
Club del Gommone, partito il raid da Varazze alla Grecia: 3.850 miglia con un Nuova Jolly motorizzato Suzuki

Club del Gommone, partito il raid da Varazze alla Grecia: 3.850 miglia con un Nuova Jolly motorizzato Suzuki

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Dopo il successo della missione olimpica 2024 da Genova a Parigi, il Club del Gommone di Milano ha dato il via a una nuova missione di straordinario interesse: un raid di 3.850 miglia lungo le coste e le isole più affascinanti del Mediterraneo, dalla Liguria alla Grecia, organizzato per celebrare simbolicamente lo spirito olimpico un anno prima dei Giochi invernali Milano-Cortina.
Partito il 12 aprile da Varazze, il raid si svolge a bordo di un gommone della Nuova Jolly (il Prince 27) motorizzato con un fuoribordo Suzuki DF300BMND fornito dalla filiazione italiana della Casa giapponese. Ai comandi si alternano una trentina di soci del Club del Gommone di Milano, gommonauti esperti e appassionati, che si sono dati, come obiettivo simbolico, Olimpia, dove per secoli le pòleis greche, anche in tempi di guerra, si sfidavano in nome della pace, degli Dei e dello sport.
Il raid attraverserà tappe significative: Palermo, Malta, Olimpia, Corinto, Atene, le Sporadi, le isole del Dodecanneso, con l’arrivo a Castellorizo, isola al confine con la Turchia, resa celebre dal film Mediterraneo. Da lì, la rotta di rientro passerà per Santorini, Otranto, Calabria e Napoli, fino al ritorno nel porto di Varazze, in Liguria.
Nelle previsioni, la navigazione non dovrebbe durare più di 50 giorni, ma come sempre in questi casi molto dipenderà dalle condizioni meteo. A sostegno dei gommonauti, comunque, una rete di assistenza satellitare e strumentazioni adeguate: a bordo del Barbarossa (questo il nome del Prince 27 impegnato nel raid) non mancano dotazioni elettroniche fornite da Simrad, tracciatore satellitare Spot Global Star, l’AIS visibile su Traffic Marine e un antifurto ASN2 GSM.
L’intera avventura sarà documentata sui canali social del Club del Gommone di Milano, sulle riviste specializzate e su circuiti dei partner. Inoltre, immagini e filmati della missione saranno presentati a settembre durante il 65° Salone di Genova. Lo ha comunicato con soddisfazione il presidente del Club, Virgilio Gandini, ricordando che “dopo il successo della missione 2024 da Genova a Parigi questa nuova avventura dimostra che siamo sempre più determinati ad alzare l’asticella. Siamo accomunati dall’amore per il mare, la passione per lo sport e il richiamo alla storia e siamo certi di vivere un’esperienza unica e avvincente, che avrà il merito anche di valorizzare il gommone come mezzo nautico straordinario, affidabile e versatile, e di dimostrare l’efficienza di una motorizzazione fuoribordo come quella assicurataci da Suzuki”.
Il Prince 27 di Nuova Jolly – vale la pena ricordarlo – è un battello pneumatico di 8,45 metri fuori tutto, con larghezza massima di 3,10 metri, costruito a Bussero (Milano), che unisce ottime prestazioni al migliore stile italiano. E’ possibile utilizzare, a bordo del Prince 27, motori di potenza fino a 350 cv, ma per il raid è stato deciso di utilizzare un propulsore da 300 cv, il DF300BMND fornito da Suzuki, l’unico fuoribordo da 300 hp presente sul mercato ad avere il sistema di propulsione a doppia elica controrotante (Dual Prop #afferrailmare). Si tratta di una tecnologia introdotta per la prima volta dalla Casa giapponese, paragonabile alla trazione integrale nelle auto, che dà grande grip, consentendo di scaricare meglio in acqua l’abbondante coppia erogata dall’unità termica da 4.390 cc a tutti i regimi.
Il Suzuki DF300BMD si basa sul blocco motore 6 cilindri da 4,4 litri del 350HP, che ne fa l’unità termica di maggior cubatura fra i V6 da 300 hp oggi presenti sul mercato. Proprio in virtù della sua cilindrata offre valori di coppia da primo della classe e, grazie al rapporto di compressione di 10,5:1, anche un notevole risparmio di carburante e grande affidabilità.
Altra fiche tecnica da sottolineare è data dal sistema di aspirazione di cui è dotato questo motore, anche in questo caso mutuata dal più grande 350HP. Per poter sfruttare al meglio le potenzialità della meccanica, è stato infatti creato un efficace sistema di filtraggio dell’aria immessa dalla calandra e poi trasferita attraverso condotti fino al collettore d’aspirazione.
In occasione della rinnovata collaborazione con il Club del Gommone di Milano, il direttore della divisione Marine (e moto) di Suzuki, Paolo Ilariuzzi, ha tenuto a dire che l’azienda da lui rappresentata ha deciso di confermare vicinanza e supporto all’impresa non solo per l’opportunità di mettere in mostra una volta di più prestazioni e affidabilità della tecnologia targata Hamamatsu, ma anche “perché con le loro imprese i gommonauti del club del gommone dimostrano la bellezza dell’andare per mare, alla scoperta di nuovi orizzonti, navigando verso nuove mete e sentendosi liberi di vivere con passione momenti indimenticabili”.