La Mercedes CLA ha fatto il suo debutto mondiale al Ces 2019

L'accelerazione delle vetture classiche. Al Ces 2019 protagoniste anche le auto di serie

di Nicola Desiderio
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LAS VEGAS - L’automobile come l’avete sempre vista, per farsi vedere però in modo diverso. Forse è per questo che le case frequentano da molti anni il CES così da sottoporre agli “impallinati” di tecnologia tutto quello che riescono a mettere dentro le loro creature. Sempre più software e sempre meno hardware, sempre meno chiacchiere su potenze e prestazioni per dare spazio a connettività, batterie e sensori che aprono le automobili a nuovi orizzonti rendendole, al contempo, oggetto di nuovi discorsi da parte di un pubblico nuovo.

Non stona quindi il debutto di un’auto apparentemente normale come la nuova CLA, coupé 4 porte lunga meno di 4,7 metri con un’aerodinamica da primato (cx di 0,23) e una tecnologia da fare invidia anche alla Classe S. Il fiore all’occhiello è il sistema infotelematico MBUX ad intelligenza artificiale che ora è capace di distinguere la voce del guidatore da quella del passeggero, accetta comandi gestuali e fornisce informazioni di ogni tipo: dalle quotazioni in borsa ai risultati delle propria squadra del cuore, dalle nozioni di geografia a calcoli difficili da fare a mente. In più, interagisce con i cosiddetti “wereable” riuscendo ad adattare automaticamente i parametri di comfort allo stato d’animo del guidatore, per non parlare dei sistemi di assistenza alla guida che riescono a capire cosa succede intorno alla vettura fino ad una distanza di 500 metri. Con tanto bendiddio, è evidente che i motori diventano un dettaglio.

Ad ogni modo ci saranno unità a benzina e a gasolio, anche con cambio automatico e trazione integrale. La Nissan Leaf invece si dà una batteria da 62 kWh per un’autonomia di 385 km, il 42% in più rispetto ai 270 km della versione da 40 kWh, con un motore da ben 160 kW invece di 110 kW. Maggiore anche la velocità di ricarica e nuovo il sistema di infotainment con schermo da 8 pollici e aggiornamento delle mappe “over the air”. Nuova anche la app per interagire a distanza con la vettura mentre confermatissimo è il sistema ProPilot di guida (semi) autonoma di livello 2 e il Park Pilot Pro che parcheggia la vettura in modo completamente automatico. Anche qui dunque tanta tecnologia per evitare gli incidenti e diminuire lo stress.

Gli artefici di questi progressi sono principalmente i fornitori di componenti come Magneti Marelli che al CES ha presentato nuovi sistemi capaci di percepire meglio le condizioni del guidatore, offrirgli un’interfaccia più intuitiva e metterlo anche in grado di comunicare meglio con il mondo circostante. Un esempio sono i nuovi fari ad alta definizione (1,3 milioni di pixel), in grado di illuminare fino a 600 metri e di proiettare immagini che far capire meglio le proprie intenzioni ai pedoni e agli altri automobilisti. Ma non solo: nei fari del futuro, oltre alle luci ci, saranno incorporati tutti i sensori (LiDAR, radar, telecamere, ultrasuoni) necessari a far funzionare tutti i sistemi di sicurezza e a permettere domani la guida autonoma.
 

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Sabato 19 Gennaio 2019 - Ultimo aggiornamento: 20-01-2019 21:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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