L'Aston Martin Vulcan AMR Pro stradale

Aston Martin Vulcan AMR Pro, da Le Mans alla strada. L' hypercar ha un V12 da 850 cv

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LONDRA - Pochi collezionisti di hypercar e di altri bolidi superesclusivi possono vantarsi si possedere un'auto che è unica al mondo. Grazie al professionale intervento degli specialisti della RML Group, azienda britannica che si occupa della costruzione di vetture da competizione e di restauri ad altissimo livello, una delle 24 Aston Martin Vulcan AMR Pro costruite è entrata in questa 'short list' suscitando certamente l'invidia di molti altri ricchi appassionati.
 

 

L'esemplare in questione, targato VU67CAN, è infatti il solo ad essere stato omologato per la circolazione su strada, grazie ad una serie di interventi che hanno trasformato il bolide da gara (motore V12 aspirato da 820 Cv, assetto ed aerodinamica concepiti esclusivamente per le piste) in una berlinetta stradale altrettanto estrema ma comunque capace - come dimostra un video realizzato da Lovecars - di destreggiarsi nel traffico delle città inglesi.

Nata - come altri modelli di questa categoria - per partecipare ad eventi organizzati per i facoltosi gentleman driver che hanno sborsato 2,6 milioni di dollari per acquistarla, la Vulcan AMR Pro è una evoluzione della serie di 24 esemplari prodotti nel 2015 basandosi su un progetto derivato dalla Aston Martin che ha gareggiato a Le Mans.

L'intervento degli specialisti della RML Group (che ha sicuramente aggiunto una cifra a sei zeri al costo iniziale) è iniziato un anno fa, rivedendo moltissimi particolari funzionali - tra cui le appendici aerodinamiche - per rendere compatibile il comportamento e le reazioni della vettura con la guida sulle strade. Come spiegano alla RML Group, il complesso lavoro non si è limitato all'inserimento nel frontale e in coda dei gruppi ottici regolamentari oltre che al montaggio degli specchietti retrovisivi esterni, ma ha riguardato l'assetto (partendo dal montaggio dei pneumatici Michelin Sport Cup 2) e la taratura della centralina del motore, per consentire una erogazione meno brutale di potenza e coppia.

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Giovedì 4 Gennaio 2018 - Ultimo aggiornamento: 15:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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