La nuova Audi A6

Audi, evoluzione A6: la berlina dei Quattro Anelli tutta eleganza e tecnologia

di Giampiero Bottino
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INGOLSTADT - Anche l’Audi A6, che al Salone di Ginevra si è presentata nelle vesti, rivisitate dentro e fuori, della nuova generazione – l’ottava di una lunga storia di successo iniziata 54 anni fa con l’Audi 100 successivamente adeguata alle nuove denominazioni decise dalla casa di Ingolstadt – si adegua alle linee guida dettate dalla “sorella maggiore”, l’ammiraglia A8, facendo un pieno di tecnologie che la proiettano nel futuro.
 

 

Vettura particolarmente amata ai piani alti delle gerarchie aziendali per l’eleganza, il glamour e il temperamento, ma anche per la versatilità di una gamma che comprende anche la versione Avant, si è fatta apprezzare – per ora solo in configurazione berlina, mentre la wagon arriverà in un secondo momento – dai visitatori del salone svizzero per lo stile reso ancora più incisivo dalle superfici tese e dalle linee decise, che grazie ad alcuni dettagli come la forte inclinazione del montante posteriore che accentua la sensazione di dinamismo determinata dalle fiancate scolpite, dalla silhouette filante e dalle proporzioni caratterizzate dal passo lungo e dagli sbalzi ridotti.


Il frontale, che la grande calandra affiancata nella parte inferiore da due generose prese d’aria rende particolarmente aggressivo, contribuisce a enfatizzare una presenza su strada che le nuove dimensioni rendono ancora più importante: a crescere maggiormente (di 12 mm) rispetto alla generazione precedente è stata la larghezza, ora attestata a 1,886 mm, mentre la lunghezza è di 4.939 mm (7 in più). Con queste proporzioni diventa praticamente inavvertibile l’incremento – limitato a 2 mm – dell’altezza, anzi visivamente la vettura appare più bassa di quanto in realtà non sia. A proposito di dimensioni, il cambio di generazione non ha intaccato al capacità del bagagliaio, che rimane di 530 litri ma che, grazie all’aumentata larghezza permette di caricare orizzontalmente due sacche da golf che, soprattutto per le vetture destinate a un certo target, sembrano diventate le unità di misura più significative.

Dal punto di vista delle tecnologie di illuminazione che in campo automobilistico stanno vivendo una fase di significativa evoluzione, la A6 offrirà tre differenti tipologie di gruppi ottici anteriori, compresi quelli in tecnologia Led Matrix riservati alle versioni top di gamma e caratterizzati dalla firma luminosa delle luci diurne costituita cinque linee di luce orizzontali che sembrano quasi sottolineare i proiettori principali. Per quanto riguarda i gruppi ottici posteriori, sono collegati da un inedito profilo cromato che accentua le linee scolpite della coda.

Per quanto riguarda la meccanica di bordo, la novità probabilmente di maggior significato tecnologico è rappresentato dalla propulsione mild-hybrid offerta come equipaggiamento standard con tutte le versioni che, con costi decisamente più contenuti rispetto a un ibrido plug-in, concorre ad incrementare l’efficienza energetica della A6 senza mortificarne in nessun modo il temperamento. Questa tecnologia, basata su un alternatore-starter a cinghia che lavora assieme a una batteria agli ioni di litio, permette alla berlina Audi di utilizzare la funzione veleggiamento – e quindi di risparmiare carburante – a velocità comprese tra 65 e 160 km orari, oltre a recuperare fino a 12 kW in fase di decelerazione. A contribuire alla riduzione dei consumi – che secondo le dichiarazioni della casa possono calare fino a 0,7 litri ogni 100 km nell’impiego reale – contribuisce anche l’attivazione «precoce» del sistema start-top, che diventa operativo quando la velocità è compresa tra i 7 e i 22 km orari, salvo riavviare immediatamente il motore – secondo la logica della guida predittiva – non appena la vettura che precede si rimette in moto.

Al lancio commerciale, previsto in Europa per il mese di giugno, la nuova generazione della A6 potrà contare su due inedite motorizzazioni a 6 cilindri 3.0: il benzina da 340 cv e 500 Nm di coppia massima, accreditato di un’accelerazione «0-100» in 5,1 secondi e il turbodiesel Tdi da 286 cv con 620 Nm di coppia ed emissioni di CO2 che – a seconda delle dimensioni degli pneumatici – sono comprese tra 142 e 150 g/km.
Entrambe le motorizzazioni – ma la gamma è destinata a ulteriori ampliamenti come vuole la filosofia Audi – sono abbinate alla trazione integrale quattro, storico fiore all’occhiello della «signora degli anelli», mentre il telaio a quattro ruote sterzanti (con quelle posteriori che curvano fino a 5 gradi) ottimizza l’agilità e la manovrabilità in ogni situazione di guida della nuova berlina di prestigio di Ingolstadt, come dimostra il diametro di volta a bassa velocità – quando le ruote anteriori e posteriori sterzano in senso opposto – che è diventato di 11,1 metri rispetto ai 12,2 del modello precedente.

 

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Lunedì 30 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 01-05-2018 18:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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