Fernando Alonso scherza con il presidente della Toyota Akio Toyoda durante la presentazione della nuova Supra

A Detroit show di Suv e sportive: Alonso svela la Toyota Supra, Ford risponde con Explorer e Mustang Shelby

di Nicola Desiderio
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DETROIT - L’America dei motori si celebra ancora una volta nella sua capitale Detroit che accoglie nel freddo del Michigan l’ennesima edizione del North American Auto Show salutando un 2018 chiuso dal mercato in sostanziale pareggio e aprendo un nuovo anno con un buon numero di novità. E sono tutte su misura per un paese dai grandi spazi e che ama le auto a ruote alte a tal punto che 7 auto su 10 sono truck e i modelli più targati sono da sempre i pick-up.

Se l’anno scorso la passerella era stata conquistata dal nuovo Ram 1500, quest’anno è il turno dei mastondontici HD2500 e HD3500. Ma anche per i Suv le taglie forti non tramontano mai, tanto che le tre novità principali sfiorano i 200 pollici di lunghezza, ovvero raggiungono e superano i 5 metri, ma negli Usa sono considerate “midsize”, ovvero di taglia media. Andando in rigoroso ordine alfabetico, la precedenza tocca alla Cadillac XT6 che mette sul piatto uno stile nuovo, tanta tecnologia per la sicurezza e un abitacolo ornato da finiture in legno e carbonio.

A spingerla ci pensa un V6 3.6 da 310 cv con cambio automatico a 9 rapporti. La risposta di Ford è il nuovo Explorer che, per l’occasione, si regala ben due inediti: le versione ibrida e la sportiva ST. La prima ha 319 cv e un’autonomia di oltre 800 km grazie all’accoppiata tra il V6 3,3 litri aspirato e il motore elettrico, la seconda ha invece nel cofano un 3 litri biturbo da 400 cv capace di lanciarla fino a 230 km/h. Volendo, ci sono anche la versione da 365 cv e quella a 4 cilindri 2.3 da 300 cv. Tutte hanno il cambio automatico a 10 rapporti. A rompere loro le uova nel paniere arriva la Kia Telluride, coreana costruite in Georgia specificamente per il mercato americano. Deriva dall’omonimo concept presentato al Salone di Los Angeles del 2016, ha uno stile molto yankee e un V6 3.8 da 291 cv con cambio automatico a 8 rapporti. Altra straniera costruita sul sacro suolo di Zio Sam è la nuova Volkswagen Passat, non la nostra ma quella per il mercato d’Oltreoceano.

Ha un 2 litri da 174 cv e la sfornano a Chattanooga, nel Tennessee dove la casa tedesca si prepara a produrre anche le sue auto elettriche dal 2022 con un investimento di 800 milioni di dollari. L’altra faccia dei motori “made in USA” sono le muscle car. Stavolta l’anabolizzata di turno è la Ford Mustang Shelby GT500 con il suo V8 5.2 “supercharged” che raccoglie la sfida delle altre “miss 700 cavalli” come la Dodge Challenger SRT Hellcat e la Chevrolet Camaro ZL1. Ha un inedito cambio doppia frizione a 7 rapporti e diverse parti di carbonio come l’albero di trasmissione. Fa lo 0-100 km/h intorno a 3 secondi e mezzo, chiude il quarto di miglio in meno di 11 secondi e, al posto del logo del cavallo selvaggio, ha il cobra di Carrol Shelby, l’uomo che alla fine degli anni ’60 creò la Ford GT40 e trasformò la Mustang da pony car in una purosangue capace di rimanere un mito galoppante fino ai nostri giorni.

È la Ford stradale più potente mai prodotta, persino più della GT e, mentre al Cobo Center le toglievano il telo, a Kissimee, in Florida, una GT500 Super Snake del 1967 veniva battuta all’asta per 2,2 milioni di dollari diventando la Mustang più cara della storia. Le prestazioni possono avere anche gli occhi a mandorla, come nel caso della Hyundai Veloster N TCR, pronta a scendere in pista negli omonimi campionati, e la Subaru STI S209. Trattasi della prima vettura realizzata dalla Subaru Tecnica International per il mercato americano, ha un motore 4 cilindri boxer 2.5 da 350 cv e sarà prodotta in 200 esemplari numerati.

Ma la novità che ha fatto più sensazione al Naias è sicuramente la nuova Toyota Supra che, dopo anni di assenza, torna alla ribalta con un look che è figlio del concept FT-1 presentato proprio a Detroit nel 2014. Come è noto, il progetto è stato sviluppato insieme a BMW, ma la ricetta e la personalità si ricollegano alla tradizione sportiva Toyota che, oltre alla Supra, comprende anche la 2000 GT. La nuova Supra GR si ispira a quegli esempi ed è spinta da un 6 cilindri in linea 3 litri da 340 cv con cambio sequenziale a 8 rapporti e trazione posteriore.

L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 4,3 secondi, ma la giapponese non è auto di numeri, bensì di sapori grazie ad una dinamica di marcia da intenditori, affinata al Nürburgring e sui tornanti dello Stelvio. Il primo anno per l’Europa ce ne saranno solo 900 e in Italia costerà 67.900 euro. Una buona ragione per prenotarla sin d’ora e vedersela consegnare prima dell’estate, sognando una cosa ancora più bella dell’America: i piaceri del volante.
 

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Domenica 20 Gennaio 2019 - Ultimo aggiornamento: 07-02-2019 19:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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