarese e della sua filosofia – si presenta sul mercato fresca reduce da un profondo aggiornamento che ne ha affinato i contenuti stilistici e ulteriormente arricchito quelli tecnologici che già rappresentavano un'eccellenza nell'esclusivo mondo delle grandi vetture premium.
La rinnovata famiglia è costituita dalle tradizionali declinazioni berlina e Touring station wagon, rimaste sole dopo che – proprio in concomitanza con il cambio di generazione di tre anni fa – la versione Gran Turismo è stata «promossa» diventando Serie 6 GT e conquistando il numero pari riservato alle coupé e cabrio di fascia alta del brand. Nel mirino della nuova arrivata c'è un traguardo prestigioso: superare i 9 milioni di unità vendute dal 1972, quando il modello che per primo adottava la nuova identificazione numerica a 3 cifre venne presentato al mondo al Salone di Fancoforte in due versioni – 520 con carburatori doppio corpo e 520i a iniezione elettronica – accreditate di potenze che viste con gli occhi di oggi fanno addirittura sorridere: 115 e 130 cv.
Da allora questa prestigiosa vettura non ha mai «tradito» lo stabilimento bavarese di Dingolfing, il centro d'eccellenza per la produzione dei modelli di grandi dimensioni (non a caso è la culla sia dell'ammiraglia Serie 7 sia della lussuose Serie 8 coupé e cabrio) al quale si sono progressivamente affiancati altri impianti tra cui quello del partner austriaco Magna Steyr che a Graz assembla la berlina e quello cinese di Shenyang della joint venture con Brilliance Automotive che sforna la versione a passo lungo sviluppata esclusivamente per il mercato interno.
Esteriormente il rinnovamento ha regalato alla Serie 5 un look in cui le linee filanti e pulite non solo ricordano la Serie 7, ma enfatizzano l'eleganza sportiva del modello, conferendogli una presenza su strada più aggressiva. A generare questo effetto concorrono anche le proporzioni frutto della combinazione tra le misure (larghezza, altezza e passo) rimaste immutate e la lunghezza che invece è cresciuta (+27 mm la berlina, +22 la Touring), portando entrambe al medesimo traguardo: 4.963 mm.
Il classico doppio rene, inconfondibile firma del marchio, è diventato più alto e largo e si collega alle cornici dei gruppi ottici che oltre a contribuire in modo importante alla connotazione stilistica della rinnovata Serie 5 offrono anche il significativo «assaggio» di una sostanzioza evoluzione tecnologica: le luci diurne a U di serie non solo possono essere sostituite in opzione da due sottili strisce affiancate di Led a forma di L, ma tra gli equipaggiamenti a richiesta sono disponibili sia i nuovi e sofisticati fari full Led con funzione di curva adattiva e gestione intelligente degli abbaglianti grazie alla tecnologia a matrice, sia i proiettori laser che rappresantano al momento l'ultima frontiera nella campo della visibilità automobilistica.
Quando si parla di stato dell'arte, difficilmente chi acquista una Bmw si accontenta di qualcosa di meno. E la Serie 5 non delude i suo fans, puntando con generosità sulla tecnologia del momento: l'elettrificazione. A cominciare dalla sua interpretazione più «basica», costituita dalla tecnologia mild hybrid che ha debuttato nell'autunno del 2019 con le turbodiesel 520d a trazione sia posteriore sia integrale xDrive e che ora è disponibile con tutte le motorizzazioni a 4 e 6 cilindri.
Grazie al generatore/starter a 48 V e a una seconda batteria, il sistema mild hybrid Bmw incrementa sensibilmente la capacità di recuperare e immagazzinare l'energia frenante da riutilizzare sia per alimentare la rete elettrica di bordo, sia per alleggerire il lavoro del motore termico mettendogli a disposizione istantaneamente, quando serve, 11 cv aggiuntivi.
Il fiore all'occhiello dell'elettrificazione è ovviamente l'ibrido plug-in proposto dalla 530e berlina a due o quattro ruote motrici, che entro la fine dell'anno sarà affiancata dall'analoga declinazione della Touring. Entrambe possono contare sui 292 cv messi a disposizione dall'abbinamento tra i 184 cv del motore a benzina e i 109 dell'unità elettrica. A seconda della configurazione di carrozzeria e del tipo di trazione, l'autonomia elettrica varia da 53 a 62 km, mentre le emissioni di CO2 oscillano tra 42 e 52 g/km.
Contemporaneamente alla coppia delle station wagon arriverà anche la potente 545e xDrive berlina con il 6 cilindri 3.0 abbinato allo stesso motore elettrico per un sistema da complessivi 394 cv con un'autonomia elettrica compresa tra 54 e 57 km e 29-54 g/km di CO2. Tutte le versioni «alla spina» possono usufruire del servizio digitale eDrive Zone che passa automaticamente al funzionamento «solo elettrico» quando la vettura entra in una zona ecologicamente tutelata.
Se è la batteria a dettare il ritmo, la rinnovata Serie 5 non dimentica comunque gli amanti della propulsione convenzionale ai quali offre una scelta più che adeguata, grazie anche all'articolazione tra le diverse tipologie di carrozzeria e di trazione. Ci sono infatti quattro unità a benzina a 4, 6 e 8 cilindri con potenze comprese tra i 184 e i 530 cv della top di gamma M550i (solo berlina), mentre l'alimentazione a gasolio è rappresentata dalla 520d con il 4 cilindri 2.0 da 190 cv, nonché dall'accoppiata con il 6 cilindri 3.0: la 530d da 286 cv e la 540d che di cavalli ne ha invece 340.
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