La BMW R68 concept

Spettacolari Bugatti Voiture Noire e BMW R68 al Concorso d'Eleganza. Concept da sogno a 2 e 4 ruote

di Sergio Troise
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CERNOBBIO - Il Concorso d’eleganza di Villa d’Este non è dedicato esclusivamente alle auto d’epoca: nel programma della kermesse organizzata dal celebre albergo affacciato sul lago di Como e da BMW occupano ruoli importanti altri due filoni: quello delle moto e quello dei concept. In entrambi i casi emergono i valori della tradizione e dell’innovazione, indissolubilmente legati tra loro. Nel concorso dedicato alle due ruote storiche la giuria ha assegnato la vittoria alla francese Koehler-Escoffier del 1929, rara bicilindrica da 980 cc che negli anni ’20 si fece notare grazie ai successi sportivi, ai quali non seguirono tuttavia successi commerciali, tanto che l’azienda chiuse i battenti a fine anni 50. Il pubblico ha assegnato invece il Trofeo Villa Erba alla BMW R68 presentata dal tedesco Hans Keckeisen. Nota come la moto delle 100 miglia, la R68 è stata la prima BMW capace di toccare una velocità massima di 160 km/h ed è una delle progenitrici della R18, concept in stile retrò che BMW ha presentato riprendendo le linee della R5 del 1936 e preannunciando una nuova famiglia di boxer prodotti a Monaco, in questo caso con una maxi cilindrata di 1800 cc. «Con questa moto da sogno offriamo la nostra interpretazione per il mercato delle grandi cruiser», ha dichiarato Markus Schramm, numero uno di BMW Motorrad.
 

In campo automobilistico, il premio come miglior concept è andato invece alla Voiture Noire di Bugatti, l’avveniristica supercar presentata nel marzo scorso a Ginevra di cui verrà prodotto un unico esemplare messo in vendita a 11 milioni di euro per celebrare in pompa magna i 110 anni del marchio francese. Attorno a questa one-off decisamente fuori dagli schemi (nello stile estremo richiama la mitica Atlantic del passato e adotta il motore W16 8,0 litri quadriturbo da 1500 cv/1600 Nm della Chiron da 400 km/h) si è scatenata una morbosa curiosità per scoprire chi sia il titolare dell’ordine. Stephan Winkelman, Ceo di Bugatti, si è limitato a dire: «Posso assicurare che non è Cristiano Ronaldo». Ma non ha confermato che sia Ferdinand Piech, il nipote di Ferdinand Porsche su cui pure sono confluite molte indiscrezioni. Piuttosto, l’ex numero 1 di Lamborghini e Audi Sport ha spiegato che «il cliente tipo di Bugatti proviene dal mondo dello spettacolo, della musica o dello sport, ma anche dall’imprenditoria. Non è però un amministratore o un dg, è il titolare dell’impresa» puntualizza Winkelman, aggiungendo che «la personalizzazione più richiesta è il carbonio a vista sull’esterno».
 

 

Dopo Villa d’Este, ad agosto la Voiture Noire sarà esposta anche a Pebble Beach, a sostegno di un’operazione d’immagine che per tutto il 2019 privilegerà le celebrazioni dedicate ai 110 anni del marchio, concentrando l’attenzione sia sul sito produttivo francese di Molsheim sia sulla riscoperta della Bugatti italiana di Campogalliano. «In futuro – rivela Winkelmann – realizzeremo anche versioni speciali derivate dalla Chiron e stiamo già operando sul perfezionamento dell’aerodinamica della hypercar Divo. Ciò comporterà una riduzione della velocità massima da 420 a 380 km/h, ma migliorerà deportanza e comportamento stradale». Vi meravigliate? «Lavorare per Bugatti – spiega Winkelmann – vuol dire andare oltre. Anche oltre i sogni».
 

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Martedì 28 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 12:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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