Il Maxy di Coastal Boat visto dall'alto

Piccoli cantieri resistono: Coastal Boat pronto a debuttare negli Usa con il Maxy 46

di Sergio Troise
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NAPOLI - Nessun ordine disdetto a causa del Coronavirus; produzione ripresa a pieno regime nei siti gestiti da terzisti che operano nelle Marche, a Mondolfo; in Lombardia, a Bergamo (sì, proprio nel cuore della pandemia, coraggiosamente affrontata senza danni) e nella sede storica di Baia (Napoli), dove le lavorazioni vengono completate con gli allestimenti finali, il montaggio della cuscineria e degli accessori, il varo e l’assistenza ai clienti. E’ quanto avviene in casa Coastal Boat, cantiere specializzato in battelli pneumatici, guidato da Lele Lettieri, “capitano coraggioso” al quale si dove riconoscere il merito – al di là dei limitati numeri di produzione e di mercato – di aver impostato la propria attività sia sul’hi-tech avanzato (da tempo lavora a progetti mirati a introdurre foil e motorizzazioni ecologiche sui gommoni) sia sulla ricerca costante della qualità e dell’eleganza, puntando al giusto mix tra design, funzione, prestazioni. Un obiettivo, quest’ultimo, perseguito negli ultimi tempi con l’apporto di una collaborazione prestigiosa come quella di Francesco Guida, designer noto per quanto ha fatto (e continua a fare) per giganti del settore come il Gruppo Azimut-Benetti.

Il prodotto più recente di questa collaborazione è il Maxy 46, Rib di 14 metri prodotto a Mondolfo con gli specialisti di SunSail (gli stessi che operano per Apreamare, Dreamline, Palumbo). Presentato a settembre del 2019 al Salone di Cannes, è stato venduto finora in quattro unità, l’ultima delle quali prossima ad approdare negli Stati Uniti, dove l’acquirente (un italiano residente negli USA) ha accettato di cederlo al cantiere per esporlo al prossimo Boat Show di Fort Lauderdale: un modo per consentire al piccolo brand napoletano di affacciarsi sulla sconfinata scena del mercato americano.

“E’ un battello in grado di soddisfare i diportisti più esigenti, sia dal punto di vista delle prestazioni sia delle comodità” dice Lettieri, sottolineando i meriti di Francesco Guida: “Soltanto grazie a lui è stato possibile realizzare un prodotto in grado di esaltare la sintesi tra stile, funzione, piacere di navigare e di vivere a bordo. E, ne sono certo, può soddisfare sia il gusto europeo, sia quello d’oltreoceano”.

Il design è minimalista ed essenziale, ma unito a un apprezzabile sfruttamento degli spazi in coperta, tipico delle barche progettate da Guida. Lo schema di base è quello di un walk around che offre due aree poppa e prua separate da comodi passaggi laterali, entrambi con dinette e prendisole, oltre a una cabina con due posti letto concepita e arredata con soluzione di design d’avanguardia. Il bagno è ovviamente separato, la cucina viene montata a richiesta (non serve se il Maxy viene utilizzato come tender o per rapide escursioni giornaliere).

La carena è monoedrica con V profondo, i tubolari portanti. Il cantiere assicura che tra i punti di forza ci sono un’ottima visibilità dal posto guida e prestazioni entusiasmanti con qualsiasi motorizzazione. Tre le opzioni possibili: fuoribordo (fino a tre propulsori, a richiesta anche 4), entrobordo o entrofuoribordo, con potenze fino a 1.400 cavalli. Secondo Lettieri la soluzione più equilibrata (e finora maggiormente apprezzata) è quella che prevede tre motori fb da 300 hp ciascuno (in tal caso il prezzo è fissato a 370.000 euro più IVA). Potenze maggiori, come detto, sono previste, ma si rivolgono essenzialmente al pubblico americano, mentre il mercato di riferimento del Maxy 46 rimane per ora il Mediterraneo. “E da noi – dice il titolare del cantiere – ha ormai preso piede la motorizzazione fuoribordo, che non sottrae spazio, assicura potenze adeguate e manutenzione semplificata. In Italia come in Francia ormai tutti richiedono i fuoribordo”.

A proposito di Francia, è indicativo dei problemi provocati dalla pandemia quanto avvenuto sei mesi dopo il Salone di Cannes. Racconta Lettieri: “Durante il Salone francese un albergatore della Costa Azzurra, che svolge anche attività di noleggio, manifestò interesse per l’esemplare numero uno del Maxy 46 e raggiungemmo un accordo per la vendita e le modalità di pagamento. Purtroppo il brusco blocco dell’attività alberghiera causato dalla pandemia ha messo in difficoltà questo cliente, al punto da chiedermi di rinviare tutto. Abbiamo trovato un accordo che include, non appena possibile, che il mio cliente diventi anche distributore di Coastal Boat per la Francia”.

Detto del Maxy 46, resta da scoprire che cosa bolle in pentola in vista del 2021. “Presto per sbilanciarsi sui tempi – dice il titolare di Coastal Boat – comunque è certo che abbiamo in allestimento un Maxy più grande, di 16 metri, e stiamo lavorando a un progetto ambizioso, un super maxy di 70 piedi che in realtà sarà un vero e proprio yacht con gomma perimetrale, sulla falsariga di quanto hanno già fatto alcuni marchi di prestigio come Novamarine”.

Non ancora fissate date e obiettivi di mercato del futuro super Maxy, tuttavia Lettieri tiene a spiegare: “E’ vero che per noi di Coastal Boat è un territorio nuovo, tutto da esplorare, ma la storia recente insegna che molti proprietari di vecchi yacht di grandi dimensioni, anche d’un certo prestigio, hanno scelto di sostituirli proprio con battelli di questo tipo. Apparentemente scendono di categoria, in realtà approdano a prodotti più pratici e convenienti, ma capaci di assicurare spazio, comfort e capacità di navigazione insospettabili”.

Vero? Falso? Attendibile? La controprova dovrebbe arrivare dai saloni autunnali, quelli che possono segnare la svolta decisiva dopo i rallentamenti provocati dal Coronavirus e che dovrebbero aprire la strada alla stagione 2021, quella del presumibile rilancio. Tra settembre 2020 e febbraio 2021 – com’è noto – sono in programma Cannes, Genova, La Rochelle, il neonato Salone di Bologna, Dusselford e il Nauticsud di Napoli. “Troppi – osserva Lettieri – per una piccola struttura come Coastal Boat. Dovrò fare delle scelte, anche in base ai costi e alle prospettive di mercato. E, come me, molti altri cantieri”.

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Mercoledì 6 Maggio 2020 - Ultimo aggiornamento: 08-05-2020 18:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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