La prima Unpav della Marina Militare italiana battezzata Angelo Cabrini

Marina Militare, varata l’Angelo Cabrini: la prima nave ad altissima velocità della flotta italiana

di Antonino Pane
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MESSINA - Versatilità, altissima tecnologia, velocità. La Marina Militare Italiana adegua la sua flotta con due nuove unità Unpav (Unità navale polifunzionale ad altissima velocità). La prima, battezzata Angelo Cabrini, è stata varata a Messina nei cantieri Intermarine S.p.A. (controllata del Gruppo industriale quotato Immsi S.p.A. - IMS.MI). L’evento si è svolto alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Valter Girardelli, del management di Intermarine e di autorità civili e religiose.

Alla nave è stato dato il nome di “Angelo Cabrini”, Ammiraglio e incursore della Regia Marina, decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare per l'affondamento dell'incrociatore pesante inglese York il 26 marzo 1941 nella baia di Suda a Creta. Madrina dell’Unità è la signora Anna Accardo, madre del Secondo Capo Nicola Fele, incursore della Marina Militare, insignito con la Medaglia d'oro al Valor di Marina, deceduto in servizio nelle acque del basso Adriatico il 15 febbraio 1992.

L’Unpav è un versatile e moderno mezzo navale che fornirà un elevato valore aggiunto alle peculiari capacità della Marina Militare. Nella fattispecie, le due unità navali classe Cabrini, forniranno supporto alle operazioni delle Forze Speciali della Marina Militare (Gruppo Operativo Incursori – G.O.I.), sia esso nella fase di addestramento che nella conduzione delle stesse. In aggiunta, concorreranno al controllo dei traffici marittimi, al contrasto dei traffici illeciti, alla sicurezza in ambienti con presenza di minaccia asimmetrica e all’evacuazione di personale da aree di crisi.

La versatilità, come dicevamo, è una delle caratteristiche fondamentali dell’unità Unpav, in grado di far fronte a molteplici esigenze, grazie ad una piattaforma con spazi liberi dedicati al trasporto di specifici equipaggiamenti delle squadre di sommozzatori. È capace di sviluppare alte velocità ed è costruita con materiali caratterizzati da robustezza, protezione balistica, resistenza al calore, schermatura dalle interferenze elettromagnetiche, ridotto peso ed elevata resistenza strutturale. L’unità ha una lunghezza di 44,16 metri fuori tutto, una larghezza di 8,4 metri e un dislocamento di 190 tonnellate: tale piattaforma permette l’imbarco di un RHIB Rigid Hull Inflatable Boat Zodiac Hurricane 733 in uso al G.O.I., tramite uno scivolo a poppa e un sistema integrato di lancio e recupero.

L’impianto propulsivo costituito da 3 coppie di Idrogetti Kamewa e Motori MTU 16V 2000 M94, installati in due differenti locali dell’apparato motore, assicura all’unità la velocità massima di oltre 30 nodi. Gli idrogetti offrono grande manovrabilità ed elevata reattività tale da mantenere la piattaforma stabile e ferma affiancata ad altre unità.

E non basta. L’unità è caratterizzata da un’elevata automazione che garantisce il contenimento del numero dei componenti dell’equipaggio.La Plancia è protetta balisticamente e permette una visione a 360°. La consolle integrata di plancia permette il controllo di tutto il sistema di combattimento oltre che gli apparati per la navigazione e conduzione dell’unità e il sistema di controllo e monitoraggio di piattaforma.

Un’area modulare nella zona poppiera del ponte coperta permette diversi tipi di operazioni: assalto navale, rilascio e recupero operatori Incursori impiegati in azioni speciali. Inoltre, in particolari configurazioni è possibile prevedere l’installazione di una camera di decompressione containerizzata per il supporto alle attività subacquee. Vi sono dei locali dell’unità completamente dedicati ad ospitare le attrezzature del Comsubin.

«Nave Cabrini è un ulteriore esempio delle notevoli capacità e della elevatissima professionalità della nostra industria nazionale intesa nel suo complesso di gruppi industriali maggiori e di piccole e medie imprese - ha affermato l’ammiraglio di squadra Valter Girardelli, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare -. Si tratta del frutto della produttività del sistema Paese: un prodotto che, al pari di altri, caratterizza il cosiddetto Made in Italy famoso e apprezzato in tutto il mondo». 

La commessa, che è stata affidata dalla Marina Militare a Intermarine a fine 2016 per un ammontare totale di 40 milioni di euro, prevede la realizzazione di una seconda Unità Navale Polifunzionale ad Altissima Velocita, Nel frattempo Intermarine proseguirà presso il cantiere di Messina le attività di allestimento della “Angelo Cabrini”, la cui consegna è prevista ad aprile 2019.

«Intermarine ha maturato negli anni una solida esperienza e conoscenza delle problematiche relative alla progettazione e alla costruzione di navi militari con requisiti operativi molto stringenti - ha detto Livio Corghi, Ad di Intermarine-. Ci siamo imposti sul mercato internazionale grazie all’ottima reputazione guadagnata con la fornitura alle più prestigiose Marine Militari mondiali di navi speciali, in particolare i cacciamine. Lavorare con la nostra Marina Militare è sicuramente motivo di grande orgoglio e soddisfazione».

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Domenica 3 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 04-06-2018 22:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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3 di 3 commenti presenti
2018-06-04 09:45:34
Non basta essere veloci, bisogna anche saper andare nella direzione giusta
2018-06-04 11:26:56
Nel titolo si scrive "unità ad altissima velocità",e poi nell'articolo si indica "che la velocità massima di oltre 30 nodi";senza però indicare quale effettivamente è quella MAX. Io ero imbarcato sul cacciatorpediniere "Intrepido" che aveva quasi 4000 t. di stazza e viaggiava ad una velocità di 34 nodi: quindi superiore ai 30 nodi.............sono passati 40 anni!!!!!!
2018-06-04 11:52:50
Menomale,almeno faremo prima ad andare a soccorrere gli africani