La Mercedes Classe S a guida autonoma ha concluso il suo world tour al Ces di Las Vegas

Mercedes show: una Stella vi accompagnerà. Al Ces presentate novità tecnologiche molto sofisticate

di Giorgio Ursicino
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LAS VEGAS - Nella città delle luci brillano le Stelle. Le vetture più avanzate del gruppo Daimler non si sono limitate a sedurre i visitatori del Ces, con le loro raffinate tecnologie hanno dato spettacolo sulle strade del Nevada e della California. I modelli scesi in pista sono stati tre, con livelli di “segretezza” diversi a seconda del tempo in cui potranno essere ammirati dal vero. Uno, in realtà, di segreti ne ha ben pochi poiché è una vettura a tutti gli effetti in produzione, equipaggiata con dispositivi per la guida autonoma più evoluti di quelli che attualmente la legge consente di utilizzare.
 

 

Non si tratta di quanto di più sofisticato gli ingegneri di Stoccarda stanno sperimentando, ma di una tecnologia quasi disponibile e collaudata anche se non considerata ancora di affidabilità assoluta. La vettura in questione è l’ammiraglia della casa tedesca che, con dispositivi di guida autonoma aggiuntivi rispetto a quelli di assistenza disponibili di serie, ha affrontato un world tour in più tappe per dimostrare agli automobilisti dei vari continenti cosa è in grado di fare. Tre fiammanti esemplari di Classe S opportunamente equipaggiati hanno iniziato le dimostrazioni in Germania lo scorso settembre in occasione del salone di Francoforte. Salite nella pancia di un Jumbo, le tre signore sono sbarcate a Shanghai dove si sono esibite nel mese di ottobre prima di spostarsi a Melbourne in Australia dove le prove sono andate in onda a novembre.

Prima dell’approdo in California e quindi a Las Vegas tappa in Sudafrica. In quattro mesi cinque continenti affrontando le condizioni stradali e ambientali (estate-inverno) più diverse. La berlina ha sensori, radar e telecamere e su uno schermo aggiuntivo mostra tutto quello che riesce a vedere nell’ambiente intorno, informazioni più che sufficienti per muoversi in totale sicurezza. L’esibizione della Smart Vision EQ elettrica a guida autonoma è invece avvenuta di notte, ma si tratta di un concept molto avanzato che per la prima volta si è esibito su strada.

La vera chicca, però, è stato il giro a bordo della nuova Classe A che è pronta al lancio e che ha girato per le strade della città del gioco totalmente camuffata, sia dentro che fuori. L’occasione è stata ghiotta per toccare con mano cosa è capace di fare il nuovo dispositivo di connettività Mbux. Sulla plancia ci sono due grandi display con cui comandare la varie funzioni in modalità touch, ma l’arma in più sono i comandi vocali poiché sono così funzionali che consentono di lasciare le mani sempre sul volante.

La nuova Classe A parla numerose lingue, capisce anche i dialetti e interpreta frasi non perfette. È anche in grado di imparare, apprendendo man mano le abitudini dell’utilizzatore, è pronta a soddisfare le richieste anche se i comandi non sono impartiti in modo perfetto. L’auto dialoga così bene che sembra una compagna di viaggio con la quale si può quasi parlare, un modo per non distrarsi se si affronta da soli un lungo viaggio. Risponde alla richieste di formazioni (temperatura esterna), regola le varie funzioni, è in grado di trovare il ristorante più adatto e di stabilire il contatto. Una meraviglia.
 

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Lunedì 2 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 03-04-2018 13:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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