La conferenza stampa di presentazione

La nautica raddoppia: dopo Genova un altro Salone. A Bologna dal 17 al 25 ottobre la fiera delle barche tra 5 e 18 metri

di Sergio Troise
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BOLOGNA - Chi l’avrebbe mai detto! Nell’anno funesto della pandemia nessuno riesce a fermare i capitani coraggiosi della nautica italiana. Mentre Cannes e Montecarlo rinunciano ai loro saloni nautici, l’Italia raddoppia: allo storico e blasonato Salone di Genova, in programma dall’1 al 6 ottobre, farà seguito infatti la prima edizione del Salone nautico di Bologna, in programma nei padiglioni di Bologna Fiere dal 17 al 25 dello stesso mese. Nove giorni dedicati alla piccola e media nautica, ovvero a barche e gommoni di misura compresa tra i 5 e i 18 metri.

La prima edizione del Salone nautico di Bologna è stata presentata nel salone dei congressi di Bologna Fiere, presenti il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, l’assessore ai trasporti e mobilità del Comune di Bologna, Claudio Mazzanti, Gianpiero Calzolari (presidente di Bologna Fiere) e Gennaro Amato, numero uno della società organizzatrice Snidi (Saloni Nautici Internazionali d’Italia), una emanazione della AFINA (Associazione Filiera Italiana della Nautica), associazione d’imprese che da qualche tempo ha preso le distanze da Confindustria Nautica (che organizza Genova attraverso la società I Saloni nautici) accentuando storiche divergenze tra Genova e Napoli.

L’allestimento del Salone nautico di Bologna nasce infatti da una iniziativa presa a Napoli, dalle aziende campane, che da tempo reclamano visibilità a 360 gradi per il comparto della cosiddetta piccola e media nautica, quella che riguarda imbarcazioni tra i 5 e i 18 metri, comparto in cui non temono confronti. Fallito, per l’ostracismo della politica, della burocrazia e, soprattutto, della Sovrintendenza, il tentativo di organizzare un salone sul lungomare di Napoli, e valutando insufficiente il Nauticsud (che pure è il secondo salone d’Italia dopo Genova) e piccoli eventi primaverili e autunnali come “Navigare”, gli operatori campani hanno deciso dunque di allestire l’esposizione a Bologna, considerando il capoluogo dell’Emilia Romagna ideale per posizione geografica e collegamenti stradali e ferroviari. L’accordo con le autorità del territorio è stato trovato facilmente e la macchina organizzativa è partita. E non si è fermata neanche di fronte al dilagare della pandemia, anche se ha dovuto fare i conti con aziende in oggettiva difficoltà e con i tanti che hanno dovuto scegliere tra la presenza a Genova e quella a Bologna.

Se il progetto di “Bologna in Blu” (questo lo slogan del nuovo Salone) è andato avanti, lo si deve, indubbiamente, alla forte sinergia creatasi sull’asse Napoli-Bologna. Lo ha sottolineato Amato, ricordando che l’appoggio delle istituzioni locali, in questo difficile momento, è stato determinante. “Insieme abbiamo fatto un grande lavoro, uno sforzo notevole per mettere a punto questa prima edizione. Ciò è stato possibile solo grazie al lavoro di gruppo e di coesione con il territorio che ci ha accolto con entusiasmo e fiducia, una risposta che speravo di trovare in questa fantastica regione che nella produttività e nella concretezza ha il suo valore aggiunto”.

“Siamo orgogliosi di poter ospitare un evento di nautica – ha dichiarato da parte sua Gianpiero Calzolari, presidente Bologna Fiere – anche perché rappresenta una filiera produttiva assente sino ad oggi nella nostra programmazione. Abbiamo un contratto di dieci anni per lavorare insieme e realizzare la più grande fiera del comparto tra i 5 e 18 metri”.

In prima linea tra i sostenitori del primo Salone nautico di Bologna si è schierato il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Che ha osservato: “Dobbiamo capire che avremo una caduta del Pil italiano, perciò abbiamo bisogno di rimboccarci le maniche cercando di tenere in attività le migliori realtà produttive. La scelta di un salone nautico che si svolga qui, nonostante le difficoltà in questo periodo per le organizzazioni fieristiche, è un segno di fiducia da parte nostra e degli stessi organizzatori. Insieme potremo fare molto. L’Emilia Romagna è l’unica regione orizzontale e quindi sviluppa, grazie al suo posizionamento, un punto nevralgico del territorio italiano che favorisce gli scambi commerciali”.

