La nuova Hyundai i20

Connessa e sicura, la i20 cambia marcia. La terza generazione della compatta Hyundai fa il pieno di tecnologia

di Giampiero Bottino
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MILANO - I due generosi schermi da 10,25 pollici che troneggiano nell'abitacolo della nuova i20 sono solo la punta di un «iceberg» tecnologico che fanno della compatta Hyundai una delle più evolute del segmento in termini di connettività, assistenza alla guida e dispositivi di sicurezza.

Cominciamo dalla connettività, particolarmente importante soprattutto per un'auto che ha nei giovani un target certamente significativo. Android Auto e Apple CarPlay, per esempio, consentono di utilizzare tramite il touch screen centrale – che può essere suddiviso per offrire servizi e informazioni diversi agli occupanti – le funzionalità degli smartphone che possono essere connessi anche in modalità wireless.

Importante sotto questa aspetto la piattaforma telematica Bluelink nella versione più aggiornata, fornita con cinque anni di abbonamento gratuito e arricchita da nuovi servizi quali la navigazione dell'ultimo miglio, che accompagna a destinazione dialogando con lo smartphone una volta parcheggiata l'auto, la navigazione connessa basata sul cloud, la gestione a distanza – sempre per mezzo dello smartphone previo scaricamento dell'apposita app – di alcune funzioni della vettura come l'apertura/chiusura delle portiere, il controllo delle luci e delle condizioni del veicolo. Chi sceglie una i20 equipaggiata con sistema di navigazione viene inoltre iscritto ai Live Services Hyundai che forniscono in tempo reale informazioni sul traffico, sul meteo, sui parcheggi e, dove le normative nazionali lo consentono, sulla presenza di autovelox lungo il percorso.

Non meno ricco l'elenco dei dispositivi Adas di assistenza alla guida che in molti casi la terza generazione della i20 ha ereditato dai segmenti superiori come la gestione intelligente della velocità basata sui dati di navigazione che adegua automaticamente l'andatura conoscendo in anticipo le caratteristiche del percorso che si sta per affrontare, piuttosto che il controllo dell'angolo cieco affidato al radar e corredato dalla capacità di reagire autonomamente effettuando la manovra più opportuna per scongiuarare un impatto, o almeno per minimizzarne le conseguenze.

Particolarmente interessanti per un'auto destinata a un uso prevalentemente urbano risultano i dispositivi di assistenza al parcheggio che consentono non solo di effettuare la manovra in spazi ristretti in modalità semiautomatica, ma in caso di retromarcia tengono sotto controllo la parte posteriore monitorando l'eventuale traffico trasversale e provvedendo ad arrestare automaticamente la vettura in caso di un ostacolo non visto o di un pedone che le sta passando dietro.

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Giovedì 4 Febbraio 2021 - Ultimo aggiornamento: 05-02-2021 08:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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