TRIESTE - Non sola la ripresa del lavoro nei cantieri italiani ma anche una strategia forte per consolidare le costruzioni speciali, quelle dove l’impegno del monte ore/lavoro è alto. Fincantieri guarda avanti e consolida la sua posizione planetaria. L’ultimo atto di straordinaria portata strategia arriva dagli Stati Uniti dove il gruppo Made in Italy si è aggiudicato un contratto di 800 milioni di dollari per il progetto esecutivo e la costruzione di una nave militare americana. L’accordo è stato firmato dal Dipartimento della Difesa statunitense e dalla controllata americana di Fincantieri, Marinette Marine (FMM). In pratica Fincantieri realizzerà la prima nave di un programma militare denominato “FFG(X)” che precede la realizzazione di fregate lanciamissili della US Navy. 

E qui viene il meglio dell’accordo. Nel contratto, infatti, è prevista l’opzione per 9 ulteriori navi, oltre al supporto post vendita e l’addestramento degli equipaggi, che porteranno il valore complessivo dell’accordo a 5,5 miliardi di dollari per Fincantieri. E non basta. C’è anche da dire che le prospettive sono ancora più ampie: nell’ambito del programma, la US Navy si prevede la costruzione di ulteriori 10 unità, per un totale di 20.

 FMM ha sottoposto al Governo statunitense e alla US Navy un progetto giudicato come il più avanzato e innovativo. La proposta del Gruppo, infatti, è basata sulla piattaforma delle fregate FREMM, ritenuta la migliore al mondo sotto il profilo tecnologico. La stessa piattaforma tecnologica alla base  del programma di dieci unità per la Marina Militare Italiana che Fincantieri sta completando.

 Ma torniamo agli Usa. Questo ulteriore passo in avanti conferma che FMM rappresenta la punta di diamante di Fincantieri Marine Group (FMG), guidata da Dario Deste. A questo proposito va ricordato che il gruppo controlla anche altri due siti sempre nella regione dei Grandi Laghi (Wisconsin):Fincantieri Bay Shipbuilding e Fincantieri Ace Marine. Tutti poli specializzati che  annoverano clienti commerciali e governativi, tra cui la US Navy e la Guardia Costiera americana. 

Con la nuova commessa  Fincantieri raccoglie i frutti di un lungo lavoro. Va ricordato, infatti, che la costola americana dell’azienda italiana oltre ad aver sviluppato il programma Littoral Combat Ships, che prevede la costruzione di 16 navi (di cui 10 già consegnate), lo scorso dicembre,  ha ottenuto un ordine plurimiliardario per la costruzione di 4 unità Multi-Mission Surface Combatants (MMSC), destinate al regno dell’Arabia Saudita, nell’ambito del programma Foreign Military Sales degli Stati Uniti.

 “Fincantieri, grazie al supporto del Governo italiano - è stato sottolineato nella presentazione dell’accordo - e a un modello organizzativo rigoroso fondato sulla cultura del lavoro, applicato anche di recente per il nuovo ponte di Genova, si è affermata in una competizione che ha visto in gara i principali gruppi cantieristici americani”.