Incentivi auto 2022, gli sconti modello per modello: come funzionano e quanto si può risparmiare

Incentivi auto 2022, gli sconti modello per modello: come funzionano e quanto si può risparmiare

di Samuele Pifferi
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Scatta da oggi, 16 maggio, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, l’operazione “incentivi verdi” per le auto, che sarà subito operativa - con la possibilità di stipulare i contratti presso le concessionarie - ma che obbligherà ad attendere il 25 maggio per l’attivazione della piattaforma su cui le aziende commerciali dovranno “prenotare” la pratica per il bonus. Gli sconti che potranno essere ottenuti variano da 2.000 euro per i veicoli con motori tradizionali a basso impatto, fino a 5.000 euro per le auto 100% elettriche con rottamazione di un mezzo inferiore alla classificazione Euro5. Anche se i listini potrebbero variare nelle prossime ore, proprio per l’arrivo degli incentivi che in molti casi sostituiranno quelli praticati dalle case, ecco qualche esempio dei possibili risparmi. Una boccata d’ossigeno per il mercato, messo a dura prova dalla guerra e dalla carenza di materie prime: in aprile le vendite hanno subito un crollo del 33% rispetto allo stesso mese del 2021 e del 44,4% se il confronto si fa con i livelli pre Covid. L’attesa stessa degli incentivi ha avuto un’influenza negativa riducendo ulteriormente gli acquisti. Secondo le previsioni degli esperti, l’apporto sarà significativo e potrebbe determinare 200.000 immatricolazioni in più.

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Incentivi, il dettaglio modello per modello

Tra i diesel il modello più venduto in aprile è stata la Peugeot 3008 BlueHDi 130 S&S Allure che costa 36.000 euro ed emette 104 g/km di CO2. Rientra nella fascia dei motori tradizionali a basse emissioni (61-135 g/km) e del prezzo fino a 35mila euro Iva esclusa. Quindi beneficerà di una riduzione di 2.000 euro ma solo con rottamazione. La Fiat 500X 1.6 TD (26.400 euro e 121 g/km di CO2) e la Jeep Compass Longitude (32.900 euro e 135 g/km di CO2), che sono al secondo e terzo posto del mercato, otterranno egualmente un incentivo, sempre con rottamazione, di 2.000 euro. Anche le ibride benzina Mhev o Hev, avranno accesso al bonus di 2.000 euro. Questo bonus sarà applicato al modello più venduto ad aprile, la Fiat Panda 1.0 FireFly 70Cv S&S Hybrid (13.850 euro, 111-109 g/km di CO2), alla Toyota Yaris Hybrid (24.950 euro, 115 g/km di CO2) e alla Lancia Ypsilon (14.000 euro, 110/112 g/km di CO2), rispettivamente seconda e terza. Per i modelli ibridi plug-in che possono percorrere fino a 60-70 km in modalità 100% elettrica.

 

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Il bonus con rottamazione arriva a 4.000 euro. Questo lo sconto per la Jeep Compass 4xe Phev il cui listino di 45.890 euro rientra nel range del provvedimento (45mila + Iva), la Jeep Renegade 4xe Phev (38.550) e la Bmw X1 Phev (46.499). I maggiori vantaggi si ottengono acquistando un modello 100% elettrico. La più venduta di aprile, la Nuova 500 Elettrica beneficia con rottamazione di un bonus totale di 5.000 euro e passa dunque da 27.300 a 22.300 euro, sempreché non intervengano nuovi programmi del Costruttore anche sul fronte dei finanziamenti. Stesse agevolazioni per la seconda elettrica più venduta, la Smart Eq Fortwo (parte da 25.026 euro) e la terza, cioè la Dacia Spring EV (22.103 euro) che scende a poco più di 17mila euro. 

È utile ribadire che la piattaforma dove si possono effettuare le prenotazioni di auto partirà il 25 maggio, ma i contratti di vendita sono validi già da oggi. Il provvedimento, firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi il 6 aprile scorso e seguito con grande attenzione dal ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, destina 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, quasi due miliardi in tre anni. Come detto gli sconti sul prezzo delle auto oscillano da 2 mila per i veicoli con motori tradizionali a basso impatto, fino a 5 mila euro in caso di acquisto di una elettrica pura con rottamazione di un mezzo inferiore agli Euro 5. Per sostenere gli incentivi Giorgetti ha voluto la creazione di un fondo automotive da 8,7 miliardi che aiuterà anche la transizione delle imprese verso la mobilità elettrica evitando evitando pesanti ripercussioni sull’occupazione.

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Domenica 15 Maggio 2022 - Ultimo aggiornamento: 05-04-2023 15:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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