Il Riva Race 50m

Il design della nautica protagonista a Cortina. Premiati Cerri e il Riva 50 metri di Piero Ferrari

di Sergio Troise
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CORTINA - Si può parlare di barche nel cuore delle Dolomiti? Certo che sì, se il comune denominatore è costituito dall’amore per la natura e dalla volontà di coniugare innovazione e tradizione, esaltando le capacità di designer attenti all’evoluzione dei gusti, delle tendenze e delle esigenze di un mondo in continua evoluzione. E’ in questo spirito che Cortina d’Ampezzo ha ospitato l’edizione 2020 del Boat International Superyacht Design Festival Design & Innovation Awards, evento di grande prestigio che assegna riconoscimenti ai protagonisti della nautica da diporto di lusso, un comparto nel quale il made in Italy recita un ruolo di primissimo piano.

E infatti, tra i 14 premi assegnati da una giuria di esperti, due sono andati a cantieri italiani distintisi per capacità d’innovazione: uno è Cerri, marchio del Gruppo Gavio (come Baglietto e Bertram) premiato per il sistema di alimentazione ibrida sperimentato a bordo del Vanadis, uno yacht dislocante di 31 metri costruito in lega leggera, frutto di una vera e propria holding di esperienze che ha visto lavorare in sinergia più attori: l’olandese Guido de Groot ha curato sia il design interno che quello esterno, mentre l’architettura navale è stata affidata allo studio Ginton; quanto alla tecnologia ci si è affidati ai tedeschi di Siemens e Schottel. Insomma, il premio è andato a un progetto europeo, grazie al quale è stata realizzata una barca capace di esprimere linee esterne dal sapore classico e senza tempo e contenuti hi-tech di assoluta avanguardia, con grande attenzione ai temi dell’efficienza e dell’eco-sostenibilità.

L’altro premio al Made in Italy nautico è andato al Riva 50 metri Race, primo e più grande yacht in acciaio e alluminio dello storico cantiere di Sarnico appartenente al Gruppo Ferretti. Il Race è finito sul gradino più alto del podio per la categoria Outstanding Exterior Motor Yacht: la giuria ha apprezzato non solo l’architettura e lo stile navale, ma anche i dettagli di progettazione ingegneristica, il design degli esterni e le soluzioni tecnologiche innovative.

Progettato dal team ingegneristico della Riva Superyachts Division di Ancona, il Riva 50 metri è stato realizzato in collaborazione tra Officina Italiana Design, lo studio di Mauro Micheli e Sergio Beretta che disegna in esclusiva l’intera gamma Riva, e il Comitato Strategico di Prodotto di Ferretti Group, in cui recita un ruolo importante anche Piero Ferrari, che è azionista di minoranza della holding controllata dai cinesi di Weichai, nonché armatore della barca: il nome Race (Corsa), del resto, è un riferimento chiaro alla passione per la corse coltivata da sempre dal figlio di Enzo Ferrari.

“Questo premio è la dimostrazione che a volte i sogni si avverano e le sfide portano sempre soddisfazioni – ha dichiarato l’avvocato Alberto Galassi, Ceo di Ferretti Group -. Il sogno che abbiamo ereditato da Carlo Riva – ha aggiunto - è quello del Riva in acciaio più grande di sempre. La sfida era trasferire la leggenda del cantiere più famoso del mondo in 50 metri di bellezza e tecnologia. A giudicare dal successo di questa barca, ci siamo riusciti”.

Il riconoscimento al Riva 50 metri fa seguito ad un altro prestigioso premio incassato di recente da Ferretti Group: il 23 gennaio, infatti, il cruiser-racer Wallycento Tango ha vinto il primo premio assoluto in occasione dell’MDO.Montecarlo Prize, evento organizzato sotto l’Alto Patronato del Principe Alberto II di Monaco in collaborazione con l’Arca International, una delle più autorevoli riviste di design, e in partenariato con l’Istituto Francesi di design, l’ADI e l’IFI, l’Associazione per il Disegno Industriale e l’International Federation of Interior architects/designers.

Alla cerimonia di premiazione tenutasi allo Yacht Club di Monaco, Wally ha primeggiato nella categoria “designer internazionale”, la più ambita del nuovo concorso che celebra l’eccellenza internazionale in innovazione, tecnologia, design e sostenibilità. Stefano de Vivo, direttore generale di Wally, ha osservato: “Siamo onorati di ricevere questo autorevole riconoscimento. Ormai parte integrante di Ferretti Group, Wally è da sempre un punto di riferimento, in termini di innovazione e leadership, nel campo del design e un pioniere nel mondo dello yachting. Gli standard altissimi e la visione che hanno ispirato la nascita di Wally da parte del suo fondatore, Luca Bassani, sono oggi più attuali che mai e hanno portato il marchio a diventare negli anni un punto di riferimento globale per il mondo del design».

Presente alla cerimonia, Bassani ha confermato: “Sin dalla nascita di Wally abbiamo fatto ogni possibile sforzo per realizzare prodotti di eccellenza, caratterizzati da una qualità senza compromessi e da un design armonico. È quindi molto gratificante per noi essere premiati per gli alti standard che abbiamo sempre sostenuto e perseguito». Non è la prima volta, del resto, che Wally riceve importanti riconoscimenti da giurie esterne al mondo dello yachting: in passato ha vinto due volte il Compasso d’Oro (uno tra i più autorevoli e antichi premi internazionali di design al mondo), per gli yacht a vela Tiketitoo e Ryokan 2. A tutt’oggi è l’unico brand di yachting ad avere avuto questo onore per ben due volte, senza dire che la giuria del Compasso ha assegnato a Wally anche due menzioni d’onore per gli yacht a vela Black Sails e Tango.

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Mercoledì 5 Febbraio 2020 - Ultimo aggiornamento: 08-02-2020 18:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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