ROMA - Il varo non avverrà prima del 2019, ma il progetto è stato definito in tutti i dettagli e con ogni probabilità verrà illustrato in uno dei più importanti saloni nautici autunnali. Parliamo del Suprema X, super yacht del cantiere svizzero Adler (25,25 metri) di cui è stata già avviata la costruzione presso il cantiere italiano Alto Adriatico di Monfalcone, vicino Trieste.

Il progetto del Suprema X è stato affidato per lo stile agli specialisti italiani di Nuvolari Lenard, i quali hanno lavorato in collaborazione con ingegneri tedeschi e austriaci seguendo la rotta tracciata a suo tempo per il più piccolo Suprema del 2016, e dunque mantenendo tutte le caratteristiche innovative, in testa l’utilizzazione della fibra di carbonio e del kevlar già ampiamente sperimentati da Adler anche nei settori dell’aeronautica e dell’automotive.

Altra peculiarità in grado di assegnare al progetto caratteristiche hi-tech, è la motorizzazione ibrida, frutto della combinazione tra propulsori diesel ed elettrici, con potenza sufficiente anche per andature di 30 nodi in planata. Niente male per uno yacht da 57 tonnellate lungo oltre 25 metri (25,5). Più in dettaglio, la nuova barca di Adler sarà disponibile sia con la propulsione convenzionale sia ibrida. In quest'ultimo caso, il pacchetto HMS (Hybrid Solution Marine) combinerà due motori elettrici e generatori (E-Locale) con due motori Caterpillar C18 e gruppi di batterie di 170kW.

In modalità diesel lo yacht potrà raggiungere, come detto, una velocità massima di 30 nodi, mentre in modalità full electric la barca sarà in grado di navigare ad andatura di crociera di 10 nodi senza emettere gas di scarico e riducendo rumori e vibrazioni a zero. “Tutto ciò – fanno notare i responsabili del progetto – risulterà perfetto per navigare anche in acque protette senza violare né l’ambiente né le norme sulla navigazione”. Interessante anche la capacità dei serbatoi, che raggiunge i 6000 litri, lasciando prevedere ragguardevoli autonomie.

Sul piano estetico, il nuovo Adler Suprema X assumerà le forme più gradite all’armatore di turno: sono previste, infatti, soluzioni flessibili per la parte alta, con fly bridge classico, con T-top e sunsails e hardtop; in alternativa, sarà possibile scegliere la versione chiusa, e con una sola postazione di comando. In questo caso, il layout potrà essere rivisto per offrire ancora più spazio agli ospiti.

A proposito di spazio e abitabilità, il progetto del nuovo yacht prevede un baglio massimo di 6,95 metri e l’aumento delle aree interne ed esterne allo scopo di offrire più comfort all’armatore e ai suoi ospiti. Questi godranno di una comoda sistemazione sul ponte inferiore, che si compone di due cabine con bagno privato e di una suite VIP a prua. La cabina armatoriale si trova invece a centro barca, a tutto baglio e con accesso indipendente. Non mancano un ampio salone e una sala da pranzo per otto persone. Tra i “valori aggiunti”, la vasca idromassaggio sul ponte di prua aperto e l’ampia piattaforma di poppa, ideale per godersi al meglio il contatto con il mare nelle soste in rada.