Anche Jaguar Land Rover si prepara alla guida autonoma e, per studiarla, va in Irlanda presso il Future Mobility Campus Ireland (FMCI) dove un consorzio di aziende di software, mobilità e telecomunicazioni vogliono testare in condizioni reali tecnologie collegate alla smart city del futuro.
Il banco di prova saranno 12 km di strade pubbliche dove circolano automobili, pedoni e ciclisti e provviste di sensori, sistemi di localizzazione e un centro di gestione centralizzato. Sui percorsi ci saranno incroci intelligenti, strade connesse, parcheggi autonomi e punti di ricarica per veicoli elettrici oltre il collegamento ad una rete autostradale connessa di 450 km e un corridoio di traffico aereo per droni controllato dall’aeroporto di Shannon.
In pratica, l’ecosistema completo di una smart city. In più ci sarà la Jaguar I-Pace che prenderà parte a questi test fornendo alla Jaguar Land Rover l’esperienza necessaria in tema di veicoli connessi, elettrici e a guida autonoma all’interno di un contesto dove altri partner come Cisco, Seagate, Renovo, Red Hat e Mergon stanno facendo altrettanto per verificare tutte insieme sul campo la validità di tecnologie avanzate e dalla messa punto molto complessa.
Per tutti c’è la comodità di poter compiere in Europa un programma di prove che prima poteva essere svolo al di là dell’Atlantico, grazie a questa nuova struttura finanziata dal fondo del Department of Business, Enterprise & Innovation’s Regional Enterprise Development che fa capo a Enterprise Ireland, un’organizzazione governativa che finanzia iniziative d’impresa e di ricerca particolarmente innovative. Per Jaguar Land Rover c’è una comodità in più visto che proprio a Shannon c’è uno dei suoi hub software dove sviluppare gli algoritmi necessari a governare le auto di domani e fare in modo che azzerino le emissioni, gli incidenti e le congestioni secondo la strategia Destination Zero che guiderà il gruppo britannico per gli anni a venire.
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