La Toyta Yaris Cross

Toyota, il “piccolo genio” sceglie l'avventura: ecco la Yaris Cross. Guida rialzata e tanta agilità

di Giampiero Bottino
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MILANO - È il modello che quando è nato, nel 1999 venendo subito proclamato «Auto dell'anno», ha sdoganato sul mercato europeo dei prodotti di volume il marchio Toyota, fino ad allora caro soprattutto agli appassionati del fuoristrada, conquistati dall'infaticabile Land Cruiser, e ai pionieristici ammiratori del nascente fenomeno dei Suv che proprio la casa delle tre ellissi aveva da poco creato con la geniale intuizione della Rav4. Un ruolo di apripista premiato dagli oltre 4 milioni di esemplari venduti nel Vecchio Continente, un quarto dei quali consegnati alla clientela italiana che fin dal suo primo apparire ha fatto del «piccolo genio» un autentico fenomeno non solo commerciale, ma anche di costume.

Stiamo parlando – lo avrete capito – della Yaris, cioè del modello che per primo ha portato (era il 2012) la tecnologia ibrida nelle settore delle piccole auto, quelle a prevalente vocazione urbana destinate a trascorrere la maggior parte del tempo nei territori in cui maggiormente viene avvertita l'esigenza di una mobilità pulita e più rispettosa dell'ambiente.

Un'auto con questa capacità di inaugurare tendenze e riscrivere regole del gioco poteva trascurare la fetta più vivace e promettente del mercato che per dimensioni le compete? Certamente no, e la Yaris non si sottrae alla sfida dei B-Suv, prodotti che con il loro mix di flessibilità, agilità e polivalenza rappresentano la fetta più vivace del mercato conquistando un numero sempre crescente di clienti.

Ecco quindi che si prepara a scendere in campo la Yaris Cross, che non è ancora nata – arriverà alla metà del prossimo anno, con un listino non ancora ufficializzato ma che dovrebbe partire da circa 25.000 euro – ma a livello di comunicazione è già quasi una star, se non altro per doveroso omaggio al nome che porta e per la stretta parentela con la quarta generazione della «cugina» meno avventurosa, ormai prossima al lancio commerciale, con la quale condivide molti elementi chiava, dalla piattaforma globale Tnga-B che proprio la Yaris 4 ha appena tenuto a battesimo alla fabbrica francese di Valenciennes, dove la Cross sarà prodotta in almeno 150.000 unità all'anno.

Tanti gli elementi comuni, ma un impatto estetico che la differenzia nettamente, ma sempre in coerenza con l'attuale corso stilistico del marchio. Pur avendo lo stesso passo della Yaris, la Cross la supera di 90 mm in altezza e di 20 in larghezza, ma soprattutto di 24 in lunghezza, che supera di slancio il muro dei 4 metri (ancora rispettato dalla berlina) per attestarsi a 4.180 mm. 

Data la destinazione d'uso della new entry, anche l'altezza da terra aumentata di 30 mm contribuisce a migliorare la disposizione ad affrontare i terreni più problematici, mentre l'agilità, il rollio ridotto, la stabilità e l'elevata rigidità della scocca promettono di farne un'eccellente compagna di viaggio anche su asfalto, offrendo una valida sintesi tra due punti di forza del marchio: l'esperienza accumulata da Toyota nelle auto compatte e la grande tradizione nei Suv, settore nel quale con questa nuova aggiunta l'offerta a ruote alte del gigante nipponico presidia i tre segmenti chiave del mercato europeo: il B con la Yaris Cross, il C con la C-Hr e il D con il Rav 4 che, giunto alla quinta generazione, ha tagliato il traguardo dei 10 milioni di unità immatricolate, confermando il primato di Suv più venduto al mondo.

Che la Yaris Cross appartenga di diritto alla categoria più vivace del mercato internazionale lo confermano non solo le proprorzioni e le dimensioni, ma anche i contenuti tecnologici. In alternativa alle due ruote motrici è infatti disponibile la trazione integrale Awd-i (l'ultima lettera rappresenta l'iniziale di «intelligente») unica nella sua categoria per quanto riguarda un veicolo a propulsione ibrida.

Basato su un sistema elettrico più compatto e leggero rispetto alle trazioni integrali meccaniche, garantisce stabilità e una superiore capacità di trazione sia nella guida di tutti i giorni, sia in situazioni difficili e quando l'aderenza diventa problematica. In fase di ripartenza e di accelerazione la coppia viene trasferita all'asse posteriore, mentre in condizioni normali la vettura si comporta cone una trazione anteriore. Ma non appena le condizioni cambiano e procedere può presentare più rischi – in presenza di pioggia o neve, piuttosto che sulla sabbia – le quattro ruote motrici entrano immediatamente in azione per il sollievo del guidatore.

Che Yaris Cross dovesse essere immdiatamente riconoscibile come Suv era un chiaro obiettivo del progetto. Lo conferma Lance Scott, responsabile del centro stile europeo Toyota di Nizza: «Ci siamo ispirati a due parole chiave – solido e pratico – che ritenevamo esprimessero sia la compattezza che l'agilità, sia la robustezza che la forza di un Suv».

Quando si parla di auto ibride, protagonista è ovviamente il powertrain. Yaris e Yaris Cross sono i primi modelli del marchio equipaggiati con la versione più evoluta (quarta generazione) dell'ibrido Toyota che propone soluzioni già utilizzate sui propulsori 2.0 e 2.5 destinati alle recenti rivisitazioni di Corolla, C-Hr e Rav4.

A prescindere dalla tipologia di trazione, Yaris Cross dispone di 116 cv frutto dall'abbinamento tra il nuovo 3 cilindri a benzina 1.5 a ciclo Atkinson da 92 cv che vanta un'efficienza termica del 40%, superiore a quella dei diesel equivalenti, e due unità elettriche, una che funge da motorino d'avviamento e quella principlae da 79 cv con 141 Nm di coppia. 

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Mercoledì 9 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 10-09-2020 16:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2020-09-09 21:58:25
Che orgoglio sentirla chiamare ancora il piccolo genio....