Una affascinante panoramica del porto di Monte Carlo dove si sta svolgendo il Salone della Nautica

A Monaco il boat show del lusso esalta il Made in Italy. Biglietti fino a 1.350 euro per vedere il top mondiale

di Sergio Troise
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MONTECARLO - Archiviati i saloni di Cannes e Genova, la nautica (o meglio: la grande nautica dei superyacht) si è trasferita nel Principato di Monaco, sede del salone più glamour del mondo, dedicato alle imbarcazioni più grandi e lussuose, riservate a un mercato internazionale che va dall’America agli Emirati, senza comunque trascurare la vecchia Europa. Qui, a Port Hercules, nel cuore del Principato, si svolge dal 29 settembre al primo ottobre un autentico show dei sogni, famoso proprio per le dimensioni e l’eccezionale qualità delle imbarcazioni esposte: poco più di un centinaio, tra cui molte anteprime mondiali.

Decisamente fuori del normale anche il costo dei biglietti (in vendita esclusivamente on line): 500 euro per la visita di un giorno; 850 per due giorni, 1.350 per tre giorni. Eppure c’è un pubblico che non si lascia scoraggiare: è composto da visitatori che arrivano al vicino aeroporto di Nice Cote d’Azur con voli privati, alcuni in elicottero, molti altri in auto. E raramente si vede una maggiore concentrazione di marchi di lusso come Ferrari, Lamborghini, Bentley, Rolls…

In questo scenario da sogno recitano un ruolo di primissimo piano i cantieri italiani, con Benetti, Ferretti Group, Baglietto e Sanlorenzo nel ruolo di grandi protagonisti. La nostra cantieristica, del resto, è leader nel mondo e tutti gli indicatori dicono che export e fatturati vanno a gonfie vele.

Dopo il grande successo a Cannes, Benetti si è presentato a Montecarlo con i nuovi progetti B.NOW, l’evoluzione della famiglia B.CENTURY, e ha lanciato l’innovativo 85M Project ORO. Nel corso della conferenza stampa tenutasi a Montecarlo, Marco Valle, ceo del cantiere controllato dalla famiglia Vitelli, ha rilasciato dichiarazioni che non lasciano dubbi sul momento magico dell’azienda.

“Abbiamo investito molto in questi anni nella ricerca e nello sviluppo di nuove imbarcazioni e stiamo raccogliendo risultati straordinari. A quasi un mese dall’inizio dell’anno nautico sono ben 23 i vari in programma, quasi due al mese, un record storico. Le prospettive per il futuro – ha detto Valle - sono molto positive: abbiamo aperto a settembre con il varo di un 50 metri B.Now e concluderemo ad agosto con il varo di un 68 metri B.Century. Il portafoglio ordini è in crescita e prevede consegne di nuovi modelli fino al 2027”.

Nel corso dell’incontro monegasco con il gotha della nautica mondiale è stato ricordato anche l’impegno messo nella ricerca di soluzioni tecnologiche a sostegno della riduzione dell’impatto ambientale: un impegno che il gruppo Benetti-Azimut ha iniziato ad affrontare oltre dieci anni fa, oggi approdato alla disponibilità di propulsioni anche ibride per le famiglie B.Now e B.Century.

Di particolare interesse, a Montecarlo, è risultata la presentazione di Project Oro, progetto affidato a Giorgio Cassetta, che utilizza le più moderne tecnologie propulsive, minimizzando l’impatto dimensionale (85 metri) e aprendo una finestra sul futuro.

E veniamo a Ferretti Group, altro colosso del Made in Italy, che nel salone del Principato monegasco ha annunciato l’acquisizione di due società: la Masello Srl e la Fratelli Canalicchio SpA. La prima con profonda esperienza nell’arredamento in legno per yacht, l’altra specializzata nella realizzazione degli esterni statici e dei sistemi cinetici automatici degli yacht.

“Abbiamo portato a termine le due operazioni perché l’acquisizione del controllo di un fornitore strategico garantisce stabilità e affidabilità, migliora le performance industriali e l’internazionalizzazione delle competenze. Siamo convinti che l’integrazione a monte ci permetterà di esprimere ancora più qualità, ottimizzando costi e tempi”, ha dichiarato l’avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group, specificando che “grazie all’integrazione le due società fattureranno entro il 2025 circa 30 milioni di euro, contro i 13 del 2021”.

Quanto alle barche esibite a Port Hercules, Ferretti Group ha conquistato la scena con due anteprime mondiali: CRN M/Rio e, soprattutto, Riva 130 Bellissima, primo flybridge planante della gamma a svilupparsi su tre ponti reali, in grado di esaltare, lungo i suoi 40 metri di lunghezza, il meglio del design, dell’ingegneria nautica, della tecnologia e dell’artigianalità. Per non dire dell’eleganza, tipica di questo cantiere nato 180 anni fa, per il quale è stata annunciata – vale la pena ricordarlo – anche un’altra novità importante: nella Super Yacht Yard di Ancona verrà costruita infatti la nuova ammiraglia, che misurerà 54 metri, 4 in più del Race di proprietà di Piero Ferrari, finora al vertice della gamma Riva.

