Toyota Hilux ad idrogeno

Hilux, l'idrogeno alla prova. La tecnologia delle celle a combustibile sale a bordo del leggendario pick-up Toyota

di Luca Piana
  • condividi l'articolo

Cresce nelle ambizioni, nelle dimensioni e nei numeri la gamma dei veicoli alimentati a idrogeno sviluppati e progettati da Toyota nell'ambito di un approccio ¨multi-tecnologico¨ e di una strategia avviata dal marchio con l'obiettivo di completare la transizione verso la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2040. A distanza di (quasi) un decennio dal debutto su alcuni mercati nazionali, fra cui l'Italia, della prima generazione della berlina Mirai (poi aggiornata, con una nuova versione, nel 2021), e in seguito alla realizzazione del nuovo crossover Crown e del prototipo Corolla Cross H2 Concept spinto da un motore turbo a tre cilindri da 1,6 litri della GR Corolla con tecnologia iniezione diretta di idrogeno ad alta pressione derivato dal motorsport, infatti, la casa nipponica ha deciso di aggiungere un terzo tassello a questo progetto basato sull'innovazione e sulla ricerca dando vita all'inedito pick-up Hilux a celle a combustibile di idrogeno.

Un investimento effettuato nel segno della continuità per un modello che, dopo aver fatto dell'affidabilità e della resistenza il suo marchio di fabbrica, ora è pronto a trasformarsi in un laboratorio su quattro ruote con l'obiettivo di sviluppare ulteriormente questa tecnologia e stimolare una più ampia diffusione degli ecosistemi e delle infrastrutture a idrogeno in tutta Europa. Si tratta, inoltre, di un veicolo che apre delle nuove porte anche in prospettiva futura, visto che il prodotto finale, in tutta la sua interezza, è il risultato di una serie di accordi condivisi e sottoscritti da Toyota Motor Uk (con i rispettivi rappresentanti del marchio nel Regno Unito) e la filiale europea del brand, con lo studio di fattibilità siglato dalle parti che ha portato al finanziamento da parte del governo britannico attraverso l'Advanced Propulsion Centre, un'organizzazione no-profit che sostiene lo sviluppo di tecnologie più pulite e di nuovi concetti di mobilità sostenibile.

Una volta sbrigate le questioni burocratiche, in meno di due anni l'intera flotta è diventata realtà, con cinque dei dieci prototipi costruiti nello stabilimento inglese di Derby ed attualmente funzionanti che, come previsto da un programma specifico, verranno sottoposti a una fase di test per valutare la sicurezza, le prestazioni, la funzionalità e la resistenza. Un passaggio decisivo per l'azienda leader nel settore automotive in vista dell'introduzione sul mercato, prevista entro il 2027, dei suoi sistemi a celle a combustibile di terza generazione, con una densità di potenza più elevata e con una crescita stimata dell'autonomia pari al 20%.

Oltre a scommettere sulla possibile riduzione di circa un terzo del costo di produzione delle stesse, nello stesso arco temporale l'azienda conta di far debuttare circa quindici veicoli a zero emissioni. In attesa di capire se questa tecnologia riuscirà a raggiungere la maturità necessaria per approdare sulle vetture stradali di serie (ad oggi Toyota dichiara di essere al 40% della strada per la commercializzazione di prodotti come la Corolla Cross H2 Concept), all'interno del gruppo è già presente una Hydrogen Factory Europe costituita con l'obiettivo di contribuire al raggiungimento di una portata globale del progetto, con lo sviluppo di unità di mezzi pesanti, autobus, pullman, barche e pick-up destinati al settore commerciale che crescerà in termini quantitativi e, grazie a uno sviluppo costante, qualitativi. Un esempio, in tal senso, è rappresentato proprio dai due Hilux a celle a combustibile di idrogeno che l'azienda ha deciso di presentare, nel corso della parata organizzata lungo le vie limitrofe del Circuit de la Sarthe, e di mostrare al grande pubblico (con a bordo i portacolori del team Toyota Gazoo Racing) in occasione della ¨Drivers parade¨ organizzata alla vigilia di una 24 Ore di Le Mans che presto potrebbe aprire anche ai prototipi spinti da questa nuova tecnologia.

La casa nipponica ci punta molto, visto che grazie all'impegno nel motorsport è riuscita ad aumentare la potenza di combustione dell'idrogeno del 24% e la coppia del 33%, raggiungendo prestazioni dinamiche pari a quelle di un motore a benzina convenzionale, a fronte di un'autonomia estesa di circa il 30% e di un tempo di rifornimento ridotto da circa cinque minuti a un minuto e mezzo. Un'ulteriore passerella per la gamma Toyota a idrogeno (compresi gli Hilux) è stata in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 attualmente in corso, con il colosso nipponico che, in sinergia con la società francese di mobilità pulita Gck, ha introdotto nelle linee del servizio pubblico dieci autobus diesel riconvertiti in veicoli a zero emissioni allo scarico. 

  • condividi l'articolo
Giovedì 28 Novembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 19:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA