849 Testarossa, il gioiello ibrido firmato Ferrari. La berlinetta plug-in con tre motori elettrici in ausilio al V8 biturbo 4.0 litri da 1050 cv totali

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Nella storia della Ferrari c’è un nome che resiste al tempo, alle mode, al progresso. A tutto. E’ il nome Testarossa. In origine un soprannome, “promosso” poi a furor di popolo a sigla effettiva di riconoscimento. Fu dato alla Ferrari 250 Sport del 1957, una “due posti corsa” che esibiva, sotto al cofano anteriore, lì dov’era alloggiato il motore, un coperchio delle valvole della testata verniciato in rosso. Quell’auto è entrata nella storia dell’automobilismo per aver vinto tre titoli mondiali e un’infinità di corse in pista e su strada. E quando, negli anni 80, a Maranello lanciarono l’erede della 512 BB (Berlinetta Boxer) non ci furono dubbi: “Chiamiamola Testarossa, come l’imbattibile antenata del secolo scorso”. Scelta felice. Tanto apprezzata da convincere, ancora oggi, i vertici attuali della Casa di Maranello di riproporla ancora una volta per dare un nome alla berlinetta di nuova generazione, ovvero all’erede designata della SF90 Stradale che andrà a collocarsi al vertice della gamma Ferrari.

Figlia dei tempi, la nuova Ferrari 849 Testarossa è una berlinetta ibrida plug-in dotata di tre motori elettrici in ausilio al V8 biturbo 4.0 litri di base (la versione più recente del pluripremiato propulsore del Cavallino) in grado di erogare complessivamente 1050 cv/842 Nm, 50 in più della vettura della quale prende il posto, e di assicurare velocità di punta (ove consentito) dell’ordine di 330 km/h. “Un risultato – dicono a Maranello – reso possibile anche dalle esperienze maturate nelle competizioni e dai positivi risultati già raggiunti con la SF90 stradale”.
Ma la svolta radicale emerge anche dalle scelte “firmate” dal Centro Stile guidato da quell’autentico genio del design che è Flavio Manzoni. Il quale non ha esitato a dire, in sede di presentazione del nuovo modello, che “la 849 Testarossa segna una rivoluzione del concetto di berlinetta Ferrari V8 a motore posteriore/centrale”. E in effetti l’ispirazione alle Sport Prototipo degli anni 70 e le linee tese danno vita a un design unico, di forte personalità, che esalta la sinergia tra forma e funzione, consentendo di raggiungere prestazioni aerodinamiche impressionanti. Il fondo anteriore, responsabile del 35% del carico complessivo, è stato completamente riprogettato, e secondo le informazioni della Casa “il carico totale di 415 kg a 250 km/h corrisponde a un incremento di 25 kg rispetto alla SF90 Stradale aggiungendosi all’aumento del 15% della potenza di raffreddamento di powertrain e freni”.

Sul fronte della meccanica, tra le innovazioni più evidenti spicca il nuovo turbo, il più grande di sempre per una vettura di gamma Ferrari, che consente un’accelerazione senza precedenti, con il passaggio da 0 a 100 km/h in 2,3 secondi (6,35 da 0 a 200). Il sistema a 4 ruote motrici on-demand e il torque vectoring, inoltre, massimizzano le prestazioni in tutte le condizioni, mentre il gruppo ibrido costituito dal motore elettrico al posteriore e dalle due unità elettriche installate sull’asse anteriore consente di muoversi anche a emissioni zero, sia pure per soli 25 km.
Più in dettaglio, le strategie di gestione di batteria e motori elettrici sono state calibrate sulle quattro modalità di guida elettrica selezionabili tramite il manettino sul volante - eDrive, Hybrid, Performance e Qualify - in modo da ottimizzare le prestazioni in ogni condizione. In modalità eDrive, la vettura può percorrere, come detto, fino a 25 km esclusivamente in marcia elettrica grazie alla batteria agli ioni di litio da 7,45 kWh. Batteria – vale la pena sottolinearlo - posizionata in modo tale da garantire un baricentro basso e un bilanciamento ottimale delle masse, utile quando ci si può consentire andature più sostenute.

Al piacere, o forse meglio dire all’emozione della guida sportiva, contribuisce il cambio F1 a doppia frizione e 8 rapporti. Ma non solo. La taratura di molle e ammortizzatori è stata completamente rivista, per un miglioramento del comportamento dinamico della vettura al limite di aderenza. L’impianto frenante è stato inoltre dotato di dischi e pastiglie maggiorati ed è stata introdotta la versione EVO dell’ABS, in modo da migliorare precisione e resistenza al fading. “Tutto ciò – viene sottolineato a Maranello - a bordo di un’auto che può vantare il miglior rapporto peso/potenza di sempre per un modello stradale”.
L’abitacolo è ancora più avvolgente ed ergonomico che in passato: la vela centrale con cancelletto integrato, di ispirazione F80, migliora la posizione dei componenti e li rende più facilmente raggiungibili. Il nuovo volante dotato di tasti meccanici (incluso l’iconico pulsante di avviamento) eleva l’esperienza di guida mantenendo intatta l’alta funzionalità dei volanti Ferrari di ultima generazione. Non manca, in funzione della sicurezza, un’adeguata dotazione di ADAS.