Inutile dire che tra le considerazioni fatte dal governatore è rientrato anche il ruolo della riviera adriatica, che da Bologna dista assai poco. “Abbiamo nove porti sui quali stiamo effettuando interventi di ripristino ed ampliamento con fondi ingenti, in particolare quello di Ravenna, sul quale faremo un investimento storico puntando a conquistare un ruolo di prestigio tra i porti italiani anche per il diporto. Un salone nautico è un valore aggiunto”.

In rappresentanza dell’amministrazione cittadina, l’assessore del Comune di Bologna, Mazzanti, da parte sua ha osservato: “La nostra città ha tanta cultura e bellezza e l’arrivo di un salone nautico ci riporta al passato storico che vedeva il capoluogo emiliano protagonista degli scambi commerciali della seta grazie ai canali che la collegavano al mare. Ci sarà una grande ricaduta economica per la città grazie a questa esposizione unica nel suo genere”.

Le entusiastiche e in gran parte ottimistiche dichiarazioni di promotori e sostenitori di questa nuova iniziativa contribuiscono a creare un clima di fiducia. Tuttavia sarà bene chiarire che questo primo Salone di Bologna si configura come una sorta di “numero zero”: sarà un evento nazionale, aperto per ora soltanto ad un paio di aziende straniere (una cinese e una americana), e un totale di espositori che al momento non supera la cinquantina (per circa 120 marchi). Circa 130 saranno le imbarcazioni da vedere, distribuite nei padiglioni 19, 21 e 22 per un totale di 24.800 metri quadri.

La posizione baricentrica rispetto a Veneto, Lombardia, Toscana e Marche, e la possibilità di raggiungere Bologna in treno con l’Alta Velocità da molte città ben collegate, lascia pensare che l’afflusso di visitatori potrà risultare favorito; tuttavia è anche vero – come gli organizzatori ben sanno – che l’evolversi della pandemia è un’incognita che può incidere sull’afflusso. Ciò detto, vale la pena ricordare che, a differenza di quanto disposto a Genova, dove si accede solo acquistando i biglietti online, a Bologna saranno aperti anche i botteghini ai varchi d’ingresso dell’area fieristica. Il prezzo è stato fissato in 12 euro (10 in caso di acquisto digitale). Ovviamente dovranno essere rispettate tutte le norme di sicurezza previste, dal controllo della temperatura con i termoscanner all’uso delle mascherine, per non dire del divieto di assembramento e dell’obbligo di rispettare le distanze di sicurezza.

Protagonisti annunciati del primo Salone nautico di Bologna saranno i natanti, ovvero le imbarcazioni che non superano i 10 metri. E tra queste non mancherà qualche new entry, come la linea Brava di Mingolla, cantiere pugliese che ha già annunciato la presentazione di 4 barche in vtr di dimensioni comprese 5,60 e 7,40 metri. In questo ambito si farà notare anche Salpa, che dopo l’anteprima a Genova porterà anche a Bologna la nuova SunSix, una barchetta di appena 6 metri (6,15 fuori tutto, 5,99 la lunghezza di omologazione) proposta nelle versioni Freeway e Jetset.

Tra i gommoni, sarà interessante scoprire il PRO 470 e il T 680 di AlumBoats, azienda cinese che espone per la prima volta in Italia. Tra i maxi-rib reciteranno un ruolo da protagonisti i palermitani del cantiere Altamarea, con il nuovo Wave 35 GT, e Collin’s Marine, che presenterà in anteprima a Bologna il nuovo Panamera Yacht Py95. Assente a Genova, sarà invece a Bologna Italiamarine, presente nel segmento gommoni con ben 10 modelli cabin disegnati dallo studio Rivellini. Il cantiere partenopeo presenta alcuni dei modelli di ultima generazione, come il 31 Positano Cabin di 9,40 metri e il piccolo Vulcano 22 di 6,50 metri. Quest’ultimo è l’entry level della gamma, ma non per questo il cantiere rinuncia a svariate possibilità di personalizzazione e ad una motorizzazione capace di assicurare prestazioni entusiasmanti (225 cv la massima applicabile).

Sul fronte della barche di maggiori dimensioni (ma sempre nel limite dei 18 metri) hanno già confermato la presenza cantieri di buona reputazione come Rio Yacht, che dopo l’anteprima a Genova porterà anche a Bologna il nuovo Daytona, cabinato sportivo di 11 metri, e Rizzardi, che con ogni probabilità rivestirà il ruolo di ammiraglia del Salone, con il nuovissimo InFive, open planante di 16 metri, capace di coniugare stile, lusso e comfort a prestazioni sportive, con velocità di punta di 45 nodi.

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Mercoledì 30 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 20:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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