La Koenigsegg Gemera, ultima nata della casa svedese

Koenigsegg, la sua storia corre veloce. Dai record della Agera alla superlativa ibrida Gemera

di Nicola Desiderio
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ROMA - Una delle storie più belle dell’automobile di questi tempi ha un titolo che suona tedesco e si svolge in Svezia. Le lontane origini di Christian von Koenigsegg affondano infatti in Baviera nel XII secolo quando la sua famiglia serviva il Sacro Romano Impero, esibendo lo stesso stemma che oggi campeggia sulle supercar costruite a Ängelholm e famose in tutto il mondo per le loro prestazioni. La storia della Koenigsegg inizia nel 1994 ed è un crescendo di cavalli e chilometri orari che trova l’apoteosi nella Agera RS, l’auto in grado di fissare in 447 km/h – per di più su una strada normalmente aperta al traffico – il record mondiale di velocità per auto di serie e di accelerare da 0 a 400 km/h per poi arrestarsi in 31 secondi e mezzo. Un altro primato planetario, nello spazio di 2.048 metri. Roba da non credere, così come i 10 milioni di dollari pagati nel 2016 per uno dei 7 esemplari della One:1 prodotti solo due anni prima.

Non è il prezzo di un usato, ma di qualcosa che è già diventato un mito. Oggi la Koenigsegg è un’azienda da 220 persone condotta ancora dal suo fondatore che nel 2019 ha ceduto per 150 milioni di euro il 20% della sua creatura alla NEVS, azienda a capitale cinese che nel 2012 ha acquistato in liquidazione le ceneri della Saab. Un’iniezione di denaro che ha visto già i suoi frutti. Il primo è la Jesko, dal nome del padre di Christian von Koenigsegg: un mostro da 1.600 cv erogati dal suo V8 5 litri biturbo con l’albero motore più leggero al mondo (11,5 kg) e cambio Light Speed Transmission a 9 rapporti e 7 frizioni, più veloce di qualsiasi doppia frizione e brevettato dalla Koenigsegg. Presentata al Salone di Ginevra del 2019, la Jesko è andata subito esaurita: 125 esemplari a 2,6 milioni di euro sono stati venduti in 5 giorni. Ad Ängelholm hanno già pronta la versione Absolut con coda allungata e alettone sostituito da due pinne: è l’arma per superare i 500 km/h, anzi le simulazioni al computer compiute dai tecnici svedesi dicono che potrebbe oltrepassare i 530 km/h.

Il secondo frutto è la Gemera, la prima 4 posti di Koenigsegg, un vero concentrato di tecnologia. È infatti un’ibrida plug-in lunga quasi 5 metri da ben 1.700 cavalli e 3.500 Nm, dotata di trazione integrale e 4 ruote sterzanti. Il sistema di propulsione conta 3 motori elettrici, ma è la parte termica ad essere quella tecnicamente più interessante. Parliamo infatti del 3 cilindri più potente e sofisticato al mondo che merita a pieno titolo il nomignolo di Tiny Friendly Giant (piccolo gigante buono): è un 2 litri che eroga ben 600 cv e 600 Nm e gira fino a 8.500 giri/min, ma pesa solo 70 kg, come il mille di un’utilitaria. Ha la sovralimentazione biturbo sequenziale e la distribuzione senza albero a camme grazie ad un sistema elettropneumatico denominato Freevalve che permette di fare a meno di cinghia, catena e ingranaggi regolando apertura e chiusura delle valvole in tempo reale per ciascun cilindro. È un altro brevetto di Koenigsegg, ma non è il solo visto che c’è anche la trasmissione a variazione continua di rapporto Hydracoup Direct Drive. La Gemera raggiunge 400 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 1,9 secondi ed in elettrico, grazie alla batteria da 16,6 kWh di capacità, percorre 50 km spingendosi fino a 300 km/h senza emissioni. Con il serbatoio da 75 litri ha un’autonomia di 1.000 km e, utilizzando biocarburanti, può marciare ad impronta zero di CO2. La Gemera sarà prodotta in 300 esemplari che non saranno certo a buon mercato ma, visto il riscontro avuto dagli altri modelli, troveranno presto un grosso assegno ad attenderle.

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Giovedì 23 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 15-08-2020 18:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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