La nuova Dacia Sandero

Dacia Sandero alza l'asticella: look dinamico, maggiore comfort ed un pieno di tecnologia

di Sergio Troise
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ROMA - C’erano una volta le auto low cost. Bruttine, poco curate nello stile e negli equipaggiamenti, utilizzavano pianali e motori di vecchia generazione e non offrivano optional neanche a pagarli. Avevano un solo pregio: costavano poco. In alcuni casi molto poco, anche il 40% meno di un’auto concorrente. La formula ha funzionato fino a un certo punto, poi ci si è resi conto che un veicolo “essenziale” non doveva essere necessariamente “povero”, antiquato, privo di appeal e di dotazioni divenute irrinunciabili. Si doveva fare qualcosa di più, perché una certa parte del mercato è disponibile a scelte razionali, ma non intende rinunciare a uno stile moderno e a dotazioni in funzione della sicurezza e del comfort. Il mercato si è evoluto e – soprattutto in questi tempi difficili - l’acquisto di un’auto rientra nelle scelte più ponderate. E dunque: sì al risparmio, no alle rinunce.

Ha seguito questa direttrice il Gruppo Renault, sfruttando nel modo migliore la gamma Dacia, marchio rumeno di sua proprietà dal 2004. Dopo una prima fase tutta concentrata sulla ricerca del “prezzo basso a tutti i costi”, è stata intrapresa la strada del “prezzo giusto”. Lo si è fatto razionalizzando produzione e sinergie e mirando ad auto capaci di reggere il confronto con la concorrenza più qualificata. Insomma, si è passati dal banale low cost alla “scelta intelligente”: qualità e affidabilità al miglior prezzo sul mercato.

L’auto simbolo di questo processo evolutivo è la Dacia Sandero, declinata anche nelle versioni Stepway e Logan (la tre volumi non importata in Italia). Se a fine 2016 venne aggiornata con una rivisitazione del modello di prima generazione, oggi siamo in presenza di un’autentica svolta: la nuova Sandero, attesa in Italia nel primo trimestre del 2021, nasce infatti sul pianale delle Renault Clio e Captur, con le quali condivide, in parte, anche la motorizzazione (vedi articolo nell’altra pagina).

Sul piano stilistico c’è stata un’attenta revisione mirata a conferire una linea più fluida e una certa sportività a quello che resta comunque un crossover compatto. Sullo slancio della silhouette incidono la maggiore lunghezza (4,09 metri, 3,6 cm più del modello uscente), il passo più generoso e lo sbalzo posteriore ridotto; ma l’insieme, nonostante la larghezza aumentata di 12 cm (da 1,73 a 1,85 metri) appare più slanciato anche per via del parabrezza più inclinato e del tetto leggermente ribassato. L’altezza libera dal suolo è invece invariata, ma con la carreggiata più ampia e le ruote a filo l’auto sembra più bassa e ben piantata al suolo.

La versione Stepway è invece un po’ rialzata (+41 mm), per sottolineare l’appartenenza al mondo crossover, così come indicato anche dalle ruote di diametro maggiore, dai passaruota pronunciati e dal rinforzo della parte inferiore delle portiere. Altro elemento specifico della Stepway è il look del cofano motore, nervato e più bombato. E ancora: a tutto ciò si aggiungono dettagli come il logo Stepway cromato sotto la calandra e le alette bombate sopra i fendinebbia; i paraurti integrano una protezione in grigio metallizzato, mentre sul tetto ci sono le barre portatutto. Particolare importante: l’adozione di fari a Led, riconoscibili dalla firma luminosa a “Y” e in grado di assicurare spettro più profondo del 37% e più ampio del 9%.

Un bel passo avanti è stato fatto anche per gli interni, dove aumenta lo spazio a disposizione per passeggeri e bagagli. I posti omologati sono 5 e il vano di carico misura 328 litri, ampliabile fino a 1200, cui si sommano 21 litri sparsi in vari piccoli vani interni. Per quanto riguarda i materiali, restano ovviamente esclusi pelli pregiate e altre proposte da classe premium, tuttavia è sufficientemente adeguato alla concorrenza il sistema multimediale, che nella dotazione di base prevede la possibilità di sfruttare l’inedito sistema Media Control: posizionato sopra al cruscotto, consente di gestire radio, telefonia e navigazione direttamente su smartphone. Disponibile nei primi livelli di allestimento, questo sistema sarà completato da Media Display e Media Nav (offerti come optional) con tanto di schermo tattile da 8 pollici.

Grazie alle sinergie con Renault, a bordo della nuova Sandero risultano disponibili anche tecnologie di ultima generazione legate alla sicurezza: tra queste spiccano sistemi di assistenza alla guida come la frenata automatica d’emergenza, il monitoraggio dell’angolo cieco, il parcheggio assistito. La nuova architettura elettronica consentirà inoltre di aggiungere la chiamata d’emergenza automatica, in caso d’incidente. In funzione della sicurezza non mancano, intanto, gli airbag laterali e a tendina e i sedili anteriori con poggiatesta anti colpo di frusta.

In funzione del comfort, infine, la lista degli optional prevederà climatizzatore automatico con display digitale dei pulsanti, retrocamera di manovra, tetto panoramico, sedili anteriori riscaldati (a partire da aprile 2021), sistema di accesso e avviamento senza chiave, freno a mano elettronico, retrocamera, sensori di parcheggio e accensione automatica dei tergicristalli. Insomma, come su un’auto di classe premium. Ma chissà se il listino riuscirà a tenersi sotto i 15.000 euro, com’è stato finora.

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Mercoledì 20 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 17:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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