Sherpa XL

Sherpa XL: il nuovo yacht di Arcadia a Cannes. Al top per eco-compatibilità e spazio vivibile

di Sergio Troise
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NAPOLI - Nel mondo dello yachting c’è chi si gioca tutto sulle prestazioni velocistiche, chi punta sullo stile (classico, sportivo, d’avanguardia), chi sul lusso estremo, chi su “effetti speciali” come le piscine, i garage capaci di imbarcare tender sempre più grandi e persino auto di lusso, gli eliporti al servizio di armatori irrequieti. Poi c’è Arcadia, cantiere giovane, 10 anni di vita appena, che sin dalla nascita ha scommesso su una filosofia progettuale anticonformista, con una scelta radicale: privilegiare le costruzioni eco-friendly (i pannelli solari sono una costante) e la vivibilità a bordo, in coperta e sottocoperta. In tal modo lo yacht è diventato non un valore da esibire ma da godere, nel rispetto di se stessi e della natura.

Una scelta coraggiosa, che tuttavia ha pagato bene, segnalando il cantiere di Torre Annunziata (Napoli), come una realtà emergente del miglior Made in Italy nautico. E’ in questa ottica che sta per debuttare lo Sherpa XL, qualcosa di più di un “fratello maggiore” dello Sherpa nato nel 2016. Su questo sito sono state già fornite ampie anticipazioni sulla barca progettata da Arcadia in collaborazione con lo studio milanese Hot-Lab e ormai pronta al debutto al Salone di Cannes 2019 (10-15 settembre). E’ dunque noto da tempo che il nuovo Sherpa misura 24 metri di lunghezza e 7 di larghezza, è disponibile con layout interno a tre o quattro cabine (a richiesta dell’armatore) ed è motorizzato con Volvo Penta IPS. Ciò che vale la pena sottolineare, alla vigilia dell’esordio sulla scena internazionale, è la cura messa ancora una volta dal cantiere nella fruibilità degli spazi e nell’eco compatibilità di alcune soluzioni.

Dai pannelli solari che permettono di ridurre fino a eliminare l’utilizzo del generatore in rada alle grandi finestrature isolate termicamente fino alla carena semidislocante ad alta efficienza che consente di diminuire considerevolmente i consumi, tutto a bordo del nuovo yacht di Arcadia è pensato per vivere un’esperienza di vita marina unica a diretto contatto con l’ambiente circostante. Il tutto usufruendo di spazi sconosciuti in questa classe. Grazie anche alla collocazione laterale del garage per il tender, sono 220 i metri quadri disponibili all’esterno e all’interno della barca: una misura da record per una unità che misura 24 metri di lunghezza e 7 di larghezza (contro i 6,4 di media dei prodotti nella categoria 85-90 piedi presenti sul mercato). Originale la disposizione dei ponti: quelli di prua sono sfalsati, così da sviluppare un blocco scale centrale caratterizzato da dislivelli ridotti e favorire un gioco di incastri che crea grandi spazi pur con un’altezza totale contenuta.

Il rapporto diretto con il mare e l’ambiente circostante, da sempre uno dei tratti distintivi delle barche di Arcadia, è esaltato nel pozzetto di circa 65 metri quadri, direttamente collegato alla plancetta di poppa con una breve e scenografica sequenza di scalini. Da notare che la plancetta sarà sempre sgombra, grazie alla collocazione del garage in posizione laterale: “Un vantaggio in termini di eleganza e comfort, rispetto ai prodotti presenti oggi anche nel segmento 85-90 piedi” tengono a far notare in cantiere. E ancora: le murate che corrono lungo l’intero pozzetto sono dotate di aperture di design che consentono agli ospiti, accomodati sui divani o al tavolo (capace di ospitare da 8 fino a 10 commensali in versione optional), di godere appieno del panorama. Il trait d’union tra esterni e interni che enfatizza il rapporto con il mare e l’ambiente circostante è sicuramente rappresentato anche dalla skylounge di 34 metri quadri.

Qui il “valore aggiunto” è rappresentato dalle finestrature tutte up&down, ovvero apribili come i finestrini di un’automobile, sebbene di proporzioni nettamente maggiori: una soluzione ideale per evitare l’uso dell’aria condizionata e creare invece una piacevole corrente in grado di areare gli interni, e dunque di rendere piacevole il soggiorno a bordo quando non ci si tuffa in mare. Basta schiacciare un pulsante e il gioco è fatto. All’esterno, il ponte superiore accoglie i 35 metri quadri della sunlounge, dotata di un’area bar che esalta la filosofia open-air dello Sherpa XL: tutta questa zona, infatti, a differenza dei tradizionali fly deck con timoneria, è totalmente dedicata agli ospiti e alla loro privacy. Inutile dire che la regolarità degli spazi permette molteplici soluzioni di arredo a scelta dell’armatore. L’unica dotazione fissa e irrinunciabile, in questa zona, è la sovrastruttura che integra i pannelli solari, necessari per ridurre l’uso dei generatori. Ma armatori differenti hanno esigenze differenti: per questo motivo lo Sherpa XL è stato pensato nella versione a quattro o tre cabine.

Nella prima, la cucina separata è posizionata nella skylounge mentre nella versione a tre cabine si trova sul ponte inferiore. In entrambi i casi, è stata posta una grande attenzione nel separare l’accesso alle zone di servizio dell’equipaggio (che può essere composto anche di tre membri) da quelle riservate agli ospiti: veri e propri percorsi dedicati alla crew, che garantiscono un livello di privacy tipico di yacht di dimensioni maggiori. La suite armatoriale ha una superficie di oltre 22 metri quadri che prosegue senza soluzione di continuità nella stanza da bagno, priva di parati e di divisione, consentendo quindi all’armatore di vivere uno spazio dal respiro quasi domestico: ampio, aperto, luminoso anche grazie alla presenza di ampie finestre panoramiche a pelo d’acqua. Anche la cabina Vip di prua segue lo stesso principio.

La motorizzazione standard prevede una coppia di Volvo Penta IPS 1050, ma è possibile installare anche motori di potenze maggiori, fino a due IPS 1350, come nel caso dell’esemplare numero 1 che verrà esposto a Cannes. Secondo informazioni ancora non ufficiali e definitive, lo Sherpa XL sarà in grado di raggiungere una velocità massima tra i 18 e i 20 nodi. Ma il vero valore aggiunto sarà rappresentato dall’autonomia, che è stimata in oltre 1000 miglia navigando a 12 nodi. “In tal caso – informa il cantiere – i consumi stimati sono di circa il 30% inferiori rispetto agli yacht concorrenti”. E ancora: l’autonomia stimata può salire fino a più di 1.500 miglia mantenendo una velocità di 10 nodi. Per il momento il cantiere non ha comunicato il prezzo del nuovo Sherpa XL, riservandosi di pubblicare il listino in occasione del Salone di Cannes.

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Martedì 27 Agosto 2019 - Ultimo aggiornamento: 17:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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