Un porto turistico

Nautica, le associazioni di categoria mobilitate in vista delle elezioni: manifesto in 6 punti ai candidati

di Sergio Troise
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GENOVA - Lo hanno chiamato “Manifesto per il Governo” (quello che verrà dopo le elezioni del 4 marzo). In realtà è un pro memoria che fa il punto sugli impegni da rispettare per il futuro della nautica. Un modo per “mettere le mani avanti” e avvertire i prossimi gestori della cosa pubblica: questo era stato deciso, approvato, sottoscritto e tramutato in legge dai vostri predecessori; ora si deve andare avanti su questa rotta condivisa con gli operatori dell’intera filiera, produttori, fornitori di servizi, porti, operatori turistici. Nessuno potrà dire “io non c’ero, non sapevo”.

Firmato da Ucina, Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio e Confarca (le cinque associazioni che si sono confrontate con Governo e Parlamento uscenti per l’approvazione del nuovo Codice della nautica, in vigore dal 13 febbraio scorso) il Manifesto è stato inviato a tutti i candidati alla leadership di governo alle prossime elezioni.

Articolato in 6 punti, il documento rammenta l’importanza di andare avanti sulla strada della semplificazione “con una rapida emanazione dei decreti attuativi del nuovo Codice”. In materia di legalità, il punto 2 rammenta la necessità di rendere operativo il Registro telematico delle unità da diporto, ritenuto un’arma fondamentale contro le frodi, oltre che un contributo alla velocizzazione di pratiche burocratiche (immatricolazioni, passaggi di proprietà) a tutto vantaggio degli utenti. Al terzo punto viene rammentata la necessità di implementare la norma di legge sul Bollino Blu, al fine di evitare duplicazioni di controlli in mare, incluso il previsto rilascio su richiesta. E ancora: il Manifesto rammenta ai candidati la necessità di approvare un contratto di lavoro ad hoc per il settore nautico e l’urgenza di una riforma in materia di concessioni demaniali per la portualità turistica. Infine, viene ricordata l’istituzione, già prevista dal nuovo Codice, della Giornata del mare da celebrare nelle scuole l’11 aprile.

«Il nostro è un settore complesso, trasversale; è quinto per surplus commerciale e vanta il più alto moltiplicatore occupazionale di tutto il Cluster marittimo. Con la legislatura uscente sono stati adottati numerosi provvedimenti di rilancio, che accoglievano le richieste avanzate da noi operatori e riparavano a politiche sbagliate del passato” – spiega la presidente di Ucina Carla Demaria - ma questo è l’inizio e non la conclusione di un percorso di rilancio, che deve coinvolgere innanzitutto l’associazione di Confindustria, le rappresentative dei porti, di Confcommercio e della filiera dei servizi».

Ma come è nata l’idea di inviare ai candidati alle elezioni un Manifesto con i punti salienti da tenere a mente? Gli operatori delle varie associazioni hanno fatto trapelare che l’idea è maturata di fronte alle perplessità espresse da un candidato che ha definito “la nautica troppo difficile da spiegare all’elettorato”. Come dire: a chi importa se un privato non ottiene la concessione per gestire un porto? Ma i presidenti di Assomarinas e Assonat-Confcommercio, Roberto Perocchio e Luciano Serra, spiegano: «Un tema come il decennale contenzioso sulle concessioni demaniali dei porti turistici non riguarda solo le imprese, ma anche gli utenti, la filiera turistica e tutti i servizi dell’indotto. Questo devono capire i politici».

Sulla necessità di “tenere caldi” i temi della nautica e del turismo nautico si sono spesi anche altri operatori. “Il mercato nazionale è in ripresa e nel 2017 il leasing nautico ha segnato un più 70%, ma per continuare a recuperare il settore ha bisogno di certezze, a cominciare dal Registro telematico” ha ricordato Enrico Duranti, presidente di Assilea (Associazione Italiana Lasing). Paolo Colangelo (Confarca) ha ricordato da parte sua «l’importanza di diffondere la cultura del mare, che da sempre ha un presidio nelle scuole nautiche per la giusta formazione del futuro diportista”. E ha ricordato che la Giornata del mare prevista per l’11 aprile in tutte le scuole “dovrà essere il primo impegno del nuovo ministro dell’istruzione».

 

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Mercoledì 28 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 01-03-2018 21:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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