Volvo, piccola al top: la tecnologica EX30 apre una nuova era
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BARCELLONA – Tasse escluse, costa indicativamente 1,65 milioni di euro: la Carmen Boulogne è l'ultima nata della Hispano Suiza, la blasonata casa automobilistica iberica fondata nel 1904 che ha chiuso i battenti nel 1938 (ancora per qualche anno, fino al 1946, le vetture di lusso vennero ancora prodotte e vendute, ma con il marchio Pegaso) e che il gruppo Peralada, un colosso della gastronomia (21 ristoranti), dell'ospitalità (sei alberghi a cinque stelle fra America Latina ed Europa) e dell'intrattenimento (otto casinò), ha rilanciato a partire dal 2019.
Al Salone di Ginevra di quell'anno, l'ultimo fino a questo momento, debuttò il bolide elettrico da 1.019 cavalli Carmen per il quale la proprietà coniò la definizione “hyperlux”. Adesso è la volta della declinazione Boulogne, un Gran Turismo ancora più leggera (1.630 kg, 60 in meno al modello dal quale deriva) ed esclusiva accreditata di 1.114 cavalli e di 1.600 Nm di coppia. La velocità massima dichiarata dal costruttore è di 290 km/h (tre volte quella di punta della prima Hispano Suiza, la 20 Cv del 1905 che raggiungeva gli 87 orari) con uno spunto da 0 a 100 all'ora di 2,6 secondi.
La trazione è posteriore perché le quattro unità elettriche sono piazzate sulle due ruote dietro. Grazie alla batteria da 80 kWh l'autonomia raggiunge i 400 chilometri. La Carmen avrà una tiratura limitata: appena 19 esemplari, 5 dei quali saranno della Boulogne. Il nome è legato alla H6 Coupé con la quale André Dubonnet, Paul Bablot e Léonce Garnier nel 1921 vinsero la gare di 3 ore, all'epoca si trattava di una prova di endurance, nei dintorni dell'omonima cittadina. Lo stesso modello, seppur con equipaggia differenti, si aggiudicò la gara per tre anni di fila.
Il logo, invece, una cicogna, costituisce l'omaggio all'emblema dello squadrone francese dipinto sul fianco di un caccia a propulsione Hispano Suiza che aveva combattuto durante la Prima Guerra Mondiale. Una vettura, la T45, è stata dedicata ad un monarca spagnolo: l'auto è passata alla storia come la “Alfonso XIII”. I danarosi clienti – il primo americano è il collezionista Michael Fux che possiede una raccolta di 160 macchine – devono avere parecchia pazienza. Per la realizzazione di ciascuna vettura sono necessari 12 mesi. La consegna della prima Gt a due posti è in calendario per il 2022.
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