Tra i progetti annunciati a Monaco per il maxi cantiere di Ancona ci sono anche il nuovo Pershing 170 e il Custom Line Navetta 50, mentre in altra sede verranno portate avanti le costruzioni degli innovativi Wallywind 130 e Wallywind 150, imbarcazioni a vela in carbonio destinate ad esaltare il mix tra prestazioni, eleganza e comfort. La sola presentazione dei rendering ha lasciato intuire che sono arrivo due gioielli.

“Siamo l’unico gruppo nautico con una gamma che va dagli 8 ai 90 metri, a motore e a vela, e qui a Monaco – ha tenuto a dire Galassi – ci sentiamo sempre più belli e più solidi, anzi direi d’acciaio, considerando il materiale principe con cui sono realizzati i capolavori della nostra Super Yacht Yard di Ancona. Gli investimenti sul segmento dei grandi yacht ci stanno ampiamente ripagando”.

Proiettato sul futuro anche Baglietto. Che ha colto l’occasione dell’evento monegasco per presentare il progetto del T60, imbarcazione di 60 metri destinata a rappresentare il top di gamma. Non sarà varata prima del 2026, ma con Francesco Paszkowski Design il progetto è stato già definito in ogni dettaglio, partendo da un’idea di base: fare in modo che la nuova ammiraglia (ordinabile a richiesta anche con motorizzazione ibrida) rappresenti la naturale evoluzione del fortunatissimo T52, di cui il cantiere vanta già ben 6 commesse acquisite senza aver ancora varato la prima unità.

Sanlorenzo si è presentato al Monaco Yacht Show con due modelli della flotta superyacht: 62Steel e Alloy. Del primo, imponente imbarcazione in metallo a 5 ponti vista in anteprima un anno fa proprio a Montecarlo, sono state già vendute 4 unità, di cui la terza verrà consegnata nei primi mesi del 2023, mentre la quarta guadagnerà 2 metri e si chiamerà 64 Steel.

Nel caso di Alloy si tratta invece di una world prémiere per il pubblico, al quale l’imbarcazione di 44,5 metri progettata con la collaborazione di Bernardo Zuccon è stata presentata con un’importante credenziale: la vittoria nei World Superyacht Awards 2022. Tra le tante particolarità emerge la cabina armatoriale concepita come un appartamento privato di 147 metri quadri e organizzata su tre livelli connessi tra loro, con un’area indoor ed una outdoor.

“Ambedue i super yacht – dicono in casa Sanlorenzo - sono l’emblema dell’approccio sartoriale del cantiere, frutto di un lavoro continuo e sempre orientato verso il futuro che ha portato a consolidare la leadership nel settore del metallo soprattutto negli ultimi anni”.

Interessante si è rivelata anche la partecipazione di Blue Game, marchio di proprietà Sanlorenzo che al Salone di Monaco ha annunciato l’intenzione di avventurarsi in una sfida molto audace: progettare e realizzare per American Magic–New York Yacht Club, challenger della 37ma edizione della Coppa America, la prima “chase boat” spinta esclusivamente a idrogeno e in grado di navigare su foil, rispettando i rigidi requisiti imposti dal protocollo della manifestazione. Se tutto andrà come previsto, vedremo dunque una innovativa imbarcazione di 10 metri in grado di raggiungere i 50 nodi a zero emissioni.

Intanto, lungo le banchine di Port Hercules il compito di rappresentare il marchio Blue Game è stato affidato alla BG72, l’ammiraglia di una flotta che rappresenta l’anello mancante nello yachting. Come? Mettendo d’accordo gli estimatori sia delle imbarcazioni fly sia di quelle open. Con il ruolo di “mezzo di collegamento” tra una sponda e l’altra del porto, a Monaco è stato utilizzato inoltre il BG42, chase boat ideale per svolgere il servizio, ma anche per soddisfare gli amanti della pesca in mare aperto.

Tra i cantieri del miglior made in Italy, da non trascurare la presenza dell’AB100 di AB Yachts, del motoryacht S501 Kinda di Tankoa e dello Sherpa di Arcadia. In prima linea anche il Cantiere delle Marche con Acala, bello scafo dislocante in acciaio con sovrastruttura in alluminio progettato da Sergio Cutolo.

Il super salone monegasco, come già avvenuto a Cannes e a Genova, ha dedicato un’area specifica anche alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni sostenibili nella nautica da diporto. Ma su questo versante della navigazione eco-compatibile le vere protagoniste sono state le grandi imbarcazioni a vela, una flotta ecologica per natura, esposta nella Sailing Yacht Area. Quattro le new entry tra le 10 unità esposte: ClubSwan 80 (27,7 metri) e Swan 98 (31,05) del cantiere finlandese Nautor's Swan; Sorvind (34,59 metri) del cantiere Southern Wind, e il catamarano a vela ecologico Sunreef 80 Eco, di 24 metri.

Il Monaco Yacht Show 2022 ha offerto infine l’occasione per annunciare l’avvio della collaborazione tra Fulvio De Simoni e Pininfarina. “Unendo le nostre competenze complementari, siamo in grado di rispondere in maniera efficace alle esigenze degli armatori e dei cantieri navali, proponendo soluzioni innovative” ha detto Kevin Rice, direttore creativo di Pininfarina. Oltre ad un primo progetto di catamarano, già annunciato nei mesi scorsi, i due partner hanno anticipato che nei piani c’è un innovativo progetto di ricerca denominato X2 EXplore X EXperience che ha l’obiettivo di superare le categorie classiche del settore.

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Venerdì 30 Settembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 01-10-2022 20:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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