Il gommone di 6 metri e mezzo messo a disposizione dalla Nuova Jolly motorizzato Suzuki per il raid Mediterraneo

Club del Gommone pronto, con Nuova Jolly e Suzuki per il raid “Mediterraneo”, sulle rotte del film premio Oscar del 1992

di Sergio Troise
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MILANO - Il 2020 è stato l’anno del 50° anniversario dalla fondazione del Club del Gommone di Milano, associazione di appassionati navigatori dilettanti che sin dagli anni 70 battono le rotte più disparate, percorrendo migliaia di miglia nautiche a bordo dei propri battelli, impegnati in raid che hanno contribuito a scrivere la storia della nautica da diporto: dal Giro d’Italia del 2017 (1717 miglia) alla scoperta di Gibilterra (2414 miglia nel 2018), fino ad Atene (2.550 miglia nel 2019). L’irruzione del Covid ha impedito che la ricorrenza venisse celebrata nel migliore dei modi: nell’anno nefasto della pandemia si sarebbe dovuto svolgere infatti il raid “Londra e le altre capitali europee”, ancora più lungo e articolato degli altri: partendo dalle coste della provincia di Roma gli equipaggi di gentlemen-sailors avrebbero dovuto raggiungere infatti importanti città europee come Parigi, Londra, Amsterdam, Strasburgo, attraverso vie marine e fluviali.

La primavera del 2021 segna però una svolta: ridotto il rischio Covid, gli appassionati avventurieri del Club del Gommone potranno finalmente ripartire per una nuova impresa, non meno affascinante: un raid tra Italia e Grecia “battezzato” Mediterraneo, come il film di Gabriele Salvatores che vinse l’Oscar nel 1992. A trent’anni dall’uscita del capolavoro del cinema italiano gli appassionati gommonauti torneranno dunque a Kastellorizo, l’isola greca dove fu ambientata la pellicola (il vero nome è Megisti) e da lì torneranno in Italia, percorrendo oltre 3100 miglia.

Tutto ciò avverrà a bordo di un gommone di 6 metri e mezzo messo a disposizione dalla Nuova Jolly di Bussero (Milano), il cantiere della famiglia Aiello affermatosi come uno dei marchi leader in Europa per la produzione di battelli pneumatici di misura compresa tra 5 e 13 metri. La motorizzazione è affidata invece a Suzuki, marchio giapponese che mette a disposizione il nuovissimo DF140BG, l’unico fuoribordo da 140 cavalli presente sul mercato a essere dotato di tecnologia drive by wire (sostituisce la connessione meccanica con una connessione dati) e il primo a disporre di un sistema innovativo per la salvaguardia dell’ambiente marino.

Mediterraneo 2021 prenderà il via il 22 maggio da Genova, dove sarà fissata anche la base di rientro (presumibilmente il 9 luglio), dopo aver toccato le basi di Napoli, Palermo, Santa Maria di Leuca, Corfù, Corinto, Atene, Rodi, fino al giro di boa di Kastellorizo. A bordo del gommone si alterneranno 9 equipaggi, ai quali è stata assicurata piena fiducia anche dalla FMI (Federazione Italiana Motonautica) che ha dato il suo patrocinio all’evento. Evento che non vuol essere – sia chiaro – un cimento sportivo, ma una navigazione turistico/dimostrativa, fatta da appassionati e non da professionisti del timone, ai quali spetta il compito di promuove la cultura dell’andar per mare.

Il raid rappresenterà invece un autentico stress-test per il DF140BG, il motore messo a disposizione da Suzuki che proprio quest’anno debutta sul mercato dopo l’anteprima mondiale dell’ottobre scorso al Salone di Genova. Nell’occasione – com’è noto – venne presentato il Micro Plastic Collector, primo dispositivo al mondo di raccolta della microplastica installabile su un fuoribordo. Una novità assoluta, di cui la Casa di Hamamatsu va giustamente fiera.

In proposito, una nota della filiazione italiana di Suzuki Marine ricorda, a titolo di esempio, che “a regime massimo il motore filtra 40 litri di acqua al minuto, che in un’ora di funzionamento si traducono in 2400 litri di acqua filtrata, e ciò dimostra come un fuoribordo in funzione possa essere anche un aiuto concreto per l’ambiente, senza influire sulle prestazioni”. Se non bastasse, alla vigilia del raid sono stati ricordati i progressi fatti sull’efficienza, ovvero sulla capacità di assicurare prestazioni notevoli in accelerazione e velocità senza incidere sui consumi. Secondo i tecnici di Suzuki il DF140A e il suo “fratello minore” DF115A assicurano, a velocità di crociera, un risparmio tra il 5 e il 6%.

Un altro rilevante upgrade apportato sui nuovi fuoribordo è rappresentato dall’adozione dell’alternatore da 40 amp che migliora la ricarica della batteria di bordo, specie quando il motore è al minimo, ad esempio durante la pesca a traina. Per facilitare le operazioni di manutenzione ordinaria, inoltre, il filtro olio è stato riposizionato in modo che la sua sostituzione possa avvenire rimuovendo solo la parte superiore della calandra. Un nuovo dispositivo anti caduta, che circonda il supporto del filtro dell’olio, consente la sostituzione e il rabbocco senza fuoriuscite di liquido.

Un’ulteriore fiche tecnica, infine, è l’apposito filtro carburante di facile accesso e ispezione, in grado di rilevare e separare l’acqua dalla benzina, preservando l’unità termica da una possibile panne: una caratteristica importante in una situazione di navigazione come quella che gli equipaggi del Club del Gommone dovranno affrontare durante il raid in fase di rifornimento presso distributori diversi, dove le probabilità di imbarcare carburante contaminato dalla presenza di acqua sono maggiori.

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Mercoledì 12 Maggio 2021 - Ultimo aggiornamento: 14-05-2021 09:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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