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App per la sosta: quanti in Italia le conoscono e le usano?

di Francesco Irace
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ROMA – Nonostante l'offerta vada via via aumentando, oggi sono ancora molto pochi gli automobilisti che utilizzano le app per parcheggiare in modo più pratico e agevole. Inoltre, tali applicazioni, scaricabili su qualunque smartphone, consentono di gestire la sosta su strisce blu comodamente dal proprio cellulare, senza ricorrere al parcometro e alle monetine. 

Per valutare quanto gli italiani conoscano realmente il potenziale delle nuove tecnologie, può aiutarci un'indagine svolta, per conto di EasyPark, dall’istituto mUp Research in collaborazione con Norstat su un campione rappresentativo della popolazione italiana con età compresa tra i 18 e i 74 anni. Ebbene, il 97% degli italiani che guidano abitualmente un’automobile ha spesso occasione di recarsi in luoghi dove sono presenti parcheggi a pagamento. Si sosta in aree con strisce blu con una frequenza media di oltre 3 volte a settimana, frequenza che diminuisce al crescere dell’età dell’intervistato. L’84% sceglie di parcheggiare sulle strisce blu in strada, mentre solo il 32,2% opta per una struttura coperta.

Un automobilista su due sostiene di partire sempre in anticipo verso la propria destinazione, pensando di dover perdere del tempo per cercare parcheggio. Per quanto riguarda il pagamento, il tagliando continua a rivelarsi la modalità preferita. Infatti, anche se la grande maggioranza degli automobilisti (73%) dichiara di essere a conoscenza dell’esistenza di app per il pagamento della sosta, solo poco più di 1/3 ne ha utilizzata almeno una. E se è vero che nella maggior parte dei casi gli automobilisti che usano il tagliando pagano solo per il tempo minimo per il quale ipotizzano di sostare, c’è anche chi paga in anticipo oltre 15 minuti in più, per scongiurare spiacevoli multe. Triste parentesi: il 13,4 % degli automobilisti considera tollerabile sostare in spazi vietati o riservati, soprattutto nelle aree di carico e scarico, e in doppia fila.  

 «Il quadro emerso da questa indagine rappresenta un realistico spaccato della nostra società” afferma Giuliano Caldo, General Manager di EasyPark Italia “L’automobilista italiano medio pur essendo affascinato dalla tecnologia è spesso restio a utilizzare nuovi strumenti. L’abitudine e la pigrizia mentale hanno spesso la meglio. E così si sogna un futuro con auto avveniristiche senza guidatore e si continua ad andare alla ricerca del parcometro per pagare il parcheggio, pur avendo uno smartphone di ultima generazione in tasca e una carta di credito.”

Conclude Caldo “Il percorso digitale è senza dubbio quello giusto, perché si basa su tre assunzioni cardine: risparmio di tempo, facilità di utilizzo e nessun ricorso alle monete. L’andamento del nostro servizio è in continua ascesa sia per numero di soste che per utenti attivi. La nostra app è la più diffusa in Italia ed in Europa, con oltre 1200 città attive, di cui 370 sul territorio italiano. I nostri milioni di clienti rappresentano per noi uno stimolo e la conferma che il digital parking è una realtà dalle enormi potenzialità”.  

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Martedì 22 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 24-10-2019 11:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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