Il nuovo 43 Wallytender

Ecco il nuovo 43 Wallytender: runaboat di 13 metri sportivo e veloce, ma anche comodo, versatile e spazioso

di Sergio Troise
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FORLI’ - Nei piani originari doveva essere presentato al Salone di Cannes 2020, poi cancellato causa Covid. Soltanto pochi privilegiati, ospiti della private preview organizzata a Montecarlo da Ferretti Group, hanno visto dunque in anticipo l’esemplare numero 1 del 43 Wallytender, erede designato di una fortunata dinastia di barche che hanno scritto la storia del marchio fondato da Andrea Bassani. Ora, in coincidenza con il lancio sul mercato, tutti possono vedere come è fatta la new entry prodotta a Forlì, dove viene concentrato il massimo dell’impegno sull’innovazione, un must irrinunciabile per queste imbarcazioni esclusive e “fuori dal coro”. Il nuovo Wally è infatti un veloce, potente, esclusivo runabout di 13 metri, capace di assolvere più ruoli: barca da crociera giornaliera per la famiglia, tender per superyacht a vela e a motore, barca appoggio per i resort.

La versione base viene proposta con due motori Volvo Penta diesel da 380 hp con piedi poppieri, soluzione funzionale per alare e sistemare in rimessaggio la barca in una casa sul mare (come consuetudine in alcuni Paesi del Nord Europa e negli USA), oltre a consentire di esplorare calette remote grazie al pescaggio ridotto; in alternativa viene proposta una motorizzazione opzionale, sempre Volvo Penta, costituita da due propulsori da 440 hp per velocità di punta di oltre 40 nodi, e con il supporto di un pratico joystick per facilitare le fasi di manovra. La portata omologata è per 12 persone; sottocoperta non manca una comoda cabina matrimoniale, con bagno separato.

Ma l’elemento caratterizzante del nuovo 43 Wallytender è l’inedito design con pozzetto centrale che offre agli ospiti la massima protezione da vento e spruzzi d’acqua anche a velocità elevate mantenendo la praticità e l’accesso di un walkaround. “Questo innovativo layout – sostengono i progettisti - unisce la piacevole sensazione di stare all’aria aperta con la sicurezza e il comfort che contraddistinguono una barca con minor affaccio”.

Tra le iniziative intraprese per esser certi di andare effettivamente incontro alle aspettative della clientela, c’è stata anche la consultazione di armatori proprietari di imbarcazioni Wally. Un modo semplice e sicuro per non sbagliare. E alla fine s’è arrivati, come detto, a un layout inedito, con un pozzetto centrale enorme, che offre al pilota e ai passeggeri una protezione completa, grazie al parabrezza di vetro che lo circonda su tre lati e al T-top. Per migliorare la visibilità, inoltre, la sezione anteriore del parabrezza è concentrata in un unico vetro con raggiatura centrale, senza montanti, soluzione che rafforza il design futuristico del modello, in linea con il Dna del brand.

Sulla filosofia e i contenuti del progetto si è espresso con orgoglio Stefano de Vivo, che di Wally è il direttore. «Grazie al patrimonio stilistico di Wally e ai 25 anni di incessante ricerca nel campo dell’innovazione, il team ha ripensato la parte centrale dell’imbarcazione e il suo utilizzo, realizzando il nuovo concetto di pozzetto centrale. Allo stesso tempo – ha aggiunto il manager - siamo ancora una volta riusciti a evolvere la nostra offerta per soddisfare gli armatori di oggi e quelli di domani, elevando gli standard del day boat. Confermando il binomio estetica/prestazioni che da sempre contraddistingue Wally, questo modello è certamente un punto di riferimento della nautica del futuro».

In sintonia Luca Bassani, che dopo aver ceduto l’azienda da lui fondata a Ferretti Group è rimasto nell’organico con il ruolo di responsabile del design. «Il nostro team – ha sottolineato Bassani - ha lavorato instancabilmente per realizzare un tender in grado di soddisfare le esigenze multifunzionali degli armatori odierni, rimanendo fedele alla filosofia progettuale Wally. A bordo ogni elemento ha una funzione precisa, espressa nella sua forma più pura, semplice e bella. Sono molto orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato con questa barca che merita un posto di rilievo nella grande famiglia Wally».

L’imbarcazione è costruita in compositi avanzati con fibra di carbonio e non mancano soluzioni legate all’indiscusso patrimonio velico di Wally, come dimostra l’impiego di un tessuto da vela laminato sulla sovrastruttura in fibra di carbonio del T-top: una soluzione che coniuga stile e funzionalità, in quanto la copertura del T-top semitrasparente risulta così leggera da essere supportata da un solo montante. In tal modo viene massimizzata la visibilità senza incidere sul dislocamento e inondando di luce naturale gli ospiti al riparo dal sole.

Ma il vero valore aggiunto del nuovo Wally è la capacità di adattamento dell’imbarcazione alle varie configurazioni della coperta, modulabili in base alle esigenze del momento. L’ampia zona di coperta libera a poppa, unita alle murate abbattibili in dotazione standard, è ideale per accogliere gli ospiti, ma anche per trasportare le vele di un superyacht in regata, mentre grazie al tavolo da pranzo, alle ampie sedute e al prendisole il tender diventa la barca ideale per le giornate in mare. E ancora: gli appassionati di sport acquatici possono stivare l’attrezzatura nel prendisole di poppa proposto in opzione, il cui interno è adibito a garage per SeaBob, wakeboard, bombole per immersioni subacquee e altri giochi d’acqua. La lista degli accessori a richiesta è molto ampia e il cantiere assicura che “in uno o due giorni di lavoro si può personalizzare la barca a piacimento”.

Ciò detto, le dotazioni di serie comprendono un frigorifero, un gavone termico per il ghiaccio e una scaletta da bagno in fibra di carbonio. Come optional sono disponibili un secondo frigorifero più grande, una doccia con soffione da montare a poppa, una macchina per il ghiaccio, il generatore diesel, l’impianto di aria condizionata sia all’interno della cabina sia all’esterno nel pozzetto, il sistema di stabilizzazione SeaKeeper e la passerella/scaletta da bagno retrattile automatizzata. Seguendo una (discutibile) prassi aziendale il cantiere non ha comunicato il prezzo del nuovo 43 Wallytender, ma non è difficile immaginare che tra optional e IVA si sfondi il tetto del milione di euro. Certo, non è poco. Ma in genere gli acquirenti Wally non badano a spese, dispongono quasi sempre anche di un mega yacht, se non giga yacht, e utilizzano il tender come mezzo di servizio o come giocattolone acquatico adatto a veloci escursioni.

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Venerdì 13 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 15-11-2020 08:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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