Auto connesse: per 6 italiani su 10 sono il futuro della mobilità

Auto connesse: per 6 italiani su 10 sono il futuro della mobilità

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Dimenticate l’auto come semplice mezzo di trasporto: il futuro è delle “connected car”. Tra radar, sensori di collisione, servizi di navigazione, infotainment, telecamere e tanto altro, i veicoli su cui viaggeremo saranno sempre più in grado di interagire tra loro e con l’ambiente circostante. Non più uno strumento per viaggiare da A a B ma un’esperienza ipertecnologica, da vivere a 360°. Per il settore automotive è una rivoluzione iniziata qualche anno fa, che sta dirottando gli investimenti in questa direzione per semplificare la guida, migliorare la sicurezza stradale e ridurre i consumi.

Ma cosa ne pensano gli italiani? Oltre 6 su 10 sono convinti che il futuro sia rappresentato dalla guida connessa, con picchi del 70% tra gli acquirenti di auto nuove. Gli automobilisti del Bel Paese sembrano essere anche più aperti alle “connected car” rispetto a quelli dei paesi del Nord Europa come Belgio (59%), Austria (56%), Germania (51%) e Olanda (50%). A svelarlo è un’indagine internazionale di AutoScout24, presentata durante il workshop “Connected Car & Mobility: quali strategie per valorizzare i dati?” organizzato dall’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano. Ad essere incuriositi da queste tecnologie sono soprattutto i giovani, disposti anche a pagare prezzi più alti per gli optional legati alla guida connessa. Chi vive nelle grandi città invece non ne è particolarmente attirato e fatica a capire i reali benefici e le opportunità di questo segmento di mercato. In generale, tra le caratteristiche preferite delle “connected car” spiccano i sistemi di infotainment (54%) e i dispositivi per la sicurezza attiva (57%), tra cui il cruise control adattivo - ACC (41%) e i sistemi di assistenza alla guida (44%).

Ritornando al confronto europeo, nel nostro Paese c’è maggior interesse verso il tema e alle possibilità che ne derivano (55%), rispetto a Belgio (53%), Olanda (47%), Austria (46%) e Germania (37%). L’auto connessa pone anche un problema di privacy: la preoccupazione sul fronte della riservatezza dei dati personali è un elemento comune a tutti i paesi, Belgio (70%) e Germania (68%) in testa. Ciononostante, molti si dicono ben disposti a condividere i dati della propria auto per ricevere servizi aggiuntivi, il 57% in Italia.

La tecnologia è importante e attira molto i giovani, ma non è tutto. L’altro macrotrend che l’industria automotive non può più sottovalutare è quello del rispetto dell’ambiente. Più della metà degli intervistati indica l’attenzione alla sostenibilità tra i driver d’acquisto, percentuale che aumenta tra chi ricerca un’auto nuova (il 75% in Italia). Ma in un mondo che vuole essere sempre più tecnologico e sostenibile, il parametro più antico, il prezzo, resta saldamente il più determinante nella scelta del veicolo.

Come sottolineato da Sergio Lanfranchi, del Centro Studi di AutoScout24: “I risultati dello studio dimostrano come gli utenti di AutoScout24 siano attenti al tema delle Connected Car e, più in generale, al livello di tecnologia di bordo, senza tralasciare gli aspetti di compatibilità ambientale dell’auto. Il prezzo rappresenta ancora un driver decisivo per la scelta dell’auto, ma il campione intervistato si dimostra disponibile a pagare di più per una maggiore e migliore tecnologia legata alla guida connessa.” In questo contesto cambia anche il compito dei marketplace digitali, che per Lanfranchi “sarà proprio questo: raccontare l’evoluzione delle auto connesse con un approccio chiaro, evidenziandone il livello di innovazione, in modo da indirizzare gli utenti verso le soluzioni più in linea con il proprio profilo di guida.”

“La Connected Car è ormai nota ai consumatori italiani” aggiunge Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano. Le funzionalità smart sono sempre più diffuse all’interno dei veicoli, anche se potrebbero essere sfruttate di più. Lavorare sulla comunicazione dei benefici e sulla semplificazione dell’esperienza dell’utente è fondamentale per incentivarne l’utilizzo e favorire lo sviluppo del mercato.” Grande attenzione al tema privacy, che per Salvadori “rappresenta un tema rilevante per il consumatore, anche se i benefici ottenibili e la possibilità di accedere a servizi di valore spingono sempre più l’utente a condividere i dati raccolti dalle auto connesse.”

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Mercoledì 10 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 13-03-2021 13:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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